Gay Erotic Stories

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Compagni di Stanza, Parte 2

by Nessuno


Abbiamo continuato a passare insieme quasi tutto il nostro tempo libero nelle settimane successive, sempre dormendo nel suo appartamento o nel mio, ma generalmente nel mio perché era più bello e con un letto abbastanza grande per tutt'e due. Abbiamo mangiato insieme, abbiamo studiato insieme, abbiamo lavorato insieme, e abbiamo dormito insieme, ma senza che accadesse nulla riguardo al sesso. Tutto questo stava diventando frustrante per me, in tutto il tempo che avevamo passato insieme non ero ancora riuscito a vedere il pene di Giorgio. Per di più diventava sempre più difficile trovare il tempo per masturbarmi, cosa che ero abituato a fare almeno due volte al giorno. Dormivamo sempre nella stessa stanza, facevamo la doccia con la porta aperta, ci cambiavamo nella stessa stanza ed io non trovavo mai l'occasione. Qualche volta riuscivo a chiudere la porta del bagno, e riuscivo a spararmi una sega veloce, ma questo non era come sdraiarmi e divertirmi a lungo sul mio letto. Più il tempo passava, vivendo sempre più insieme, ero sempre più ha confuso. Mi innamoravo di Giorgio, desideravo Giorgio ma sopra tutto amavo Giorgio e non volevo rischiare il nostro rapporto solo per il sesso. I discorsi sul sesso continuavano ma non si andava mai più lontano. Aveva avuto un paio di appuntamenti con ragazze ed ogni volta che siamo usciti flirtava con ragazze. Abbiamo anche avuto un paio di appuntamenti tutti e due insieme con ragazze. Ma da quello che avevo potuto capire, non aveva fatto sesso con loro. A metà semestre, Giorgio non viveva praticamente più nel suo appartamento, così abbiamo deciso che avrebbe traslocato da me in primavera. Ho pensato che sarebbe stato difficile spiegarlo ai suoi genitori, ma lui mi ha detto di non preoccuparmi. Per la festa dei Santi Giorgio è ritornato dai suoi genitori per il fine settimana ed io sono andato dai miei. Avevamo preparato i bagagli ed eravamo pronti ad andarcene, quando ha detto "Questa sarà la prima volta che non staremo insieme in questo semestre". Io non sapevo cosa rispondere. Ha allungato la mano ed ho pensato che volesse stringere la mia, invece mi ha tirato a se e ci siamo abbracciati. Allora ha detto "Ti voglio bene. Ci vedremo domenica sera". Dopo di che mi ha lasciato. Ora ero veramente confuso. Si era innamorato di me? Mi amava come un parente? Cosa stava succedendo? Ho continuato a pensare a quell'abbraccio per tutto il fine settimana. Ci pensavo tanto che con una scusa sono partito sabato per mettere ordine nei miei pensieri. Quella notte seduto nell'appartamento bevevo come una spugna e cercavo di decidere come comportarmi in questa situazione con Giorgio. Ero molto eccitato e questa era una delle poche volte che avrei potuto rimanere solo, così ho deciso di mettere su un porno e masturbarmi. Sono andato nella mia stanza e mi sono messo un paio di boxer, poi ho tirato fuori un porno bisessuale che avevo nascosto e sono andato nel soggiorno. Ho messo in moto il film e ho cominciato guardarlo. Non è passato molto tempo che ero duro sebbene il film non fosse ancora arrivato ad una scena gay (ce n'era solo una ed era al termine del nastro). Mi strofinavo lentamente attraverso gli shorts e si è cominciata a formare una macchia di umido sulla testa del cazzo. Avrei potuto venire in un secondo ma io veramente volevo che durasse a lungo. Doveva essere abbastanza lungo da permettermi di divertirmi. All'improvviso ho sentito una chiave nella serratura. Che cazzo ho pensato, Giorgio non doveva essere casa prima di domenica notte. Mi sono seduto giusto in tempo per nascondere parzialmente l'erezione. Quando è entrato aveva un aspetto molto sorpreso. "Cosa fai qui" ha domandato. Ho risposto "E tu?". "Ho dovuto lasciare la mia famiglia e ho pensato di passare una tranquilla nottata, ma mi sembra che tu mi abbia preceduto". Proprio allora ha visto il film sulla Tivù. "Oh merda! Mi dispiace, ti ho interrotto? Posso andarmene". "Stavo sparandomi una sega, ma non è un problema, non andartene. Posso sempre andare a finirla in bagno". "Non è bello, lo so perché l'ho fatto alcune volte ultimamente, potresti andare almeno in camera da letto. Fammi prendere una birra e urla quando hai finito". Giorgio è andato in cucina, si è versato una birra ed è tornato in soggiorno. "Giorgio, forse dovremmo parlare di questo, sappiamo ambedue che ci masturbiamo e viviamo in un appartamento con una sola camera da letto. Non so di te ma sono stanco di cercare di nascondermi a masturbarmi nel bagno. Forse dobbiamo fare in modo di avere un po' di tempo per restare in camera da letto a fare i nostri affari". Allora Giorgio ha detto, "Quello che dici mi va bene. Ad essere onesto, non ho problemi se sai che lo faccio o anche se entri, io solo non volevo imbarazzarti". "Allora, per essere onesto, devo dirti che l'ho fatto un paio di volte a letto dopo che ti eri addormentato" "L'ho sentito!" "E perché non hai detto niente?" "Non volevo metterti in imbarazzo. Ma la cosa mi ha veramente eccitato ed avrei voluto masturbarmi anch'io, ma avevo paura a muovermi" "OK, allora da questo momento nessuno si nasconderà all'altro. Se tu vuoi farti una sega, fallo" "Va bene, allora spostati perché voglio farlo anch'io". Così mi sono spostato e Giorgio si è seduto vicino a me. Ero già duro come una roccia al pensiero che stavo finalmente per vedere il suo cazzo e forse anche toccarlo. Ho cominciato di nuovo a strofinarmi il cazzo attraverso gli shorts e Giorgio faceva lo stesso. Proprio in quel momento è iniziata una scena che aveva per protagonisti due ragazze e due uomini. Le due ragazze hanno cominciato a farlo tra di loro e Giorgio mi ha guardato e mi ha detto "Ricordi che ti avevo detto che se mai avessi visto una scena così avrei dovuto tirarlo fuori e masturbarmi, bene, è il momento". Giorgio non sapeva che dopo pochi secondi gli individui avrebbero cominciato anche loro e non sapevo cosa fare, così ho lasciato che il nastro proseguisse. Così Giorgio si è tirato giù i pantaloncini e ho dato il primo sguardo al suo cazzo. Era bello. Non molto grande, forse 12 centimetri e snello, ma era bello. Perfettamente sagomato, disegnava una curva verso l'alto, una grande testa, e palle enormi. Ora so perché aveva sempre una protuberanza enorme nelle mutande, erano le palle. Ha cominciato ad accarezzarsi il cazzo ed una grande goccia di pre eiaculazione si è formata sulla punta. Non potevo attendere più a lungo e mi sono tolto i pantaloncini. Non ho mai pensato di avere un cazzo grande essendo di soli 17 centimetri, ma è abbastanza grosso e vicino al suo snello 12 centimetri sembrava enorme. Siamo stati seduti a guardare lo schermo e guardarci l'un l'altro per molti minuti. I due uomini hanno cominciato a fare sesso e Giorgio non ha fatto alcuna battuta (nessuna freddura intendo). Alla fine ho preso la sua verga è ho cominciato ad accarezzarla. Lui è rimasto seduto e ha lasciato che gli accarezzassi il cazzo, ma non ha toccato mio. Dopo molti minuti si è irrigidito ed è venuto. Era così eccitante, la sua eiaculazione è stata pompata fuori dal suo cazzo tutta sopra la mia mano. Era un carico enorme, copriva completamente la mia mano. Dopo che ha finito avrei voluto usare il suo sperma per farmi una sega, ma ho pensato che avrebbe potuto risentirsi, così sono andato in bagno a "pulirmi" la mano. Mentre non mi vedeva ho leccato il suo sperma dalla mia mano e l'ho ingoiato tutto. Era l'eiaculazione più dolce che avessi mai assaggiato. Mi sono asciugato la mano e sono tornato al divano. Era seduto là ancora nudo e non ha detto una parola mentre io finivo di masturbarmi, e sono bastati pochi colpi, grazie all'antipasto della sua eiaculazione. Dopo aver pulito e tolto la videocassetta, siamo andati a letto. Allora Giorgio mi ha domandato "Hai mai assaggiato il tuo sperma?" Ed io gli ho detto una bugia "Sì, la ragazza con cui uscivo rifiutava di ingoiare il mio carico e quando le ho chiesto il perché, ha detto che era sporco. Gli ho detto che non era diverso da quando io la leccavo, ma lei ha insistito e così la volta successiva che abbiamo fatto sesso ed io sono venuto, ne ho raccolto un po' e l'ho assaggiato". "Com'era?" ha domandato Giorgio. "Davvero niente male, non una cosa eccezionale ma non lecco sempre la mia eiaculazione e non capisco perché le ragazze lo rifiutino" "Lo so, anch'io ho provato senza grande successo" ha aggiunto. Questo è stato il finale di quella conversazione e ci siamo addormentati ancora nudi. Il giorno dopo ci siamo svegliati contemporaneamente, entrambi ancora nudi. Non abbiamo detto nulla sulla sera precedente, ma le cose sono cambiato da allora. Da quella notte in poi non ci siamo più preoccupati di essere nudi quando c'era intorno l'altro e potevo vedere Giorgio nudo quotidianamente. Per Natale le cose procedevano abbastanza bene come al solito. Non avevamo ancora fatto sesso, occasionalmente ci eravamo masturbati e io ero sempre confuso. Gli abbracci come quello dei Santi erano divenuti più frequenti ed erano seguiti spesso da un "Ti voglio bene" o da un bacio sul collo. Veramente non sapevo come prendere Giorgio. Era affezionato, mi toccava, camminava intorno nudo, dormivamo insieme nudi, mi baciava (aveva cominciato anche a baciarmi sulle labbra di tanto in tanto), passavamo insieme ogni minuto che eravamo svegli, ma non è mai sembrato che volesse muovere un passo più in là e fare sesso. Poco dopo che Natale, Giorgio ha cominciato ad uscire con una ragazza con cui era andato al liceo. La relazione è durato solo alcune settimane e posso solo immaginare che la mia relazione con Giorgio ne sia stata la causa. Ad ogni appuntamento Giorgio mi portava con se. Quando è andato a trovare i suoi genitori, Giorgio mi ha portato con se. Quando è venuta nel nostro appartamento ed ha visto che c'era solo un letto, Giorgio gli ha detto che dormivamo nello stesso letto. Quale ragazza non sarebbe rimasta confusa? Una notte che Giorgio ed io eravamo a letto da un paio d'ore, qualcuno ha bussato alla porta ed era la ragazza. L'ha invitata ad entrare e sono andati in soggiorno. Dopo che alcuni minuti è venuto nella nostra stanza e ha preso un preservativo dal cassetto. Mi si è avvicinato e ha detto "Ehi, penso che chiaverò. Lascerò la porta un po' aperta se vuoi vedere" "Vuoi che guardi?" "Sì, sarebbe eccitante sapere che stai guardando" "Okay". Ero dannatamente geloso, ma ho pensato che se non potevo fottere io, potevo almeno guardare lui fottere. Dopo che ha lasciato la stanza, mi sono avvicinato alla porta e ho guardato nel soggiorno. Giorgio aveva tirato fuori il letto del divano e vi erano sopra loro due nudi. (Oh sì, penso di essermi dimenticato di dire che avevamo un letto supplementare, ma Giorgio preferiva dormire nel mio letto. Mi faceva impazzire!!) Ho guardato Giorgio che cominciava a leccarla, il suo culo alto in aria. Ero così duro ce mi sono messo a masturbarmi guardando attraverso la porta e sperando di non essere visto. Dopo avergli leccato la fica per parecchi minuti si è appoggiato indietro, ha messo il preservativo sul cazzo ed è scivolato in lei. Hanno fottuto per molti minuti e poi lui gli è venuto dentro, dopo di che si è alzato ed è andato in bagno a rimuovere il condom. Mi ha visto all'ingresso con il cazzo in mano e mi si è avvicinato. "Ti piace lo spettacolo?" mi ha domandato. "Sì, ma hai finito prima che io finissi" ho detto scuotendomi il cazzo. Ha guardato in giù e ha sorriso, poi ha lanciato il preservativo nella pattumiera ed è ritornato da lei. Hanno parlato per un po' e poi li ho sentiti uscire. Ho cominciato a menarmelo il più velocemente possibile sperando di eiaculare prima che ritornasse. Mi era venuta un'idea. Avrei usato lo sperma che c'era nel preservativo per lubrificarmi il cazzo. Ho preso il condom dalla pattumiera; ce n'era dentro una quantità enorme. Quelle sue palle enormi riuscivano sicuramente a pompare fuori un simile carico. Ho lasciato che un po' della sua eiaculazione finisse sopra il mio cazzo ed ho sentito che era ancora calda. Ho versato il resto dello sperma nella mano e me la sono leccata. Era dolce come il primo carico che avevo assaggiato un mese prima. Con la bocca piena del suo sperma ed un po' sul mio cazzo, mi sono masturbato solo per qualche secondo dopo di che sono venuto sopra il mio stomaco. Quando ho aperto gli occhi Giorgio era in piedi davanti a me. "Merda, da quando sei lì?" "Abbastanza da vederti venire, non ho voluto interromperti" "OK siamo pari, gettami un asciugamano" "Perché non l'hai mangiato?" "Perché avrei dovuto farlo?" "Volevo vedere se eri capace di farlo veramente" "OK, ma ricordati che avevi detto che l'avresti fatto anche tu" Allora ho preso un po' della mia eiaculazione e l'ho leccato dal mio dito. Tutto quello che Giorgio ha detto è stato "Fantastico" e mi ha gettato un asciugamano. Le cose sono andate avanti normalmente (almeno per noi) per il mese seguente. Avevamo deciso di andare in un altra università insieme, avevamo fatto domanda in molte università che piacevano ad entrambi ed avevamo convenuto che saremmo andati nella scuola che avrebbe accettato entrambi. Sono sicuro che ciò era sembrato veramente strano ai nostri amici. Una volta verso primavera, Giorgio ed io stavamo guardando un film porno che avevamo noleggiato e ci stavamo masturbando quando è cominciata una scena in cui c'erano due uomini con una ragazza. Giorgio ha commentato che pensava che sarebbe stato eccitante avere un triangolo con una ragazza. Mi sono detto d'accordo e ho detto che conoscevo una ragazza che avrebbe potuto starci. Il giorno seguente ho chiamato Laura e gli ho detto che mi sarebbe piaciuto rivederla. Laura era una prostituta di prima classe. L'avevo fottuta molte volte un anno prima, principalmente perché mi aveva dato poche scelte. Fondamentalmente mi aveva stuprato la prima volta e poi era tornata molte volte nel mio appartamento nelle settimane seguenti, finché alla fine avevamo rotto. Era il genere di ragazza che non avrebbe mai chiacchierato. Ha detto che sarebbe venuta da me e così abbiamo preparato la trappola. Abbiamo preparato la festa ed alcuni film porno. Quando è arrivata abbiamo cominciato subito a bere. Mi è sembrato che Giorgio le sia piaciuto e questo semplificava le cose. Dopo circa un'ora abbiamo inserito il primo porno ed abbiamo cominciato a guardarlo. Laura ha cominciato ad eccitarsi e ha cominciato a flirtare con noi due. Dopo alcuni minuti Giorgio ha suggerito di andare nella camera da letto. Ci siamo andati e ci siamo spogliati. Ho cominciato a leccare Laura mentre lei faceva un pompino a Giorgio. Volevo vederlo e così mi sono messo a fottere Laura in modo da avere una migliore visione del cazzo di Giorgio. L'azione era così eccitante che mi sono bastati pochi colpi per eiaculare dentro la fica di Laura. Ero stato molto attento a non agitarmi troppo perché non volevo far sapere che ero venuto tanto rapidamente, così l'ho tolto e ho detto a Giorgio che dovevamo scambiarci. Mentre mi spostavo verso la bocca di Laura mi sono asciugato il cazzo, così non avrebbe sentito il sapore del mio sperma e poi ho lasciato che mi succhiasse. Ho guardato aspettandomi di vedere Giorgio fotterla ed invece ho visto che la stava leccando. Avrei voluto avvertirlo ma era troppo tardi. Per di più il pensiero che Giorgio stesse leccando il mio carico nella sua fica era una cosa troppo eccitante. Direi che la cosa mi portava vicino a venire di nuovo e ho tentato di tirarmi indietro, ma Laura aveva cominciato a succhiare. Nel frattempo Giorgio aveva cominciato a fottere Laura e la fotteva come un pazzo quando io sono venuto sul viso di Laura. Nello stesso momento Giorgio ha cominciato a sborrare nella fica di Laura. Laura è andata in bagno e Giorgio ed io ci siamo sdraiati. Lui ha detto "Questa è la cosa più eccitante che abbia mai fatto" "Sì, anch'io, dobbiamo farlo ancora". Dopo essersi pulita Laura è tornata a casa sua, ma ci siamo messi d'accordo che sarebbe tornata di nuovo venerdì. Giorgio ed io ci siamo sdraiati sul letto a parlare di quanto fosse stato eccitante guardare l'altro che chiavava. Poi ho detto "Giorgio, devo dirti una cosa, ma promettimi di non vomitare" "Di cosa si tratta" "Sono venuto dentro Laura quando la fottevo" "Anch'io" "Sì, ma sono venuto anche sul suo pelo" "E quindi la tua roba è finita sul mio cazzo, non importa" "Ma ricordati che tu l'hai leccata prima di chiavarla" "Oh merda, ma allora..." "Bene, sono contento che non abbia vomitato. Avrei voluto dirtelo ma quando me ne sono accorto eri già laggiù e non ho voluto dirlo di fronte a lei" "Bene, la prossima volta tu potrai mangiare il mio". Io ho sorriso speranzoso. Abbiamo aspettato con impazienza la sera del venerdì. Quando siamo tornati a casa Laura ci aspettava sotto il portico. "Siete pronti, ragazzi?" "Sì, e tu?" ho risposto "Dannatamente pronta" ha detto. In pochi minuti eravamo nudi e stavamo fottendo. Questa volta abbiamo deciso di provare a fotterla allo stesso tempo. Giorgio ed io ci siamo seduti molto vicini coi cazzi uniti e lei ci si è abbassata sopra. La sensazione era incredibile, i nostri due cazzi si strofinavano insieme nella sua fica. Dopo alcuni minuti Giorgio ha detto che stava per venire. Laura ha continuato a pompare e tutto ad un tratto ho sentito il caldo sperma di Giorgio circondare il mio cazzo. Ci siamo tolti da lei e lei è rotolata via e ha cominciato a masturbarsi, lagnandosi di non essere ancora venuta. Ho guardato la sua fica e vi ho visto sopra la nostra eiaculazione, così mi sono tuffato giù e ho cominciato a leccare. Lei pensava che mi preoccupassi di lei ma io pensavo solo a leccare lo sperma di Giorgio mescolato al mio. Il gusto dei nostri carichi mescolati mi aveva così eccitato che non ero mai stato così duro. Ho fatto scivolare il cazzo dentro di lei e l'ho fottuta finché siamo venuti tutt'e due, mentre Giorgio era seduto e si menava di nuovo il cazzo. Abbiamo concordato di vederci alcuni giorni dopo. Questo triangolo è continuato per alcune settimane ma Giorgio ed io non siamo mai andati più in là del masturbarci l'un l'altro. Dopo che alcune settimane Laura ha cominciato diventare possessiva ed il pensiero che questo portasse a qualche genere di relazione ci ha fatto decidere a troncare. Dopo che Laura è uscita dalle nostre vite, le cose sono ritornate alla normalità. Io ero ogni giorno più frustrato e confuso. Finalmente è arrivata la primavera ed è venuto il momento di trasferirci nel nuovo appartamento. Abbiamo impacchettato tutto ed abbiamo fatto trasloco. Io non vedevo la cosa molto di buon occhio perché la nuova casa aveva due camere da letto. La scuola era iniziata e tutto andava abbastanza bene. Giorgio ed io abbiamo continuato nella nostra relazione molto stretta, facevamo tutto insieme. Lui continuava ha girare nudo per la casa e tutto procedeva meravigliosamente. L'unico punto positivo dell'aver ognuno la nostra stanza era che ora potevo masturbarmi più spesso e ho cominciato a usare dei dildo e dei vibratori per migliorare il mio sesso solitario. Anche Giorgio sfruttava questa intimità per masturbarsi più spesso. Lo sentivo quasi ogni notte spararsi delle seghe. La mattina seguente andavo nella sua stanza dopo che lui era uscito ed trovavo quasi sempre una calza piena del suo sperma. Mi sedevo sul suo letto, annusavo la sua eiaculazione e mi masturbavo nella stessa calza. Ciò è continuato per la maggior parte del semestre, in qualche occasione ci siamo masturbati nel soggiorno davanti a un film porno e alcune volte, giorni molto fortunati per me, Giorgio si è masturbato in un preservativo che lasciava nella pattumiera dove io potevo recuperarlo. Se ero abbastanza fortunato da recuperarlo quando era ancora fresco, lo leccavo. Se era vecchio lo usavo per spararmi una sega. Mi sono sempre domandato se ne notava la mancanza nella pattumiera. In questo periodo ho anche cominciato ad esplorare lo stile di vita gay. Quando Giorgio aveva un appuntamento, uscivo ed andavo in bar gay (Ho dozzine di storie eccitanti a questo riguardo, ma forse le racconterò più avanti). Questo aiutava a ridurre la mia frustrazione con Giorgio e mi permetteva di accettare l'idea che non saremmo mai stati qualcosa di più che non amici e mantenere la sua amicizia era così importante per me che non volevo rovinare tutto. Specialmente perché avevo saputo che gli erano veramente sgraditi i gay (o così almeno aveva detto). Giorgio aveva trovato un lavoro come cameriere in un ristorante. Questo mi lasciava più tempo libero per andare in bar gay. Una sera che ero in un bar dove mi trovavo con un cameriere da alcune settimane, improvvisamente Giorgio è entrato con una ragazza ed un altro tizio. Sono stato colto dal panico. Che dire? Che fare? Sarei riuscito a strisciare fuori? Merda! Alla fine ho deciso di affrontare la situazione. Mi sono avvicinato a Giorgio e ho detto "Lo sai che questo è un bar gay?" "Sì" "OK, volevo esserne sicuro" Mi ha presentato a Luca e Susy. Luca lavorava con lui ed era gay. Susy era la migliore amica di Luca. Giorgio era interessato a Susy, così aveva accettato di uscire con loro due. Abbiamo parlato per un po', ma non mi mai ha domandato niente sulla mia presenza lì. Eravamo seduti al bar a bere e parlare. Luca ed io ci siamo intesi ed abbiamo finito per uscire per una passeggiata. L'unico commento di Giorgio è stato quello di dire a Susy "Bene. Stasera ho scoperto qualche cosa nuovo sul mio compagno di stanza". Giorgio e Susy se ne sono andati alcune ore più tardi. Luca ed io siamo rimasti fino alla chiusura. Il cameriere al banco, Michele, era piuttosto geloso del fatto che parlassi con Luca tutta la sera, ma pazienza. Luca ed io ci siamo scambiati i numeri di telefono e ci siamo accordati per uscire sabato sera per andare in un altro bar. La mattina seguente Giorgio ed io ci siamo svegliati alla stessa ora. Non abbiamo detto nulla della "faccenda gay" e tutto è sembrato normale, a parte il fatto che quando Giorgio è andato a fare la doccia, ha chiuso la porta per la prima volta in 2 anni. Ero distrutto. Non perché non potevo vederlo, ma perché avevo provocato un guaio. Nelle settimane seguenti tutto è sembrato normale a parte il fatto che Giorgio teneva sempre chiusa la porta del bagno, e comunque di "quello" non abbiamo mai parlato. In quel periodo ho cominciato ad incontrare un altro tizio (Michele e Luca erano fuori circolazione) e spesso passavo la notte nel quartiere dei bar. Finalmente una mattina Giorgio ha domandato "Ti vedi con qualcuno e questa è la ragione per cui non torni a casa?" "Sì, è troppo distante per tornare tardi la notte" ho risposto. "Come si chiama?" ha domandato Giorgio. "Cosa?" ho pensato. Ne parliamo? Così abbiamo discusso di quella prima sera al bar. I miei appuntamenti. I miei boyfriend. E tutto quello che era successo. Che sollievo! Giorgio ha detto che era d'accordo con tutto e che continuava a volermi bene. Ho avuto anche il permesso anche di fissare degli appuntamenti a casa se volevo, lui era d'accordo. Nel paio di mesi seguenti le cose sono ritornate alla normalità. Giorgio ha ricominciato a lasciare la porta del bagno aperta. Ho porta a casa alcuni individui e Giorgio era molto carino con loro. Giorgio aveva cominciato ad uscire con una ragazza, stavano diventando molto uniti e tutti di noi eravamo buoni amici. Lei era consapevole che io ero gay e ciò non gli provocava alcun problema. Giorgio dimostrava davanti a lei di essermi particolarmente affezionato e sembrava che lei non vi facesse caso. Lui mi baciava frequentemente e mi diceva "Ti voglio bene" ogni volta che mi apprestavo ad uscire, anche se Eleonora era nella stanza. Alla fine dell'autunno Giorgio aveva accettato un internato fuori della regione ed io avevo accettato un lavoro in città. Abbiamo preparato i nostri bagagli e dopo la fine delle lezioni di dicembre le nostre strade si sono separate. Abbiamo promesso di rivederci e tenerci in contatto, ma la cosa è durata solo alcuni mesi. Entro un anno avevamo perso ogni contatto e non lo vedo da 8 anni. Giorgio ed io non avevamo mai fatto sesso, anche se alla fine gli ho fatto un bocchino poco prima che ci lasciassimo. Siamo usciti insieme una sera poco prima di lasciarci ed abbiamo bevuto tanto da non riuscire più ad alzarci. Abbiamo cercato un albergo per passare la notte e l'unico disponibile aveva solo una camera ad un letto. Ubriachi come eravamo l'abbiamo presa. Non so per quale ragione ci siamo denudati e siamo saltati nel letto. Mi sono svegliato dopo un paio d'ore ed ho guardato verso Giorgio ancora addormentato. Era sdraiato nudo sopra le coperte. Mi sono avvicinato e ho cominciato lentamente ad accarezzare il suo pene molle che rapidamente è divenuto congestionato di sangue e ha raggiunto la massima dimensione. Ho deciso, chi se ne fotte, e curvatomi ho preso in bocca il suo cazzo. Lentamente l'ho succhiato, assaporando il suo gusto meraviglioso. Ha cominciato a rilasciare una quantità di pre eiaculazione che rapidamente ho leccato. Dopo molti minuti ho sentito che le sue palle cominciavano a contrarsi e ho sentito la sua mano sulla mia testa. Ha emesso un breve gemito e ha scaricato nella mia bocca. Ho continuato ad accarezzargli il cazzo per farne uscire ogni residua goccia. Dopo aver ingoiato tutta la sua eiaculazione, sono rotolato sulla schiena e mi sono masturbato (sono stati sufficienti un paio di colpi) e mi sono addormentato con lo sperma che si asciugava sullo stomaco. Il giorno seguente non abbiamo detto nulla e posso solo presumere che Giorgio non ricordasse o pensasse che si era trattato di un sogno. Giorgio è stato uno degli amici più cari che abbia mai avuto e penso a lui quasi ogni giorno anche dopo otto anni. La sua era un'amicizia che si può trovare una sola volta nella durata di una vita e per noi quella vita è stata troppo breve.

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Al Club

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Amici di Doccia

Stava finendo la serata ed il mio compagno di stanza, Marco, stava per farsi una doccia. Non avevamo alcun problema a camminare nudi per la stanza perché non c'era in giro nessuno che si offendesse. Per me era un divertimento guardare Marco al naturale, aveva un bel corpo, un corpo che a ogni uomo piacerebbe avere. Era muscoloso nei punti giusti, con uno dei culi più deliziosi

Compagni di Stanza, Parte 1

Ho conosciuto Giorgio nel primo semestre del secondo anno di università alle lezioni di Comunicazioni Industriali. Uno dei corsi meno eccitanti richiesti per la laurea. Ho osservato Giorgio seduto nel sedile vicino a me sin dal primissimo giorno. Era difficile non notarlo: un metro e settantacinque per settanta chili, capelli castani, occhi marroni, un perfetto corpo da nuotatore ed

Compagni di Stanza, Parte 2

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Daniele e Marco

Bene, pensa Daniele, ci siamo. Un rapido sorriso di ricordo arriccia le sue labbra. Mentre le memorie allagano la sua testa, il sangue martella, congestionandolo ancora una volta. Sposta i piedi, lasciando cadere i pantaloni da ciclista, mettendosi in libertà. Affacciato alla finestra guarda la schiena di bronzo di Marco che se ne va di buon passo. Marco alza la testa e la gira, la

Dopo la Partita

Carlo aprì il biglietto con mano tremante. Diceva "ti vedrò dopo la partita, non cambiarti." Il biglietto non era firmato, ma sapeva esattamente da chi proveniva perchè aveva domandato ripetutamente al suo amico Pietro di andare nel granaio dopo la partita di rugby. Oggi, finalmente, Pietro aveva accettato e Carlo sapeva che il momento che aveva desiderato era arrivato. La

Estate 1988

Quella del 1988 era una estate decisamente calda ma vivendo in una piccola città vicino al fiume era facile battere la calura; l’acqua non era completamente pulita, ma a 13 anni chi se ne importa? Di solito mi trovavo al fiume con i miei due migliori amici, Marco e Lucio. Ero il più giovane dei tre, Marco era più vecchio di 2 settimane e Lucio di 3 mesi. Avevamo la nostra piccola

Il Giocattolo

Sembrava così incredibilmente giovane che gli ho chiesto la patente di guida per poter vedere la sua data di nascita. Diciotto anni, sei mesi ed una manciata di giorni. Persino alla motorizzazione non sarebbero riusciti ad ottenere una brutta fotografia da quella faccia angelica. Aveva enormi occhi blu con lunghe ciglia scure. Capelli folti biondo chiaro. Una bocca piena,

Il Pizzaboy

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Frequentavo il college e giocavo nella squadra Junior dell'Università. Avevo un bell'aspetto con il mio metro e ottantatre per ottantadue chili di peso, capelli biondi e un corpo sodo che avevo allenato fin dal primo anno del liceo. Ero attraente ed uscivo con molto ragazze. Tuttavia avevo sempre saputo che mi piacevano gli uomini ma si trattava di un campo latente in cui non mi ero

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