Gay Erotic Stories

MenOnTheNet.com

Compagni di Stanza, Parte 1

by Nessuno


Ho conosciuto Giorgio nel primo semestre del secondo anno di università alle lezioni di Comunicazioni Industriali. Uno dei corsi meno eccitanti richiesti per la laurea. Ho osservato Giorgio seduto nel sedile vicino a me sin dal primissimo giorno. Era difficile non notarlo: un metro e settantacinque per settanta chili, capelli castani, occhi marroni, un perfetto corpo da nuotatore ed un bel viso. Non ero il genere di persona che inizia una conversazione con qualcuno che non conosce, così non gli avevo detto niente. Il secondo giorno mi ha detto "ciao" prima che la lezione iniziasse ed abbiamo parlato brevemente. Quindi ci siamo parlati per alcuni minuti prima che me ne andassi per la lezione successiva. Da allora ho fantasticato su Giorgio e speravo che diventassimo amici e forse qualcosa di più di amici ma, essendo timido con i ragazzi molto attraenti, avrebbe dovuto prendere lui l'iniziativa perché accadesse qualcosa. Il terzo giorno il professore ha assegnato un compito che richiedeva di lavorare con un partner. Con mia sorpresa Giorgio mi ha chiesto di essere il mio socio ed ha suggerito di incontrarci per il pranzo e parlarne. Naturalmente ero d'accordo ed abbiamo deciso di incontrarci fuori dall'Università ed andare da qualche parte a mettere qualcosa sotto i denti. Era venerdì e nessuno dei due aveva lezioni dopo pranzo, così ci siamo diretti verso un localino dove sapevo che venivano serviti tutti i tipi di birra d'importazione e panini eccezionali. Durante il pranzo abbiamo parlato di tutto oltre che del nostro progetto, dalle nostre famiglie al liceo al sesso. Dopo aver bevuto molti boccali di birra ed aver trascorso un paio di ore abbiamo deciso di tornare a casa e di vederci più tardi, quel week-end, per lavorare al nostro progetto. Ci siamo scambiati i numeri di telefono ed ognuno è andato a casa sua. Per tutta la strada ho continuato a pensare a Giorgio e a come era bello. Aveva un corpo perfetto, un viso perfetto, era facile parlare con lui ed era divertente. Sembrava veramente l'individuo perfetto ed ero sicuro che avrei potuto restare affascinato. Quando sono ritornato al mio appartamento ho deciso di fare una doccia ed un breve pisolino prima di fare progetti per la serata, era venerdì dopo tutto. Quando mi sono tolto i vestiti mi sono guardato nello specchio. Non ero una brutta visione, avevo un corpo ben disegnato anche se aveva bisogno di più allenamento. Questo mi ha dato un'idea. Giorgio era sicuramente il tipo che si allena intensamente ed ho pensato che avrei potuto fargli la proposta di allenarci insieme. Nel mio palazzo c'era una palestra veramente bella, con vasca calda, sauna e docce. Questa poteva essere l'occasione di vedere Giorgio nudo e trovare un buon partner di allenamento allo stesso tempo. L'idea di vedere Giorgio sotto la doccia mi dava un'erezione e senza pensarci mi sono trovato ad accarezzare il mio cazzo duro mentre pensavo a quel bel corpo nudo. Come erano i suoi capezzoli? Il suo torace era liscio? Come era grosso il suo cazzo? Mi sono sdraiato sul letto e ho iniziato ad accarezzarmi sempre più velocemente pensando a Giorgio nudo ed a quello che volevo fare con lui. Mi sentivo sempre più vicino a venire. Alla fine ho sparato il carico sopra il mio torace ed il mio stomaco. Ho preso un po' di sperma con un dito e l'ho assaggiato, fantasticando che si trattasse dell'eiaculazione di Giorgio. La cosa successiva che ricordo è il suono del telefono che mi ha svegliato. Era Giorgio, mi ha detto che il suo appuntamento era stato annullato e voleva sapere se ero interessato ad andare insieme in qualche bar a passare la serata. Ho detto subito di sì, ma anche che avevo bisogno di fare la doccia. Mi ha detto che non c'era problema, mi ha dato le istruzioni per arrivare al suo appartamento e siamo rimasti d'accordo di incontrarci un'ora dopo. Rapidamente sono balzato fuori dal letto e sono saltato nella doccia. Sul mio stomaco non si era ancora asciugato lo sperma della mia fantasia di poc'anzi. L'ho lavato via pensando a ciò che avrebbe potuto accadere quella sera. Giorgio aveva parlato di sesso ed appuntamenti ma non aveva mai menzionato alcun nome o il sesso delle persone. Era gay o dovevo pensare che parlasse di ragazze. Rapidamente mi sono vestito mettendomi nella tenuta più sexy e sono uscito per incontrarlo. Quando sono arrivato al suo appartamento c'era un foglietto sulla porta. Diceva "Gianni, sono ancora nella doccia, entra ed aspettami nella mia stanza. E' la prima porta a destra. Giorgio." Così sono entrato e mi sono guardato intorno per un po'. Sentivo il rumore dell'acqua, così ho pensato che la doccia doveva essere da quella parte. Sono andato nella sua camera da letto e mi sono guardato intorno per cercare un posto dove sedermi. Era una stanza abbastanza piccola, con giusto un letto, un cassettone ed una scrivania (più tardi ho saputo che si trattava di un appartamento ammobiliato dove si era trasferito proprio pochi giorni prima). Ho preso uno sgabello della scrivania e ho aspettato che arrivasse. Alcuni minuti più tardi Giorgio era gocciolante sulla porta della stanza con solo un asciugamano avvolto intorno alla vita. Ho cercato di guardarlo in viso ma non potevo evitare di guardare il suo corpo. Era meglio di quanto avessi immaginato. Aveva uno stomaco perfettamente corrugato con solo una striscia di peli che dall'ombelico scendeva sotto l'asciugamano, grandi capezzoli duri con intorno alcuni peli radi, belle gambe scure e pelose e peli fitti sotto ogni braccio. Ha detto "Ciao", mi si è avvicinato e mi ha dato la mano. "Mi dispiace di essere in ritardo, mi sono addormentato dopo che abbiamo parlato al telefono e mi sono svegliato solo pochi minuti fa". "Nessun problema, abbiamo tanto tempo. Che cosa hai in mente per stasera" ho domandato. "Ho pensato che potremmo prenderci un paio di birre qui e poi andare in qualche bar, ti va?". "Sicuro" ho detto, "ma non posso permettermi di ubriacarmi, il mio appartamento è dall'altra parte della città e non voglio guidare in quello stato." "Va bene, ma se vuoi puoi sempre restare qui se non hai problemi a dormire sul pavimento" ha aggiunto. Durante questa conversazione Giorgio era andato davanti al cassettone ed aveva tolto un paio di mutande, ha lasciato cadere l'asciugamano e se le è messe. Non potevo evitare di fissare il suo culo perfetto; rotondo, duro e senza peli. Dopo che si è tirato su le mutande si è girato verso di me. Ho cercato di tenere i miei occhi nei suoi, ma continuavano a scendere al suo pacco che mi sembrava enorme. Non potevo distinguere il contorno del suo pene, ma il complesso era molto bello. Giorgio ha continuato a vestirsi ed è sembrato dimenticarsi del mio sguardo fisso su di lui. "Ehi, perché non vai a prendere un paio di birre", ha detto. Così mi sono alzato e ho recuperato due birre dal frigorifero. Quando sono ritornato nella stanza era vestito e sedeva sul suo letto. Gli ho dato una birra ed abbiamo cominciato parlare un po' delle nostre vite e di cose del genere. Contemporaneamente la mia mente correva a milioni di chilometri all'ora, pensando a tutto ciò che stava accadendo. Sembrava la vicenda di uno di quei libri gay che avevo preso in quella libreria per adulti. Poteva veramente succedere per caso, o lui era gay e cercava di interessarmi. Finalmente ho avuto il coraggio di domandargli del suo appuntamento, sperando di poter recuperare abbastanza dettagli da poter determinare se era gay. Ha risposto che era con una ragazza con cui era uscito un paio di volte, nulla di eccitante. Aveva messo le mani nei suoi pantaloni, ma non aveva voluto essere chiavata e non aveva voluto succhiargli il cazzo (non gli piaceva il sapore aveva detto, che idiota!), così aveva dovuto adattarsi a un lavoro di mano. Ho commentato che le ragazze non sono capaci di fare delle belle seghe. Si è dichiarato d'accordo, ma ha detto che era stanco di farsele da solo. Siamo usciti ed abbiamo fatto il giro di alcuni locali dove non c'era niente di nuovo salvo la solita minestra di tipi universitari. Abbiamo ballato e parlato con alcune ragazze, ma abbiamo passato la maggior parte del tempo a bere e parlare tra di noi. Siamo rimasti fuori fino a che i locali non hanno chiuso alle due e mezza. Tornando a casa ho detto "Giorgio, non penso di essere in grado di guidare sino a casa, ti dispiace se dormo sul tuo pavimento questa notte". "Nessun problema", ha detto "puoi fermarti da me, e mangeremo qualcosa sulla strada del ritorno". "Sicuro" ho replicato, così abbiamo preso qualcosa in un negozio ancora aperto e siamo andati al suo appartamento. Quando siamo arrivati, mi ha dato un cuscino del suo letto e ha preso una coperta dall'armadio. "Mi dispiace, non ho un letto da offrirti, non ci danno molti mobili". "Non ti preoccupare, ho dormito parecchie volte sul pavimento" ho detto. Ci siamo spogliato fino a rimanere in mutande e ci siamo sdraiati per dormire. Abbiamo parlato per alcuni minuti e poi ho sentito Giorgio cominciare a russare quietamente. Sono rimasto sdraiato per un po' a pensare. Volevo Giorgio con tutte le mie forze, ma non volevo fare una mossa prima di essere sicuro. Contemporaneamente ho cominciato a giocare con me stesso e ho sentito i miei quindici centimetri diventare sempre più duri. Ho cominciato lentamente a farmi una sega, ma lo dovevo fare con calma. Non volevo svegliare Giorgio. Improvvisamente ho visto un calzino sotto il letto di Giorgio. Ho allungato una mano e l'ho preso con curiosità. Ho osservato che era leggermente umido. Non bagnato, solo un po' umido. L'ho portato al naso aspettandomi di sentire un cattivo odore di piedi, invece ho sentito il dolce profumo dello sperma. Doveva essere lo straccio usato da Giorgio per raccogliere l'eiaculazione prima che uscissimo. Ho abbassato le mutande ed agitato il cazzo mentre annusavo la sua eiaculazione, finché ho sparato il mio carico sopra il mio stomaco. Ho usato la sua calza per asciugarmi e poi l'ho rimessa dove l'avevo trovata, domandandomi se la mattina dopo avrebbe notato che si trattava di "materiale" fresco. Mi sono svegliato tardi la mattina seguente, con l'urgente necessità di pisciare ed un'erezione violenta. Sono corso verso il bagno e ho sentito il rumore della doccia. Mi sono avvicinato alla porta aperta e ho domandato a Giorgio se c'era un altro bagno, ha detto "No, ma puoi usare questo". Ora come potevo farlo con lui nel bagno mentre avevo questa fottuta erezione. "No, posso aspettare" "ma che diavolo, non è una situazione diversa dall'essere in uno spogliatoio, fallo, io non ho problemi", ha gridato. "Va bene, stai per vedere qualcosa di bello" "Che hai un'erezione? L'ho sempre di mattina, non ci faccio caso" ha aggiunto. Così sono entrato nel gabinetto. La doccia aveva porte di vetro chiaro e potevo vedere perfettamente il suo corpo. Era girato di spalle e potevo vedere i muscoli della sua schiena mentre si lavava il torace. Ho aperto il water e ho cominciato il doloroso processo di pisciare con un erezione. "Hai i postumi della sbornia?" ha domandato Giorgio. "No, ho dormito bene e mi sento in forma", ho detto. "Fortunato te, non sono riuscito a dormire per tutta la notte" Cosa diavolo, ho pensato, mi avrà sentito, ero sicuro che si fosse addormentato prima di me, era possibile che credesse di essere rimasto sveglio più di quanto non lo fosse stato veramente. "Bene, vado a vestirmi", ho detto. "Non ti vuoi fare la doccia? Ho pensato che potremmo andare a pranzo più tardi e lavorare al nostro progetto". "No, devo andare a casa a prendere dei vestiti puliti, questi puzzano di fumo, ma forse possiamo vederci più tardi" ho risposto. "Puoi prenderne qualcuno dei miei, non c'è alcuna ragione di attraversare la città e poi riattraversarla". Cosa potevo rispondere. "OK, salirò con te a prendere qualcosa". Proprio allora ha chiuso l'acqua e ha aperto la porta, "non darti pena, è tutto tuo". Non potevo dire di no, così ho lasciato che Giorgio mi passasse vicino, ho girato le spalle, mi sono spogliato e sono entrato nella doccia. Abbiamo continuato a parlare mentre Giorgio finiva di prepararsi. Quando è stato pronto ha detto "Qui c'è un asciugamano per te, quando sei pronto vieni di sopra a prendere qualche vestito". Dopo che Giorgio se n'è andato, mi sono girato e ho finito di fare la doccia (non volevo essere il primo a mostrare il cazzo, ero sicuro che il suo era più grosso del mio quindici centimetri ed ero un po' imbarazzato). Dopo essermi asciugato, ho avvolto l'asciugamano intorno alla vita e sono salito. Giorgio stava preparando il caffè, "Ho messo alcuni vestiti sul letto, dovrebbero andarti bene, altrimenti dimmelo". Sono entrato nella sua stanza, aveva tirato fuori un paio di jeans, una camicia, calze ed un paio di mutande. Mutande? Era normale che un uomo condividesse le sue mutande con un altro? Ho lasciato cadere l'asciugamano e ho cominciato a vestirmi. Indossavo solo le mutande quando Giorgio è entrato con una tazza di caffè. Ho accettato il caffè e ho continuato a vestirmi. Giorgio ha domandato "Tutto bene, spero che le mutande non stringano all'inguine". "No, adesso sono un po' strette, ma mi adatto", ho detto per scherzo. Cosa sta facendo, ho pensato, cerca di eccitarmi, stare nelle sue mutande l'aveva già reso duro a sufficienza, senza che lui parlasse così. Ho preso da terra il guanciale e la coperta e ho cominciato a mettere il cuscino sul suo letto. "Mettili tutti e due nell'armadio così saranno già pronti la prossima volta" ha detto. Dopo che li ho messi via ho guardato sotto il letto alla ricerca della calza della notte precedente, ma non c'era. Aveva visto quello che avevo fatto? Siamo usciti per pranzare e poi siamo ritornati al mio appartamento dove abbiamo lavorato al nostro progetto fino a dopo l'ora di cena. Ho suggerito di ordinare una pizza, berci un po' di birra, guardare un film e rilassarci. Abbiamo fatto un salto alla videoteca per noleggiare un film. Ho pensato che Giorgio stesse per noleggiare un film porno perché è rimasto a guardarli per parecchi minuti, ma non lo ha fatto. Tornati a casa mia ci siamo seduti sul divano, abbiamo mangiato la nostra pizza e bevuto la birra. Dopo che il film era finito, Giorgio ha domandato se avevo qualche altro film da vedere. "Sicuro" ho detto, "Scegli quello che preferisci dallo scaffale". Giorgio ha cercato per un po' e ha preso uno dei miei porno, "Cos'è questo?" ha domandato, con un sorriso furbesco sul viso. "E' per le notti solitarie", gli ho risposto. "Allora deve essere stato usato molto!", ha aggiunto. Più di quanto tu credi, ho pensato tra di me. L'ha rimesso nell'armadietto e ha preso Guerre stellari. "Che ne pensi di questo", ha detto. "Ottima scelta", ho risposto, "Vuoi ancora birra? Vuoi qualcosa d'altro dalla dispensa?". "Sì, qualche cosa da fottere" ha risposto. "Cercherò, ma probabilmente dovrai accontentarti della birra, mettiti comodo, torno subito". ho risposto. Quando sono ritornato, Giorgio era disteso sul divano con indosso paio dei miei pantaloncini e senza camicia. "Spero non ti dispiaccia, ma ho pensato che mi dovevi dei vestiti". "Nessun problema" ho risposto. A parte il fatto che era splendido in pantaloncini e senza camicia, la mia sola preoccupazione era che nel cassetto c'erano dei cataloghi per adulti e dei preservativi. Niente di specificamente gay, ma c'erano articoli gay nei cataloghi. Oh allora, stavo diventando paranoico. "Hai avuto davvero una buona idea, mi metterò anch'io dei pantaloncini". Sono andato nella mia stanza e ho aperto il cassetto dove c'erano gli shorts. Ne ho presi un paio e mi sono girato per vedere i vestiti di Giorgio accumulati sul mio letto, comprese le sue mutande. Ho deciso di cambiarmi, mi sono tolto tutti i vestiti e mi sono messo solo un paio di pantaloncini. Sono ritornato in soggiorno e mi sono seduto sul divano vicino a lui. "Ho lasciato i vestiti che mi hai prestati sul letto vicino al tuo. Se vuoi li lavo prima che tu li porti a casa". "Nessun problema, li mando a mia mamma per lavarli, ma grazie lo stesso". Siamo rimasti seduti quietamente per tutta la durata del film bevendo birra. Quando lo spettacolo è finito erano quasi le 2 e ho domandato a Giorgio se voleva restare a dormire invece di attraversare tutta la città. Ha detto "Sicuro", ha taciuto per un momento, poi ha aggiunto "Mi fai dormire sul pavimento o posso dormire nel tuo letto che è matrimoniale?". Ho cercato di nascondere il mio sorriso e ho detto, "sicuro, bisogna provare di tutto". Ha riso e si è detto d'accordo, poi ha aggiunto "Ehi, abbiamo ancora un paio di birre, ti dispiace se metto su un porno per qualche minuto, ad essere onesto non ne ho mai visto uno prima". "Non ho problemi, sei mio ospite". "Bene, qual'è il migliore?" "Direi che non ce n'è uno migliore". Giorgio ha preso una cassetta è l'ha inserita mentre io prendevo le ultime due birre. Cosa sta succedendo, ho pensato tra di me. Sembrava veramente che stesse lanciando segnali, ma c'era ancora qualcosa che non quadrava. Lentamente abbiamo bevuto le birre mentre guardavamo il film. Tenevo d'occhio Giorgio per vedere le sue reazioni ed i suoi occhi erano incollati allo schermo. Ho osservato che cominciava a mostrare un'erezione attraverso i pantaloncini (difficile nasconderla senza mutande) e pensavo che forse qualche cosa sarebbe accaduto dopo tutto, magari ci saremmo solo masturbati. A circa metà film le birre erano finite ed io ero veramente stanco ed eccitato. Giorgio finalmente ha detto "Bene, questo non mi aiuterà certamente a dormire meglio, vado a letto". "OK, getto via le lattine, tu spegni la TV" ho risposto. Giorgio è stato lento a muoversi ed io ho pensato che fosse perché era duro e lo si vedeva. Dopo che sono andato in cucina ha detto "Vado in bagno, sarò a letto in un minuto". Bene, ho pensato, va a spararsi una sega ed io non ottengo niente, oh beh, sarà per un'altra volta. Mi sono tolto i pantaloncini e mi sono messo un paio di boxer prima di andare a letto. Prima che andassi sotto le coperte Giorgio è entrato nella stanza. Era stato troppo rapido, forse non si era masturbato. Mi ha girato la schiena, si è tolto i pantaloncini e si è messo le mutande prima di salire sul letto. A quel punto ho realizzato che si era messo le mutande che io avevo preso in prestito. Volevo dirgli qualche cosa, ma ho deciso di no, se era stata una sbadataggine non avrei voluto imbarazzarlo. Eravamo sdraiati quietamente da alcuni minuti quando mi ha detto, "Quel film era piuttosto eccitante, ne vedi molti così" "Sì, ho lavorato in un videoshop per più di un anno, così ne ho visti centinaia" "Wow, che bello. Non ne hai mai visti di due ragazze che lo fanno" "Sicuro, ne ho visti di tutti i generi. Una volta un cliente ha reso un nastro dicendo che non funzionava, così abbiamo dovuto esaminarlo" "E così, cos'altro si vedeva?" "Bene, orge, schiavizzazioni, lesbiche, gay e qualsiasi altra cosa tu possa pensare" "Wow, sono contento che non ci fossero lesbiche in quello che abbiamo guardato, avrei dovuto tirarlo fuori subito e farmi una sega sul momento" "Non mi avresti sorpreso. Ho già visto farlo mentre guardava un film " "Veramente! Merda! morirei di imbarazzo" "Non è il caso, in molti lo fanno" "Sì, ma non di fronte a qualcun'altro" "Qualche volta il mio migliore amico l'ha fatto (un paio di volte al liceo) ma non è stato un problema". Bene, se tutto questo non l'aveva fatto scappare dalla stanza, voleva dire che eravamo sulla strada buona. "Ne hai mai visto uno con ragazze?" "Solo una volta, ma non lo fanno tra di loro come gli uomini, e non mi è sembrato molto interessante" "Si, ma ero imbarazzato a guardare quello di questa sera, avevano tutti dei cazzi enormi" "Vero, ma sono più grandi di quelli della maggior parte degli individui. Solo così possono ottenere quel lavoro. Io sono sicuro che non avrei mai un ruolo in uno di quei film" "Sì, e anch'io, ma il tuo mi sembrava piuttosto grosso mentre guardavamo il film" "Quando hai visto la mia erezione?" "Era difficile non vederla quando sei andato in cucina a prendere la birra". Bene, questa era una buona notizia, almeno aveva guardato il mio inguine ed aveva osservato che ero in tiro. "Veramente non è molto grande, è della giusta misura, ma funziona". Allora Giorgio ha domandato, "L'hai mai misurato?" "No", ho mentito, "ma penso che sia medio, come il tuo" "No, penso che sia più piccolo, ma sempre nella media, bene, ora è tardi, è ora di dormire. La prossima volta potresti farmene vedere uno con delle lesbiche" "Sicuro, quando vuoi." Dopo di che ci siamo addormentati e non è successo nulla tra di noi quella notte e per molte notti successive.

###

18 Gay Erotic Stories from Nessuno

Al Club

Michele era sotto il getto pungente della doccia nel club che frequentava da due anni. Con la coda dell'occhio poteva vedere molti altri uomini che stavano insaponandosi il corpo e poi si risciacquavano. Il suo pene si è leggermente indurito quando ha adocchiato i grandi cazzi che penzolavano tra le cosce dei suoi compagni di doccia e, pur essendo un club gay, non era insolito vedere

Amici di Doccia

Stava finendo la serata ed il mio compagno di stanza, Marco, stava per farsi una doccia. Non avevamo alcun problema a camminare nudi per la stanza perché non c'era in giro nessuno che si offendesse. Per me era un divertimento guardare Marco al naturale, aveva un bel corpo, un corpo che a ogni uomo piacerebbe avere. Era muscoloso nei punti giusti, con uno dei culi più deliziosi

Compagni di Stanza, Parte 1

Ho conosciuto Giorgio nel primo semestre del secondo anno di università alle lezioni di Comunicazioni Industriali. Uno dei corsi meno eccitanti richiesti per la laurea. Ho osservato Giorgio seduto nel sedile vicino a me sin dal primissimo giorno. Era difficile non notarlo: un metro e settantacinque per settanta chili, capelli castani, occhi marroni, un perfetto corpo da nuotatore ed

Compagni di Stanza, Parte 2

Abbiamo continuato a passare insieme quasi tutto il nostro tempo libero nelle settimane successive, sempre dormendo nel suo appartamento o nel mio, ma generalmente nel mio perché era più bello e con un letto abbastanza grande per tutt'e due. Abbiamo mangiato insieme, abbiamo studiato insieme, abbiamo lavorato insieme, e abbiamo dormito insieme, ma senza che accadesse nulla riguardo al

Daniele e Marco

Bene, pensa Daniele, ci siamo. Un rapido sorriso di ricordo arriccia le sue labbra. Mentre le memorie allagano la sua testa, il sangue martella, congestionandolo ancora una volta. Sposta i piedi, lasciando cadere i pantaloni da ciclista, mettendosi in libertà. Affacciato alla finestra guarda la schiena di bronzo di Marco che se ne va di buon passo. Marco alza la testa e la gira, la

Dopo la Partita

Carlo aprì il biglietto con mano tremante. Diceva "ti vedrò dopo la partita, non cambiarti." Il biglietto non era firmato, ma sapeva esattamente da chi proveniva perchè aveva domandato ripetutamente al suo amico Pietro di andare nel granaio dopo la partita di rugby. Oggi, finalmente, Pietro aveva accettato e Carlo sapeva che il momento che aveva desiderato era arrivato. La

Estate 1988

Quella del 1988 era una estate decisamente calda ma vivendo in una piccola città vicino al fiume era facile battere la calura; l’acqua non era completamente pulita, ma a 13 anni chi se ne importa? Di solito mi trovavo al fiume con i miei due migliori amici, Marco e Lucio. Ero il più giovane dei tre, Marco era più vecchio di 2 settimane e Lucio di 3 mesi. Avevamo la nostra piccola

Il Giocattolo

Sembrava così incredibilmente giovane che gli ho chiesto la patente di guida per poter vedere la sua data di nascita. Diciotto anni, sei mesi ed una manciata di giorni. Persino alla motorizzazione non sarebbero riusciti ad ottenere una brutta fotografia da quella faccia angelica. Aveva enormi occhi blu con lunghe ciglia scure. Capelli folti biondo chiaro. Una bocca piena,

Il Pizzaboy

Era fredda, scura e piovigginosa quella notte. Stavo guardando la televisione quando ho sentito bussare alla porta. Ho chiesto chi era ed ho scoperto che la "consegna a domicilio" funzionava veramente. Era completamente inzuppato ed era ovvio che era rimasto parecchio sotto la pioggia. Aveva in mano un contenitore termico per pizza. I miei occhi si sono spostati dal contenitore a

In Trasferta

Frequentavo il college e giocavo nella squadra Junior dell'Università. Avevo un bell'aspetto con il mio metro e ottantatre per ottantadue chili di peso, capelli biondi e un corpo sodo che avevo allenato fin dal primo anno del liceo. Ero attraente ed uscivo con molto ragazze. Tuttavia avevo sempre saputo che mi piacevano gli uomini ma si trattava di un campo latente in cui non mi ero

Incontri del primo tipo

Dopo l'università ho trovato lavoro in una piccola società nel mio paese natale. Dopo un anno di lavoro faticoso ed ingrato ho compreso che questo non mi avrebbe portato da nessuna parte, così mi sono licenziato e sono andato al nord a lavorare in una grande società di telecomunicazioni. Avendo vissuto con mia madre per un anno avevo risparmiato abbastanza soldi da permettermi di

Incontro

Mia moglie ed io siamo arrivati in albergo per una ben meritata vacanza; volevo solo stare sdraiato al caldo del sole e rilassarmi per una settimana. Fortunatamente ho ottenuto più di quello che avevo progettato. Prima di iniziare la storia, mi voglio descrivere: ho trentasei anni, sono alto un metro e settantacinque, peso 70 chili e ho la conformazione fisica di un fondista, ho un

La Prima Notte

Raffaele ed io avevamo ventidue anni. Amici fin da quando avevamo sedici anni, eravamo il prodotto dei nostri tempi. Cresciuti durante i tumulti dei tardi anni sessanta, eravamo passati per gli anni di piombo e la crisi politica. Parlavamo con piacere di queste cose, sociali e politiche. Sembravamo così diversi dalla maggior parte degli altri ragazzi della nostra età che sembravano

La Prima Volta di Damiano

Il mio migliore amico ed io avevamo deciso dormire a casa mia. Lui abitava nella mia stessa strada ma il fatto di passare una notte da me ci attirava. Davide ed io avevamo 18 anni, frequentavamo l'Accademia e la stessa palestra dietro l'angolo della casa dei miei. Avevo visto Davide nudo parecchie volte e non potevo fare a meno di fissare il suo cazzo circonciso. Io non lo ero e la

Mio Cugino Davide

Mia madre era morta da alcuni anni e vivevo con mio padre in una casa grande alla periferia della città; stavamo bene insieme e la vita era abbastanza divertente. Da poco tempo però mio padre aveva ottenuto una promozione sul lavoro e questo voleva dire che avrebbe viaggiato parecchio e sarebbe stato via per parecchi giorni ogni volta. La prima volta che è successo, io sono andato a

Prima Delle Vacanze

Era un periodo di vacanza ed il collegio era praticamente vuoto. Stavo pensando se fosse stato il caso di andare casa per le due settimane in cui la scuola sarebbe rimasta chiusa. Era una giornata luminosa e calda, il genere di giornata raro che viene una sola volta in autunno e ti fa sembrare di essere ancora in luglio. C'erano forse 3 o 4 altre persone che non se ne erano andate

Soli e in Compagnia

Fantasia Calcistica Ho diciotto anni e sono tifoso di calcio da molti anni, come ogni altra cosa lo stile delle uniformi cambia, ma gli eccitanti individui che sono in quelle uniformi mi fanno sempre invidia. Le loro gambe forti, le natiche sagomate e solo loro sanno quello che si trova sotto quei pantaloncini luccicanti. Sono abbonato a due canali che trasmettono calcio o parlano di

Week End Estivo

Daniele ed io frequentavamo la stessa università e ci eravamo piaciuti al primo incontro. C'è stato subito feeling tra di noi. Praticava la corsa campestre ed aveva un corpo sodo, magro, e muscoloso che mi ha fatto avere un’immediata erezione quando ho messo gli occhi su di lui per la prima volta. La nostra amicizia è andata sempre crescendo ed abbiamo passato insieme la maggior parte

###
Popular Blogs From MenOnTheNet.com

Please support our sponsors to keep MenOnTheNet.com free.

Web-02: vampire_2.0.3.07
_stories_story