Gay Erotic Stories

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Soli e in Compagnia

by Nessuno


Fantasia Calcistica Ho diciotto anni e sono tifoso di calcio da molti anni, come ogni altra cosa lo stile delle uniformi cambia, ma gli eccitanti individui che sono in quelle uniformi mi fanno sempre invidia. Le loro gambe forti, le natiche sagomate e solo loro sanno quello che si trova sotto quei pantaloncini luccicanti. Sono abbonato a due canali che trasmettono calcio o parlano di calcio. Mi sistemo davanti all'apparecchio tv e guardo tutto quel ben di dio. Indosso pantaloncini da calcio senza mutande o sospensorio, mi piace il contatto del nailon che mi accarezza il culo, il cazzo e le palle. Dunque, si giocava Paraguay – Brasile; quei colori brillanti e quei pantaloncini luccicanti; trasmettevano in spagnolo ma la cosa non mi preoccupava, aggiungeva fascino allo spirito del gioco, ero comunque troppo eccitato per preoccuparmi della telecronaca. Ogni volta che c'era un primo piano di questi eccitantissimi uomini, specialmente di fronte, dove quei pantaloncini nascondevano la loro arma potente, pensavo di morire sul colpo. Diventavo sempre più duro mentre il primo tempo scorreva. I miei luccicante pantaloncini verde foresta contenevano bene il mio cazzo, vedevo una bella tensione ergersi sotto. Quelle gambe forti dei calciatori; immaginavo di leccare e baciare quelle forti travi. Baciavo e leccavo finché raggiungevo i pantaloncini luccicanti, affondavo il viso nell'inguine e mangiavo il cazzo e le palle attraverso quel sensuale nailon col loro sospensorio di cotone che conteneva appena quella spada virile. Questo pensiero mi portava a toccarmi il cazzo con le dita attraverso i pantaloncini, il cazzo ballava nei pantaloncini per la tensione; alla fine lo accarezzavo dolcemente insieme alle palle attraverso i pantaloncini mentre guardavo l'uomo della mia fantasticheria. Non mettere le mutande sotto i pantaloncini era stata una grande idea, l'estasi del nailon che accarezzava il cazzo era gioia assoluta. Immaginavo di abbassare i pantaloncini di nailon luccicante e divorare il sospensorio con la sua arma di gioia sotto l'inguine. Leccavo e mordevo e leccavo e mordevo. Ben presto il sospensorio era inzuppato per le carezze della mia bocca, lo tiravo da parte ed ingoiavo tutto quel tubo da stallone, succhiavo il cazzo come un animale affamato, alzavo le braccia e pizzicavo i capezzoli attraverso il jersey per eccitare ancora di più. Poi scendevo alle palle e le accarezzavo come faceva con le sfere d'acciaio il Capitano Queeg nell'"Ammutinamento del Caine". Inarcava la schiena e tendeva il corpo; scaricava una salva di dolce succo d'uomo giù per la mia gola. Ne ingoiavo ogni goccia, mi alzavo e lo baciavo, poi mi allontanavo con un sorriso. Questa fantasia è troppo per me, non posso aspettare oltre per mettere le mani sul cazzo, spingo la mano sotto l'elastico dei pantaloncini, afferro la verga ed accarezzo quella carne. Non ho tirato giù i pantaloncini, sono troppo eccitato dalla visione del mio cazzo avvolto in questo splendido imballaggio di nailon. La mia mano masturba con esperienza, stringe e carezza la testa del fungo e scende sul fusto. Con l'altra mano comincio ad accarezzarmi le palle attraverso la stoffa; ora pompo furiosamente e la pre eiaculazione fluisce attraverso il nailon dei pantaloncini dandogli una lucentezza un po' più scura. Meno il cazzo per altre dieci volte o giù di lì e mi stringo le palle, e poi finalmente scarico quello che sembra un litro di sperma nei pantaloncini. Un'enorme macchia di bagnato ora copre la parte anteriore, li tolgo e lecco la sborra. Esausto, mi addormento senza curarmi ulteriormente della partita, ma il calcio torna nei miei dolci sogni bagnati. Assolo in Scozia Sono un individuo con piercing che adora gli uomini muscolosi. Uno giorno stavo facendo acquisti ad Edinburgo, quando ho visto quello splendido culo virile. Chi lo portava era un biondo alto un metro e novanta, muscoloso, con la lingua forata, una canottiera ed un paio di jeans stretti che plasmano il suo splendido culo. Non potevo resistere, sono corso in uno stanzino di prova del negozio e ho chiuso la tenda. Ho tirato fuori il mio meraviglioso venti centimetri e mi sono pompato alla grande mentre mi strofinavo i capezzoli eretti attraverso la T-shirt che cominciava ad essere madida di sudore (era agosto e fuori c'erano 30 gradi!). Ho sentito parlare e dei passi fuori della cabina. Mi sono eccitato di più e ho continuato a strofinare la verga ora lubrificata dalla pre eiaculazione. Fottevo il mio pugno pensando fosse il suo culo. Ho sbirciato attraverso la tenda e ho visto il suo culo che si piegava vicino al tavolo della cassa, questo era troppo, ho sparato il mio carico con forza schizzando sborra calda sopra la tenda ed un po' anche fuori sul pavimento. Non potevo trattenere il mio piacere, mi sono lamentato mentre venivo e ho attirato l'attenzione dell'uomo dei miei sogni sulla mia azione solitaria. Ha guardato meravigliato la striscia del mio sperma sul pavimento, ha guardato la tenda e poi i miei occhi che sbirciavano attraverso la tenda; l'ha aperta, mi ha fissato e ha afferrato la mia cappella coperta di sperma, facendo scivolare il pollice sopra la testa lubrificata. Lo faceva con la tenda completamente spalancata, solo la sua stazza faceva da schermo tra me ed il mondo esterno. Ha sorriso arrapato mentre prendeva tutta la mia intera lunghezza nel pugno muscoloso e cominciava a muoverlo su e giù lungo la verga scivolosa. Ho cominciato a lamentarmi e lui ha aumentato il ritmo sorridendo sempre di più. Mi ha bisbigliato nell'orecchio "Sborrami nella mano, amico" con un pronunciato accento scozzese, questo mi ha portato oltre il limite, ho guaito spruzzando tutto il mio carico nella sua mano in attesa. L'ha alzata alla bocca ed ha fatto uscire la lingua con la quale ha leccato il mio sperma. Gli ho aperto la cerniera dei jeans avido della sua asta di 22 centimetri già umida di pre eiaculazione e pronta per una buona leccata. Lo spettacolo del vicino Sono sposato da 4 anni e sono eterosessuale, ma sei mesi fa è successo qualcosa che mi ha sorpreso e mi ha fatto pensare di non esserlo al 100%. La cosa non mi turberebbe troppo perché trovo il rapporto con mia moglie molto soddisfacente, ciononostante voglio parlare con qualcuno dell'accaduto. Mia moglie era andata a fare acquisti con la nostra macchina al centro commerciale vicino a casa nostra; io ero un po' assonnato, mi sono messo sulla sdraio e mi sono appisolato. Doveva essere passata poco più di un'ora quando mi sono svegliato e mi sono alzato stiracchiandomi. Il sole era sceso ed aveva lasciato la casa in un crepuscolo fioco. Ho deciso leggere l'ultima edizione del mio periodico favorito e mi sono ricordato di averlo lasciato in un'altra stanza. Non so perché, ma invece di accendere le luci sono entrato nella semi oscurità della camera degli ospiti per recuperare la rivista. Aperta la porta mi sono avvicinato al letto dove avevo lasciato il periodico e ho guardato attraverso le persiane aperte della finestra verso la casa dei miei vicini. La casa di Bruno e Linda è ad appena cinque metri dalla mia. Anche se mia moglie ed io abbiamo la stessa età dei nostri vicini, non siamo molto intimi, tuttavia li ritengo cordiali e dei buoni vicini. I costruttori non hanno prestato molta attenzione alla "privacy" quando hanno costruito le nostre case perché la mia finestra si apre quasi direttamente sulla stanza degli ospiti dei vicini. Ho visto Bruno in boxer davanti ad un mobile a cassetti sul quale erano un videoregistratore ed un televisore. Le luci della stanza erano accese e sono stato in grado di vedere chiaramente tutto quello che è seguito. Non so con certezza, ma penso che poiché le luci di casa mia erano spente e nostra macchina non c'era, Bruno non si era preso la briga di tirare le tende, presupponendo che non ci fossimo, presumo anche che Bruno fosse solo in casa. L'ho visto inserire una videocassetta, prendere il telecomando e sedersi in poltrona. Ha steso le gambe, ha pigiato i pulsanti del telecomando e lo schermo della TV si è acceso; non riuscivo a vederlo perché era un po' spostato ma avevo una vista perfetta di Bruno. Non so perché mi sono interessato alla cosa ma mi ricordo di essermi seduto sull'orlo del letto a guardare lo spettacolo. Bruno fissava la televisione e di quando in quando schiacciava un pulsante, suppongo per fare avanzare il nastro. Mentre guardava ha portato la mano all'inguine e dolcemente si è accarezzato il cazzo attraverso la stoffa degli shorts. Bruno è ben fatto e muscoloso, ha un bel torso a V e muscoli delle gambe ben scolpiti; non l'avevo mai visto senza camicia ma ora vedevo che aveva una leggera peluria sul torace e sull'addome, un corpo che attirerebbe l'attenzione delle donne sulla spiaggia. Non è accaduto molto per alcuni minuti, Bruno continuava a fissare lo schermo e di tanto in tanto si leccava le labbra. Continuava a mandare velocemente avanti o indietro il nastro, poi fissato intensamente lo schermo come se avesse trovato la scena che cercava ed improvvisamente ha messo il telecomando sul bracciolo della poltrona. Ha alzato il culo, si è abbassato i boxer alle caviglie e li ha calciati via. Ora il suo cazzo era ben in vista ed ho visto che poteva essere un tronco da 18 centimetri. Si è messo comodo sulla poltrona e ha cominciato a stimolarsi; usava la mano per strofinare la cima del pene con un lento movimento circolare come se facesse rotolare una pallina tra le dita. La sinistra si è mossa ai pettorali e ho visto che stava passando delicatamente un dito sul capezzolo eretto. Ad un certo punto mi sono accorto che anch'io avevo portato una mano all'inguine ed avevo un'erezione. Sul momento non ci ho pensato, ma più tardi mi sono domandato perché la vista di un altro uomo che si masturbava avesse dato via libera ai miei ormoni e mi avesse eccitato. Ricordo che quando ero un goffo adolescente, il trio formato da me e due miei amici si era dato alla masturbazione e la vista dei miei amici che si accarezzavano la verga mi aveva eccitato. Suppongo che la stessa cosa sia accaduta mentre spiavo il vicino. Ora Bruno aveva cambiato il tipo di stimolazione ed aveva il suo pugno intorno al pene, lo muoveva su e giù lungo il membro e continuava a fissare la Tivù. L'ho visto menarsi il cazzo come avevo fatto io. Lentamente ha ruotato il pugno intorno alla verga mentre simultaneamente lo muoveva su e giù. Le gambe erano tese in avanti davanti alla poltrona, ma poi ha tirato i talloni contro la sedia e ha aperto le ginocchia. Le sue noci ora pendevano dal bordo della poltrona e potevo vedere che aveva un set di palle impressionanti. Lo scroto ha cominciato a rimbalzare dolcemente in accordo col movimento, in su ed in giù, della sua mano. Di tanto in tanto portava la sinistra alle palle e delicatamente le stringeva. I suoi sforzi cominciavano ad aver successo, l'ho visto, dapprima a lunghi intervalli, poi sempre più spesso, lasciar cadere indietro la testa contro la spalliera mentre il respiro si faceva più affannoso e gli occhi erano chiusi. Spesso stringeva le ginocchia aperte causando una contrazione dei muscoli delle gambe, contemporaneamente continuava ad accarezzare il cazzo e toccarsi i capezzoli. Due volte l'ho visto fermare la carezza del pugno ed usare il pollice e l'indice per "mungere" la verga, era appena visibile per me, ma l'azione ha prodotto una perla di pre eiaculazione sulla testa del cazzo, l'ha presa tra pollice ed indice ed poi l'ha succhiata. Ora aveva cominciato ad accarezzarsi più velocemente il membro ed evidentemente tendeva all'orgasmo; accarezzava rapidamente e poi si fermava, toglieva la mano dal suo cazzo per riposare per qualche secondo, poi dev'essere successo qualche cosa di speciale nell'azione sullo schermo perché ha smesso di stuzzicarsi e ha cominciato ad accarezzarsi continuamente. L'ho visto mentre apriva gli occhi con uno sguardo fisso e ha increspato le labbra, lo vedevo sbuffare attraverso le labbra mentre arrivava l'orgasmo tanto atteso. Il suo corpo si è teso, i suoi muscoli si sono contratti, i tendini del collo si sono tirati ed improvvisamente ha steso le gambe. Le caviglie si sono piegate e ha raddrizzato le dita dei piedi mentre la testa volava indietro sullo schienale. Gli occhi erano ermeticamente chiusi e la bocca aperta in una smorfia. I colpi ora erano diventati più lenti e lui diventava color porpora come il suo cazzo; allora il suo corpo si è agitato violentemente spingendo indietro la poltrona di qualche centimetro mentre i talloni scivolavano sul tappeto; simultaneamente la testa si è girata di lato ed attraverso le finestre chiuse lo sentivo come abbaiare. Alla fine la sborra è stata vomitata dal cazzo, il primo getto è stato abbastanza breve ed è caduto vicino all'ombelico, ma il secondo ha compiuto un arco e gli si è abbattuto sul petto. Sembrava enorme ed aderiva ai peli del torace. Molti grumi più piccoli hanno lasciato il suo cazzo e si sono sparsi sopra il suo addome. Ha smesso di menare ed è rabbrividito, vedevo il suo torace salire e scendere rapidamente per qualche secondo al ritmo del suo respiro e poi ha preso i boxer sul pavimento, li ha usati per asciugare l'eiaculazione, si è alzato, ha tolto la cassetta dal videoregistratore, ha spento le luci ed è uscito della stanza. Il mio cazzo pigiava dolorosamente contro la stoffa dei vestiti e slacciata rapidamente la cintura dei jeans, mi sono tolto la camicia, ho spinto alle caviglie pantaloni e boxer e sono piombato di schiena sul letto. Quando ho messo il pugno intorno al cazzo ho sentito il bagnato della pre eiaculazione che aveva coperto completamente la testa. Ho sparso il lubrificante sul bastone e l'ho accarezzato; in meno di 30 secondi stavo venendo, il carico è uscito ed è schizzato sopra il mio corpo disteso. A differenza di quello di Bruno il mio sperma è molto liquido e ho sentito le gocce calde scivolare lungo le costole ed nell'ombelico. Un'incredibile spossatezza sessuale si è impadronita di me e sono rimasto disteso per parecchi minuti. Devo ammettere che mi è veramente piaciuto lo spettacolo del mio vicino, per qualche ragione l'esperienza ha dato migliori prospettive alla mia sessualità, mi sento più a mio agio dopo 6 mesi di quanto non fossi il giorno successivo. Non mi sento in colpa...è solo un ricordo divertente. Oltre il previsto Erano le vacanze di Pasqua ed ero matricola all'università, da Natale ero apertamente gay e non avevo alcuna fretta di tornare a casa ad incontrare i miei genitori ed i loro sguardi; così sono rimasto nel pensionato. Solo un altro ragazzo aveva fatto come me, eravamo amici (il suo nome era Giacomo), ma non eravamo intimi. Mi sono immaginato che era il solo con cui avrei potuto discorrere per dieci giorni ed avremmo potuto conoscerci meglio. Giacomo aveva sempre ragazze intorno e potevo sentirli scopare nella sua camera, talvolta mi sono masturbato mentre ascoltavo ma il mio pensiero andava a Giacomo. Era bello, un metro e ottantacinque, 80 chili di muscoli, abbronzato, capelli biondi ed occhi verdi. Aveva un culo splendido ed a giudicare dai suoi pantaloni, anche un grande pacco. Così un giorno l'ho invitato a vedere dei film. Ha detto che li avrebbe portati lui; ero contento che non avesse fatto caso al fatto che ero gay. Mi sono accorto di essere nervoso quando il campanello ha suonato. Aveva un magnifico aspetto, indossava una camicia aperta che metteva in mostra i suoi capezzoli enormi ed i pettorali duri come roccia, jeans e stivali, ma se li è tolti quando è entrato. Mi ha dato il video. "Spero che non ti dispiaccia quello che ho scelto, amico, è qualche cosa che veramente desidero vedere." Ho borbottato che non mi importava di cosa si trattasse, l'ho inserito nel videoregistratore e lui si è seduto comodamente sul divano; io mi sono seduto sul pavimento ai suoi piedi. Dopo alcuni secondi il nastro ha cominciato ad avvolgersi; non ci potevo credere, aveva portato un nastro porno! Erano in tre, due uomini ed una ragazza. L'ho guardato, e mi ha ricambiato uno sguardo timido. Sapevo che si stava eccitando vedendo la ragazza, ma io volevo vedere gli uomini! Mi sono tolto la camicia. "Fa caldo." Ho cominciato a strofinarmi il cazzo attraverso i jeans, imbarazzato a togliermeli perché sotto indossavo solo i sospensori. Un paio di volte mi sono girato a guardarlo e lui faceva lo stesso; ci guardavamo imbarazzati. "Ti dispiace se mi tolgo i pantaloni?" ha domandato Giacomo. Diavolo! Stavo praticamente per sborrare solo a pensarlo! "No," ho gridato. "Anch'io vorrei ma..." "Porto solo i sospensori" abbiamo detto tutti e due esattamente nello stesso momento, abbiamo riso ed ce li siamo tolti. Non potevo fare a meno di fissarlo mentre abbassava i jeans alle caviglie, la protuberanza doveva essere almeno di 20 centimetri e non era alla sua lunghezza completa! Per di più aveva una circonferenza di otto centimetri. Ho deglutito temendo di non resistere. Ci siamo seduti ed abbiamo guardato la Tivù masturbandoci all'unisono. Ho chiuso gli occhi e ho immaginato che la mia mano fosse le sue labbra intorno alla mia carne; ero duro come la roccia e gocciolante di pre eiaculazione; ho strofinato la fessura del mio cazzo. "Aw merda!" Ho guardato verso Giacomo ed il suo viso diceva che stava soffrendo. "Cosa c'è?" "Ho bisogno che questa roccia diventi meno dura!" Non ho pensato che potesse farlo da solo, volevo un po' della sua carne! "Hai bisogno di aiuto?" Ho domandato audacemente. "Non sarebbe male." Non ho perso tempo, mi sono inginocchiato e ho studiato la sua protuberanza. Usciva dai sospensori e le palle erano pendenti! Ho aperto la cintura e ho abbassato i sospensori finché non sono scivolati via. Ho seppellito il viso dentro di lui e ho annusato il suo odore di uomo; lentamente ho toccato il suo cazzo. "No." Dannazione! Non avrei voluto che ci avesse ripensato! "No," ha ripetuto. "Le seghe non mi piacciono, succhiami." Pensavo di sognare! Ho preso un respiro profondo e ho messo le labbra sulla punta del suo cazzo; ho aperto la bocca lentamente e ho lasciato che entrasse. Ha emesso un leggero piagnucolio ed io ho lasciato che mi riempisse la bocca. Ho succhiato a lungo e lentamente, volevo che se ne ricordasse a lungo. Su e giù, su e giù, la sua asta fotteva il mio viso, le sue palle mi schiaffeggiavano il mento. Mi ha afferrato la testa e mi ha guidato mentre ondeggiava lentamente e si lamentava. Improvvisamente ha spasimato e ha soffiato uno, due, tre carichi nella mia bocca. Ho ingoiato più che potevo e poi l'ho tirato fuori. Ho aperto gli occhi e l'ho fissato. "Wow." "Cosa?" "Non l'avevo mai fatto prima... non con un uomo," ha ammesso. "Vuoi provare?" "Pensavo che non me l'avresti mai chiesto!" Giacomo mi ha steso sul pavimento, come un animale è saltato su me, si è messo a cavalcioni unendo i nostri cazzi. Mi ha pizzicato i capezzoli e li ha morsicati, prima il destro e poi il sinistro, poi è scivolato giù lungo il mio corpo. Mi ha leccato il cazzo attraverso i sospensori fino a renderli trasparenti, li ha scostati ed è sceso sulla verga; ne ha tenuta la base e l'ha massaggiato mentre lentamente ne mordicchiava la testa, lo succhiava e leccava tutta l'asta. Mi ha massaggiato le palle e le ha fatte scivolare dentro e fuori della bocca. Ero in estasi. "Oooooooohhhhh" ho gridato. "Vengo!" Mi sono scaricato sul suo torace quando se l'è tolto dalla bocca. Ha riso, ha preso una ditata del mio sperma e l'ha leccato, poi si è strofinato il resto sul torace. Quando ci siamo ripresi ci siamo Dopo aver recuperato ci siamo diretti alla doccia...me questa è un'altra storia! Basket? Un optional Ha parcheggiato la macchina un po' distante dal campo di pallacanestro. Stefano, un metro ed ottanta per ottanta chili di muscoli, sapeva che quello era il luogo dove sarebbe riuscito ad avere culo o cazzo. Il parco era vuoto. Sdraiato nella macchina ha cominciato a strofinare il serpente del suo cazzo da venti centimetri. Era una giornata veramente calda e questo lo rendeva molto eccitato. Il cazzo ha cominciato a vivere nei pantaloncini e Stefano pensava a seriamente di farsi una sega proprio lì quando ha sentito dei rumori provenire dalla strada. Rapidamente si è seduto e ha messo le mani sul volante. Ha accennato col capo quando ha visto Stefano e ha parcheggia vicino a lui. Stefano riusciva a malapena a vederlo attraverso il parabrezza scuro, ma quando è uscito il suo cazzo ha fatto un sobbalzo; era uno stallone muscoloso di un metro e settantotto, il collo era quello di un giocatore di football e i suoi pettorali spingevano contro la stoffa della camicia. I pantaloncini mettevano in mostra il suo culo rotondo. L'eccitante individuo ha superato la macchina di Stefano e, entrato nel campo di basket, ha cominciato a fare alcuni tiri. "Dio com'è arrapante." ha pensato Stefano e ha cominciato a giocare col cazzo attraverso i pantaloni. Il calore è cominciato a salire e Stefano ha sentito bagnato dove strofinava il cazzo. È rimasto seduto ad accarezzarsi delicatamente mentre osservava il dio giocare a pallacanestro. Il dio ha appoggiato a terra la palla e ha cominciato a tornare verso le macchine. Stefano si è raddrizzato rapidamente, ma non poteva contenere l'erezione che aveva nei pantaloncini e l'ha coperta mentre l'individuo si avvicinava alla sua macchina. "Ehi, vuoi giocare?" Ha domandato guardando attraverso il finestrino. "Um, sicuro." ha detto Stefano imbarazzato e ha sporto la mano dimenticandosi dell'erezione. "Mi chiamo Stefano," ha detto, dando la mano all'uomo. "Sono Claudio," ha risposto, "Mi sembra che tu abbia in mente qualcosa di speciale." ha detto rivolgendogli un sorriso malizioso. Stefano l'ha guardato e ha sorriso, "Oh sì, dunque..." ha detto imbarazzato. "Ehi ragazzo che puoi anche finire il lavoro se lo vuoi, non ho nessun problema in tal senso." ha detto guardando verso il parco per vedere se c'era qualcun altro intorno. Stefano è rimasto sorpreso nel sentire una cosa del genere da un tipo come lui, "Ne sei sicuro?" ha detto tornando a guardalo, ma facendolo ha visto che Claudio si carezzava i capezzoli. "Sì masturbati." ha detto Claudio quietamente, si è alzata la camicia e ha cominciato a giocare coi suoi capezzoli duri. Stefano è diventato più duro che mai, apre la cerniera dei pantaloni, tira fuori il cazzo duro, comincia carezzarlo delicatamente, sente Claudio lamentarsi e vede la sua mano scendere ai suoi pantaloni per giocare con se stesso. Stefano sentiva il calore aumentare di nuovo. "Claudio, piegati e fammi vedere il tuo culo." ha detto toccandosi il torace duro. Claudio si è chinato e Stefano può vedere le sue mutande ed il culo eccitante. Stefano ha cominciato a toccargli il culo strofinando i duri globi rotondi, "Oh dio." si è lamentato Stefano che si sentiva sempre più vicino a godere. Claudio si è rialzato e ha aperto la portiera della macchina di Stefano, ha abbassato i pantaloni e ha fatto uscire il cazzo. Era lungo diciotto centimetri e molto grosso, "Ooooh dio." si è lamentato Claudio cominciando a menarselo. Stefano ha allungato una mano e ha cominciato a strofinargli le gambe, non voleva toccargli il cazzo, aveva paura che si arrabbiasse. "Stefano, gioca coi miei capezzoli," si è lamentato Claudio accarezzandosi più duramente e giocando con le sue palle. Stefano gli ha strofinato i capezzoli grandi e duri e vi ha fatto correre sopra la lingua. Claudio si è lamentato più forte e ha cominciato a grugnire, "Oh dio...sto per venire." E gemeva sempre più forte. Improvvisamente le sue palle si sono contratte e ha gridato sparando un carico enorme sopra il viso di Stefano. A Stefano non mancava molto, grugnendo con tutta la sua forza, ha eiaculato un carico altrettanto grande sopra la gamba di Claudio e sul volante. "Ragazzo, è stato bello." ha detto Claudio sorridendogli. "Cosa ne diresti di giocare?" E si sono diretti chiacchierando verso il campo di basket. Tempo di seghe Stasera ho letto alcune storie erotiche nel sito, ho ancora addosso tutti i miei vestiti, ma non durerà per lungo. Incomincio a pensare a qualcosa che mi ecciti veramente, potrei pensare allo sperma caldo sul mio viso ed a voi che a migliaia mi guardate. È esattamente quello che faccio ed il mio cazzo inizia a diventare duro. Ora mi tolgo la camicia, gioco coi piccoli peli che scendono sotto i pantaloni e le mutande. Mi è sempre piaciuto giocare coi miei capezzoli quando mi masturbo, ora i miei capezzoli sono duri; sento che anche i pettorali sono duro. E ora tolgo i pantaloni, vedo che già ha iniziato ad uscire pre eiaculazione dal cazzo molto duro. Ora sento il cazzo attraverso le mutande, esce ancora di più pre eiaculazione. La parte anteriore delle mutande è tutta bagnata. Faccio scivolar via la biancheria intima, il mio cazzo da diciannove centimetri scatta fuori. I peli intorno al cazzo sono bagnati; appoggio un dito ai miei umori e quando lo tolgo si forma un lungo filo. Raccolgo la pre eiaculazione sul dito e lo metto in bocca. Che buon sapore! Gli umori gocciolano ai lati del cazzo. Prendo un po' di pre eiaculazione e mi bagno le dita, ora devo battere sui tasti con una mano perché ho messo l'indice della sinistra nel culo. Questo mi ha molto eccitato! Lo tolgo e poi lo rimetto ma questa volta aggiungo anche il medio. Sono appoggiato alla spalliera della sedia con le dita ancora dentro e spingo sempre più in fondo. Ora mi dedico al cazzo e comincio pomparlo, c'è sopra molta pre eiaculazione e la sensazione è eccezionale, non posso resistere più a lungo. Ora pompo più velocemente, sto per venire! Ho cominciato a sborrare!!! Sento il buco del culo contrarsi intorno alle mie dita!!! Dannazione, che bello. Lo sperma mi colpisce il torace e scorre verso il basso. Tolgo le dita dal culo ed uso entrambe le mani per spargere l'eiaculazione sopra il torace. Ne prendo un po' e lo lecco dal dito. Bene, penso di aver finito, ora non mi resta che pulire la tastiera perché c'è dello sperma sui tasti, dopo di che andrò a letto nudo con la sborra ancora bagnata sul corpo. Tre fusti Ho vent’anni e vivo con altri due ragazzi in un pensionato universitario. Talvolta è duro vivere con loro a causa dell’eccitazione che provocano, ogni volta che li guardi sei preso dai loro corpi duri come la roccia, i loro petti, le gambe muscolose, i visi attraenti, ma la loro parte che ha sempre l’aspetto migliore è il loro inguine sempre gonfio, qualche volta vorresti lacerargli le mutande e vedere liberamente i loro cazzi. Sai, i ragazzi della mia età sono sempre eccitati, due di loro parlano sempre di ragazze e benché non se ne vantino ho saputo che hanno già dormito con molte. Non oso pensare di fare sesso con loro perché so che sono eterosessuali ed hanno in odio i gay, tutto quello che voglio è guardarli e masturbarmi, ecco tutto. Sai, quando si condivide la stanza con altri, qualche volta non ci si fa caso e ci si cambia o si rimane nudi di fronte agli altri, così capita anche con Matteo e Claudio, non si preoccupano di indossare la biancheria intima dopo aver fatto la doccia, e quella è certamente la miglior vista per me! Io mi comporto normalmente ma parlo molto per attirare la la loro attenzione e farli girare verso di me per permettermi una bella visuale dei loro corpi nudi e praticamente perfetti. Un giorno, tornando nella nostra camera abbiamo trovato un messaggio che ci informava che l'acqua sarebbe stata tolta alle 14 per riparare un tubo. Erano già le 13 e 55 ed eravamo appena tornati dalle lezioni sotto un sole sfavillante, eravamo completamente bagnati non di pioggia ma di sudore. Non c'era tempo da perdere e così ci siamo lanciati a capofitto in bagno per fare la doccia, tre corpi nudi si sono trovati sotto il getto spingendosi l’un l’altro. Improvvisamente ho sentito del calore salire dal mio cazzo, la causa erano i loro corpi eccitanti sotto l’acqua! Volevo uscire per non permettere loro di vedere che mi stavo eccitando a causa loro, ma era troppo tardi, Matteo ha visto la mia erezione, e così Claudio; mi hanno guardato e sono scoppiati a ridere. "A cosa stai pensando, amico?" mi ha domandato Matteo. "Niente...niente. L’acqua verrà tolta tra un minuto, finisci di fare la doccia." Poi sono uscito dal bagno. Ma non avevano intenzione di lasciar cadere l’argomento, Claudio continuava a chiedermi il perché ed io tenevo duro. Per non confessare che ero gay, ho detto che avevo visto una ragazza vestita in maniera veramente sexi all’università. Mi hanno creduto, fortunatamente. "Ragazzo, non reprimerti sempre, qualche volta devi sborrare. Perché non ti masturbi proprio ora?" ha detto Claudio. "No! Non l’ho mai fatto davanti a qualcun altro!" ma desideravo davvero farlo. "Suvvia! Non essere vergognoso, gli uomini si masturbano molto, giusto?" ha continuato Claudio "Io mi masturbo almeno una volta al giorno, pensando a Laura, anche se abbiamo fatto l'amore." Cazzo! Era quello che volevo sentirgli dire, quella era l’unica possibilità di masturbarmi di fronte a loro, questo mi eccitava veramente! Lentamente ho metto la destra sul mio cazzo da diciotto centimetri completamente eretto e ho cominciato a masturbarlo. Ho visto che anche Matteo lentamente stava avendo un’erezione, era veramente bello! Mi masturbavo sempre più velocemente mentre Matteo e Claudio lentamente cominciavano a spararsi la sega guardandomi. Non pensavo al mio corpo che era più magro rispetto al loro, ci stavamo masturbando insieme nel nostro bagno, puoi immaginare come si è eccitati quando ci si masturba di fronte ad altri due che si masturbano? Non è eccezionale? Sentivo che stavo per sborrare e loro si lamentavano per il piacere. Poi sono venuto! Il bianco carico è sprizzato dalla punta del mio cazzo ed è atterrato sul loro stomaco, sul torace liscio ed un po’ sul pavimento. Non ero mai venuto così prima di allora! Dopo un po’ anche loro sono venuti, quasi insieme. Non c'era più acqua, ci siamo asciugati coi nostri asciugamani. Hanno detto che era stata l'esperienza più eccezionale che avessero mai avuto nel masturbarsi! Anche per me è stato lo stesso. Due to international translation technology this story may contain spelling or grammatical errors. To the best of our knowledge it meets our guidelines. If there are any concerns please e-mail us at: CustomerService@MenontheNet

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Abbiamo continuato a passare insieme quasi tutto il nostro tempo libero nelle settimane successive, sempre dormendo nel suo appartamento o nel mio, ma generalmente nel mio perché era più bello e con un letto abbastanza grande per tutt'e due. Abbiamo mangiato insieme, abbiamo studiato insieme, abbiamo lavorato insieme, e abbiamo dormito insieme, ma senza che accadesse nulla riguardo al

Daniele e Marco

Bene, pensa Daniele, ci siamo. Un rapido sorriso di ricordo arriccia le sue labbra. Mentre le memorie allagano la sua testa, il sangue martella, congestionandolo ancora una volta. Sposta i piedi, lasciando cadere i pantaloni da ciclista, mettendosi in libertà. Affacciato alla finestra guarda la schiena di bronzo di Marco che se ne va di buon passo. Marco alza la testa e la gira, la

Dopo la Partita

Carlo aprì il biglietto con mano tremante. Diceva "ti vedrò dopo la partita, non cambiarti." Il biglietto non era firmato, ma sapeva esattamente da chi proveniva perchè aveva domandato ripetutamente al suo amico Pietro di andare nel granaio dopo la partita di rugby. Oggi, finalmente, Pietro aveva accettato e Carlo sapeva che il momento che aveva desiderato era arrivato. La

Estate 1988

Quella del 1988 era una estate decisamente calda ma vivendo in una piccola città vicino al fiume era facile battere la calura; l’acqua non era completamente pulita, ma a 13 anni chi se ne importa? Di solito mi trovavo al fiume con i miei due migliori amici, Marco e Lucio. Ero il più giovane dei tre, Marco era più vecchio di 2 settimane e Lucio di 3 mesi. Avevamo la nostra piccola

Il Giocattolo

Sembrava così incredibilmente giovane che gli ho chiesto la patente di guida per poter vedere la sua data di nascita. Diciotto anni, sei mesi ed una manciata di giorni. Persino alla motorizzazione non sarebbero riusciti ad ottenere una brutta fotografia da quella faccia angelica. Aveva enormi occhi blu con lunghe ciglia scure. Capelli folti biondo chiaro. Una bocca piena,

Il Pizzaboy

Era fredda, scura e piovigginosa quella notte. Stavo guardando la televisione quando ho sentito bussare alla porta. Ho chiesto chi era ed ho scoperto che la "consegna a domicilio" funzionava veramente. Era completamente inzuppato ed era ovvio che era rimasto parecchio sotto la pioggia. Aveva in mano un contenitore termico per pizza. I miei occhi si sono spostati dal contenitore a

In Trasferta

Frequentavo il college e giocavo nella squadra Junior dell'Università. Avevo un bell'aspetto con il mio metro e ottantatre per ottantadue chili di peso, capelli biondi e un corpo sodo che avevo allenato fin dal primo anno del liceo. Ero attraente ed uscivo con molto ragazze. Tuttavia avevo sempre saputo che mi piacevano gli uomini ma si trattava di un campo latente in cui non mi ero

Incontri del primo tipo

Dopo l'università ho trovato lavoro in una piccola società nel mio paese natale. Dopo un anno di lavoro faticoso ed ingrato ho compreso che questo non mi avrebbe portato da nessuna parte, così mi sono licenziato e sono andato al nord a lavorare in una grande società di telecomunicazioni. Avendo vissuto con mia madre per un anno avevo risparmiato abbastanza soldi da permettermi di

Incontro

Mia moglie ed io siamo arrivati in albergo per una ben meritata vacanza; volevo solo stare sdraiato al caldo del sole e rilassarmi per una settimana. Fortunatamente ho ottenuto più di quello che avevo progettato. Prima di iniziare la storia, mi voglio descrivere: ho trentasei anni, sono alto un metro e settantacinque, peso 70 chili e ho la conformazione fisica di un fondista, ho un

La Prima Notte

Raffaele ed io avevamo ventidue anni. Amici fin da quando avevamo sedici anni, eravamo il prodotto dei nostri tempi. Cresciuti durante i tumulti dei tardi anni sessanta, eravamo passati per gli anni di piombo e la crisi politica. Parlavamo con piacere di queste cose, sociali e politiche. Sembravamo così diversi dalla maggior parte degli altri ragazzi della nostra età che sembravano

La Prima Volta di Damiano

Il mio migliore amico ed io avevamo deciso dormire a casa mia. Lui abitava nella mia stessa strada ma il fatto di passare una notte da me ci attirava. Davide ed io avevamo 18 anni, frequentavamo l'Accademia e la stessa palestra dietro l'angolo della casa dei miei. Avevo visto Davide nudo parecchie volte e non potevo fare a meno di fissare il suo cazzo circonciso. Io non lo ero e la

Mio Cugino Davide

Mia madre era morta da alcuni anni e vivevo con mio padre in una casa grande alla periferia della città; stavamo bene insieme e la vita era abbastanza divertente. Da poco tempo però mio padre aveva ottenuto una promozione sul lavoro e questo voleva dire che avrebbe viaggiato parecchio e sarebbe stato via per parecchi giorni ogni volta. La prima volta che è successo, io sono andato a

Prima Delle Vacanze

Era un periodo di vacanza ed il collegio era praticamente vuoto. Stavo pensando se fosse stato il caso di andare casa per le due settimane in cui la scuola sarebbe rimasta chiusa. Era una giornata luminosa e calda, il genere di giornata raro che viene una sola volta in autunno e ti fa sembrare di essere ancora in luglio. C'erano forse 3 o 4 altre persone che non se ne erano andate

Soli e in Compagnia

Fantasia Calcistica Ho diciotto anni e sono tifoso di calcio da molti anni, come ogni altra cosa lo stile delle uniformi cambia, ma gli eccitanti individui che sono in quelle uniformi mi fanno sempre invidia. Le loro gambe forti, le natiche sagomate e solo loro sanno quello che si trova sotto quei pantaloncini luccicanti. Sono abbonato a due canali che trasmettono calcio o parlano di

Week End Estivo

Daniele ed io frequentavamo la stessa università e ci eravamo piaciuti al primo incontro. C'è stato subito feeling tra di noi. Praticava la corsa campestre ed aveva un corpo sodo, magro, e muscoloso che mi ha fatto avere un’immediata erezione quando ho messo gli occhi su di lui per la prima volta. La nostra amicizia è andata sempre crescendo ed abbiamo passato insieme la maggior parte

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Web-04: vampire_2.0.3.07
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