Da tempo mi chiedevo come mai mio padre avesse fissato una serratura all'ultimo cassetto del suo comodino. Sapevo che i documenti importanti li teneva in ufficio e non era certo quello un modo intelligente per nascondere oggetti di valore : sarebbe stato il primo posto dove un eventuale ladro avrebbe guardato, e per di più la serratura era estremamente facile da scassinare. Era evidente che la chiusura a chiave serviva per tenere lontana la curiosità mia e di mio fratello, ed ero quindi certo che contenesse materiale pornografico. Fin da bambino ho sempre amato curiosare fra le sue cose, masturbarmi con i giornali pornografici che teneva malamente nascosti dentro il suo armadio, ma intorno ai quindici anni (adesso ne ho 21, mio fratello tre di più e mio padre 44) smisi di trovarne e cominciai a darmi da fare da solo. Scoprii precocemente la mia omosessualità, e dal momento che, modestamente, sono davvero un bel ragazzo, non ho mai avuto problemi nel trovare... compagnia. Ma devo ammettere che l'idea di fare sesso con mio padre è stata da sempre al centro delle mie fantasie masturbatorie. Lui è un uomo - manco a dirlo - bellissimo, mia madre ironicamente dice spesso di averlo sposato perché somigliava terribilmente al suo idolo del grande schermo, Jul Brinner, con la differenza che papà ha una meravigliosa criniera castana e due baffoni brizzolati. Fortunatamente per me, la sera ha l'abitudine di girare per casa indossando solo una canotta e un paio di mutande, e d'estate talvolta nemmeno queste, e se mi si para davanti faccio sempre una gran fatica a staccare lo sguardo da quel meraviglioso cazzone scuro e venoso che gli penzola sopra due palle turgide e rosse come il fuoco. Ho sempre avuto il complesso del cazzo piccolo, pur arrivando a 18 onorevolissimi centimetri, perché lui e mio fratello maggiore hanno certe sventole fra le gambe... Inutile dire che quando papà si fa la doccia io sono sempre seduto sul cesso con un non meglio definito mal di pancia ad adorare il suo petto pelosissimo e le sue gambe da ex-calciatore. Più di una volta ho avuto l'impressione che a lui piacesse farsi guardare, soprattutto quando si asciuga i capelli e si passa l'asciugamano sulla faccia per lunghissimi istanti, nei quali sembra dirmi "guardami pure il cazzo che non ti vedo"... quasi sempre, appena esce, mi chiudo in bagno e mi guardo allo specchio, col cazzo durissimo, sognando di poter vedere un giorno quello di mio padre in erezione, e normalmente mi eccito a tal punto che bastano pochi movimenti della mano perché io venga a fiotti nel lavandino. Una mattina, erano i primi di luglio, tutta la famiglia fu "precettata" per una gita in barca a vela e nonostante io odiassi a morte quella barca e quel lago, dovetti unirmi alla comitiva. Dopo poche ore di veleggio avevo gia vomitato colazione e cena del giorno prima, e quindi costrinsi i miei a mollarmi al porticciolo, dicendo che li avrei aspettati nella rimessa. Giunto alla cabina di mio padre, mi distesi all'ombra qualche minuto per riprendere fiato, dopodichè entrai a prendere una lattina di coca-cola nel piccolo frigo portatile di mia madre. Mentre lo aprivo, mi cadde l'occhio sopra la mensola della finestrella che dava sul lago : c'era un grosso mazzo di chiavi. Improvvisamente mi tornò in mente il cassetto chiuso del comodino, ebbi un brivido. Sicuramente doveva esserci anche quella chiave fra le altre ! Appena lo afferrai, mi sentii dinnuovo rimescolare lo stomaco, questa volta per una violenta eccitazione. Esaminai le chiavi, e solo una era proprio delle dimensioni tipiche di una piccola serratura : l'avevo trovata ! Ma come potevo sfruttare al meglio quell'occasione ? Di certo non potevo tornare a casa subito, non avevo tempo a sufficienza. Fui preso nello stesso momento da sconforto e da una enorme erezione, come non ne avevo mai avute. Poi, l'idea : fare un duplicato della chiave! Mi precipitai dal ferramenta che era proprio accanto al porticciolo e tremando gli porsi la chiave che supponevo aprisse il misterioso cassetto. Passò un paio di settimane, poi l'occasione buona arrivò. Papà e mamma se ne andavano per il fine settimana a trovare degli amici, mentre il fratellone sarebbe andato a trovare la fidanzata in montagna : la casa sarebbe stata tutta per me ! Non appena anche Guido (mio fratello) fu fuori dalla porta, mi tuffai sul comodino, col cazzo che gia premeva contro i pantaloni. "Si apre !" escamai col cuore in gola. Aprii lentamente il cassetto fino a metà con le mani che tremavano come foglie... BINGO ! c'erano riviste porno, preservativi e... due videocassette senza custodia, che attirarono immediatamente la mia attenzione. Sulle etichette c'erano nomi scritti a penna... cristo, forse... video amatoriali? (1-continua).