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Estate 1988

by Nessuno


Quella del 1988 era una estate decisamente calda ma vivendo in una piccola città vicino al fiume era facile battere la calura; l’acqua non era completamente pulita, ma a 13 anni chi se ne importa? Di solito mi trovavo al fiume con i miei due migliori amici, Marco e Lucio. Ero il più giovane dei tre, Marco era più vecchio di 2 settimane e Lucio di 3 mesi. Avevamo la nostra piccola spiaggia privata ed il nostro spogliatoio privato fra i cespugli di mirtillo dove potevamo toglierci i vestiti, fare acqua o qualsiasi altra cosa senza essere visti. Quel caldo giorno del luglio 1988 era perfetto per andare al fiume, i miei genitori avevano divorziato da un anno ed ogni scusa per stare lontano da casa era bene accetta; ho visto Marco e Lucio correre sulle loro biciclette verso il fiume prima dell’ora prevista per il nostro incontro, così li ho seguiti. Abbiamo portato a mano le biciclette sino ai cespugli del nostro luogo segreto, la vegetazione era così fitta che era impossibile essere visti. Siamo entrati nel nostro piccolo forte di mirtilli e ci siamo spogliati fino alle mutande. Sul terreno era aperta una scatola di cartone che avevamo portato per proteggere piedi e culi dalle spine. Siamo saltati nel fiume e più tardi Marco e Lucio sono usciti dall'acqua, io avrei voluto rimanere ancora ma mi sembrava che la cosa li facesse arrabbiare ed allora sono uscito anch’io. Ci siamo seduti sul cartone ed abbiamo aspettato che il sole ci asciugasse, e non c’è voluto molto. Lucio si è alzato e ha cominciato a pisciare mentre Marco ed io lo guardavamo e lui si accarezzava lentamente il cazzo. Marco si è alzata e gli si è avvicinato. Quando Lucio ha finito l’ha lasciato fuori dalle mutande; il cazzo era duro ed era curvato verso l'alto. Mi sono unito agli altri nel pisciare ed ero già duro, come lo era Marco. Siamo usciti dalle mutande e per un tempo che è sembrato lungo ore, siamo rimasti in piedi nudi a fissare i nostri cazzi duri. Lucio aveva il cazzo più grande e sembrava che volesse metterlo in mostra muovendo il bacino. L'uccello è rimbalzato su e giù; aveva un ciuffo di peli castani alla base, Marco aveva solo dei peli biondi ed io non ne avevo ancora. Ci è venuta voglia di accarezzare l’uno l’erezione degli altri; naturalmente ci eravamo già masturbati per conto nostro, ne avevamo parlato e l’avevamo fatto quando avevamo fatto del campeggio, ma non era mai stata una cosa così aperta come ora. Marco ha cominciato ad accarezzare il cazzo di Lucio guardandolo come per chiedere il permesso. Lucio ci ha fatto segno di sederci e così ci siamo seduti sui nostri vestiti, duri ed eccitati. Marco ha cominciato a carezzare il cazzo di Lucio, ricordo chiaramente come Lucio tenesse i piedi uniti ed allargasse le ginocchia. (E’ la stessa cosa che faccio io da quel giorno.) Il mio cazzo desiderava essere accarezzato; Marco si è messo su un fianco appoggiandosi al gomito sinistro e continuando a masturbare Lucio che stava ad occhi chiusi e si succhiava il labbro inferiore. Marco mi ha guardato, ha aperto le gambe come a presentarmi la sua erezione. Senza esitazione ho ficcato il viso nel suo inguine e per la prima volta ho messo la verga di un altro ragazzo in bocca. Il cazzo di Marco ha risposto alle mie succhiate e leccate, mi guidava l’istinto e ricordo che pensavo che dovevo fare a Marco quello che mi sarebbe piaciuto che lui facesse a me. Formavamo un triangolo, ho aperto gli occhi e ho seguito il braccio di Marco sino al cazzo di Lucio e l’ho visto masturbarlo; mi sono posizionato in maniera che il mio cazzo fosse vicino alla mano sinistra di Lucio, l’ho urtata con la gamba e cosicché sentisse l’uccello. Così Marco masturbava il cazzo di Lucio, io succhiavo il cazzo di Marco e Lucio accarezzava il mio. Lucio ha stretto la mia verga e Marco ha emesso un "Woah!", ho guardato verso l’alto, Lucio aveva un sorrisino sotto il respiro affannoso. Mi sono seduto, la cappella gonfia del cazzo di Lucio era imporporata e brillava alla luce del sole. Un grumo di seme colava dalla punta del pene e rotolava giù lungo la testa. Un secondo grumo ha fatto un salto di tre centimetri ed è atterrato sulla mano di Marco che ha esclamato "Merda" ma non ha smesso di menarlo, poi ha osservato la sborra sulle sue mani, l'ha annusata e l'ha toccata con la punta della lingua, quindi me l'ha messa davanti al viso. Ero esitante ma l'ho annusata e alla fine l'ho leccata come aveva fatto lui. Ho pensato che era una cosa sporca, ma c'era qualche cosa di stranamente erotico. Dopo aver ammirato per 5 minuti questa nuova scoperta, Marco ha asciugato lo sperma sul cartone. Io ho ripreso a succhiargli il cazzo, la sua cappella era flessibile sotto la mia lingua. Improvvisamente c'è stato qualche cosa di caldo e bagnato sul mio cazzo; Lucio aveva ficcato la testa tra le mie gambe aprendole ed aveva cominciato a succhiarmi l'uccello alternando succhiate e carezze. Ho tolto l'uccello di Marco dalla bocca e ho cominciato ad accarezzarlo, l'ho sentito diventare durissimo sotto le mie dita. Marco ha gettato indietro la testa e ha esalato un lamento smorzato a bocca aperta ed occhi ermeticamente chiusi. Ho capito che godeva, la mia saliva gli rendeva la verga scivolosa, ma sapevo come mi sentivo se interrompevo lo strofinamento del cazzo durante un orgasmo, così ho continuato ad accarezzarlo. Quando il suo pene si è rilassato ho capito che aveva goduto e ricordo di aver desiderato di averlo in bocca in quel momento. Lucio ha fatto una breve pausa ma poi ha continuato ad accarezzarmi il cazzo. Marco era sdraiato e guardava. Ho afferrato il cazzo quasi molle di Lucio, pendeva ed aveva una goccia di sperma sulla punta. Ho toccato la goccia e ho messo il dito in bocca; questa volta la cosa non mi sembrava sporca, infatti non appena l'ho fatto ho sentito un formicolio ed è iniziato il mio orgasmo. Ho aperto le gambe ulteriormente, ho chiuso gli occhi e ho lasciato che Lucio terminasse il lavoro mentre il mio corpo era sopraffatto dal piacere. Ha continuato a strofinarlo finché il mio piacere non è diminuito. Praticamente ho dovuto spingere via la sua mano per fargli smettere di menarmi l'uccello. Ci siamo distesi per un po', Marco più tardi mi ha detto che il suo era stato l'orgasmo migliore che avesse mai avuto. Marco ed io eravamo ancora troppo giovani per eiaculare ma quella era la partenza giusta! Questa potrebbe essere la fine della storia, ma i giovani cazzi si riprendono istantaneamente, ed è stato quello che è accaduto a noi. Mentre eravamo sdraiati giocavamo coi nostri uccelli che sono ritornati a uno stato completamente eretto. Ho afferrato il cazzo di Lucio, ma lui ha spinto via la mia mano via. "Aspetta," ha detto, "andiamo a casa mia." Ci siamo rivestiti immediatamente ed abbiamo pedalato sino alla casa di Lucio. Suo padre c'era ma stava in giardino. Siamo andati nella stanza di Lucio ed abbiamo chiuso a chiave la porta. Scoppiavamo nei nostri shorts; sembrava avessimo una missione da compiere, ed abbiamo lasciato cadere i pantaloncini facendo scattare fuori gli uccelli duri. Mi sono accorto di aver messo le mutande al contrario e gli altri due mi hanno scherzato per quello. Coi pantaloncini e le mutande intorno ai piedi mi sono sdraiato per primo sul letto di Lucio. Volevo essere il primo! Marco mi ha afferrato il pene e l'ha accarezzato per un minuto. Ero i paradiso quando finalmente ha messo in bocca il mio cazzo. E' passato solo un minuto prima che sentissi quella familiare sensazione di formicolio. Marco ha emesso un rumore che indicava che sapeva che stavo per avere un orgasmo; leccava intorno alla cappella, la sola parola che posso usare per descriverlo è "GRANDIOSO!" Il mio respiro era affannoso e ho soffocato una risata. Era la sensazione più grande della mia vita! Lucio sedeva sul pavimento ai miei piedi, si stava accarezzando la verga ed il suo orgasmo era vicino. L'ho immaginato sdraiato a letto ogni notte a masturbarsi come ora. La sua mano pompava su e giù a velocità sorprendente, le sue labbra erano strette tra i denti, respirava a brevi scoppi e gli occhi erano chiusi. Ha gettato indietro la testa, ha spinto in avanti il torace, ha tirato indietro lo stomaco ed ha esalato un "ahhhhh!" La sua mano era tutta macchiata, lo sperma gocciolava giù dalla cappella, un fiotto gli aveva colpito la pancia, altri scendevano lungo l'asta e sulla sua mano; c'è stato un rumore di spruzzo quando lo sperma è uscito come una schiuma bianca spumeggiante. E' crollato completamente esausto. Io ho deciso di ripagare Marco che, come se sapesse quello che stavo per fare, si è sdraiato sul letto di Lucio e ha aperto le gambe. Mi sono messo il cazzo di Marco in bocca e l'ho leccato tutto intorno come Lucio aveva fatto con me. Il suo cazzo vibrava ogni volta che leccavo la parte inferiore della cappella. Ha vibrato molte volte, poi ha vibrato ancora ma non si è rilassato; sentivo i muscoli del suo stomaco contrarsi, il suo uccello era sempre teso e la testa sembrava gonfiarsi. Poi ha espirato dopo aver trattenuto a lungo il fiato, tutti muscoli si sono rilassati, ho capito che era arrivato. Lentamente ci siamo rivestiti (Sì, questa volta ho messo le mutande nella maniera giusta.) Quella notte a letto mi sono masturbato di nuovo più volte finché non sono caduto addormentato. Qualche tempo dopo Marco mi ha detto che lui e Lucio andavano di tanto in tanto al fiume a farsi delle seghe, ma quel giorno erano così eccitati che mi hanno incluso nei loro giochi, ero ben contento che l'avessero fatto! Lucio è andato ad abitare in una cittadina vicina ed ultimamente è rimasto fuori dal giro, ma Marco ed io abbiamo ripetuto quel giorno al fiume, ed anche più volte! E con ciò ho finito...aspettate...c'è qualcosa d'altro! Quando ho scoperto di aver messo le mutande al contrario, ho anche visto che c'era rimasta su una parte dell'iscrizione del cartone su cui mi ero seduto. Sul davanti, chiaramente visibile a Marco e Lucio, c'erano le lettere GATO, quel soprannome mi è rimasto e solo i miei amici più intimi ne sanno l'origine. Per me è un soprannome speciale!


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