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L'ammiratore Segreto, Part 1

by Marcus47


Era una bel sabato mattina d' agosto a ****, ed una piacevole brezza aveva fatto a me e agli altri pochi rimasti in città proprio una bella sorpresa, interrompendo senza preavviso la tipica afa estiva. Ero da poco stato assunto presso la ditta **** e, mio malgrado, avevo dovuto rinunciare alle ferie estive e guardare colleghi ed amici che si preparavano e partivano. Avevo anche dovuto procurarmi una mappa della città dove segnare bene in evidenza i pochi negozi di prima necessità che non avrebbero chiuso, le poche videoteche rimaste aperte e le piscine comunali dove trovare un po' di refrigerio e praticare un po' di sport in attesa che i venti settembrini rendessero di nuovo plausibile fare jogging nel parco. Quella mattina mi ero alzato inaspettatamente presto e mi ero messo a leggere sul balcone in costume da bagno. Vivere nei piani alti di uno stabile di recente costruzione dove i balconi sono chiusi da una protezione in cemento mi assicura una certa privacy nonostante gli altri palazzi circostanti, così dopo qualche minuto avevo deciso di mettermi nudo e lasciare che il sole di agosto mi regalasse comunque una abbronzatura invidiabile. Il mio membro, a contatto con l'aria aperta, si era subito inturgidito ma la lettura non certo eccitante che stavo affrontando lo aveva fatto subito tornare alla sua posizione rilassata. Notavo con piacere che le precedenti sedute al sole avevano già sortito un certo effetto e la mia pelle meridionale era già abbastanza abbronzata. Il sudore aveva inoltre fatto arricciare gli scuri peli del petto e mi ricopriva di una lucida patina; "non sono certo da buttar via", pensai. Dovevo essermi addormentato da non più di 10 minuti quando mi svegliai di soprassalto: mi sembrava di avere sentito squillare il telefono. Prestai maggiormente attenzione e mi accorsi che dovevo essermelo immaginato perchè tutto era avvolto nel più completo silenzio. Mi era venuta sete e, infilandomi gli slip, mi alzai ed entrai per bere qualcosa. Stavo abbassando un poco le serrande quando notai un movimento su un terrazzo di fronte: qualcuno stava guardando con un paio di binocoli e, sebbene in quel momento stesse puntando in un' altra direzione, avevo la netta sensazione che sino ad un attimo prima guardasse proprio me. Abbassai ulteriormente le serrande, lasciando però uno spazio aperto in cui passare e, riuscendo sul terrazzo dalla porta di un' altra stanza, con un gesto plateale mi tolsi gli slip e mi rimisi a prendere il sole. Coperto dal muro strisciai in casa e, riparato dalla serranda, mi misi a spiare il mio osservatore indiscreto con un paio di binocoli. Egli stava proprio guardando da questa parte e si affannava a cogliere anche solo un' idea delle mie nudità. Attraverso i boxer, l'unico indumento che indossava, si vedevano chiaramente i lineamenti di un' erezione. Il mio cazzo era a questo punto balzato sull'attenti e mi misi a masturbarmi lentamente, eccitato com'ero dall' idea di essere l' oggetto di quella attenzione e, allo stesso tempo, osservatore inosservato. Avevo di fronte a me un bel ragazzo dalla corporatura robusta ma non eccessivamente muscolosa. Evidentemente credeva che io fossi ancora sdraiato al sole perchè non smetteva di guardare da questa parte, speranzoso di cogliere ancora un po' di quel corpo che così brevemente gli avevo mostrato. Ogni tanto la sua mano destra scendeva al pube e si accarezzava energicamente il membro eccitato. In pochi secondi ebbi un' idea. Smisi a malincuore di masturbarmi, indossai i primi indumenti a portata di mano, scesi giù in strada e senza farmi scorgere scivolai verso il suo portone. Avevo intanto fatto un rapido calcolo e, essendo i nostri due palazzi esattamente identici, ero risalito a quello che credevo fosse il numero interno della sua abitazione. Lessi il nome sul campanello e per sicurezza anche quello dei numeri immediatamente vicini. In men che non si dica fui di nuovo in casa, e, dopo essermi accertato che il mio ammiratore segreto fosse ancora alla sua postazione, mi spogliai, strisciai sotto la tapparella e feci finta di alzarmi in quel momento per andare un attimo dentro casa. Stavolta però non mi preoccupai di rimettermi gli slip e, facendo in modo di non fargli scorgere altro che i miei glutei sodi, improvvisai una bella sfilata sul terrazzo. Dalla mia posizione privilegiata potevo vedere che non stava più nella pelle dall' eccitazione. Non sapeva se rientrare per farsi una sega o continuare a guardare, nella speranza che ruscissi e gli facessi vedere qualcosa di più. Alla fine la curiosità prevalse e rimase appostato in speranzosa attesa. Anche io dovetti mettere da parte l' eccitazione (devo dire che il mio cazzo era duro all' inverosimile e dalla cima dei miei 20 centimetri il glande lucido e teso continuava ad emettere liquido seminale) e mettere in pratica il resto del mio piano. Telefonai al 12 e con piacevole sorpresa notai non solo che un operatore mi rispondeva subito ma che pure rispondeva affermativamente alla mia richiesta. Si, in Via ******* al numero 12 c'era effettivamente una linea intestata a ******, il cui numero mi fu immediatamente inviato. Mi appostai alla finestra.Il ragazzo era sempre lì. Formai il numero di telefono e, potere dell'immaginazione, mi sembrò persino di sentirlo squillare da quella distanza. Il ragazzo trasalì, posò i binocoli e si precipitò dentro. In un baleno decisi di andare sino in fondo e quindi non riattaccai quando, una voce un poco affannata mi rispose:"Si, pronto?".... continua... bby marcus47@hotmail.co


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Era una bel sabato mattina d' agosto a ****, ed una piacevole brezza aveva fatto a me e agli altri pochi rimasti in città proprio una bella sorpresa, interrompendo senza preavviso la tipica afa estiva. Ero da poco stato assunto presso la ditta **** e, mio malgrado, avevo dovuto rinunciare alle ferie estive e guardare colleghi ed amici che si preparavano e partivano. Avevo anche

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