Parte 2 Presi le videocassette che avevo trovato nel cassetto chiuso di mio padre e, con una agitazione senza pari, fui in un attimo in salotto, dove accesi con nervosismo televisore e videoregistratore... inserii la prima cassetta, e il tempo che intercorse fra l'aver schiacciato play e le prime immagini mi sembrò infinito... mi mancò il respiro : c'era mia madre, completamente nuda, che si strusciava a Renzo, proprio l'amico di famiglia che erano andati a trovare questo fine settimana ! Ebbi una reazione di forte disgusto, quindi fermai il videoregistratore. Quella troia! Ma com'era possibile che... Mentre ero tutto avvolto da considerazioni moralistiche, mi accorsi di avere in corso un'erezione paurosa, la cappella sembrava dovermi scoppiare da un momento all'altro e arrivava a toccarmi la pancia, dove mi aveva bagnato di liquido preseminale. Nel giro di pochi minuti ritrovai il coraggio e la curiosità di andare avanti col nastro, mentre cominciavo a masturbarmi lentamente, quasi senza rendermene conto. Le immagini mostravano la camera da letto della casa di Renzo e Gianna, e mia madre sul letto che ancheggiando come una vacca in calore sbottonava la patta a quel maiale, e fuori campo la voce di... mio padre ! ma certo, doveva essere lui l'operatore ! diosanto, che maiali !ero sul punto di venire, quando mi imposi di smettere la sega. Volevo vedere dove sarebbero arrivati questi tre depravati quarantenni. Renzo cominciò a fottersi mia madre, e dietro mio padre ad incitarlo "fottila questa troia ! fottila ! ti piace scopare mia moglie, vero ?". L'inquadratura ebbe un sussulto (ed io con lei !) : evidentemente la telecamera doveva essere stata appoggiata sopra una superficie, perché subito dopo le immagini ritornarono stabili e... comparve mio padre ! Non riuscii a trattenermi : pur senza averlo sfiorato, il mio cazzo cominciò a schizzare fiotti densissimi di sperma, in una quantità che non avevo mai visto uscire dal mio uccello : mio padre era salito ginocchioni sul letto, col suo cazzo duro e grosso come nemmeno potevo immaginare che fosse. Ero in trance... il mio cazzo continuava ad avere spasmi a vuoto, in un orgasmo infinito, mentre il mio caro babbo metteva il suo uccello alla mercè della bocca avida di mia madre e... non ci potevo credere, anche di Renzo ! "Su Renzino, succhiami il pisellone !" continuava a ripetere mio padre... si, lui il cazzo lo ha sempre chiamato "pisello", e vederglielo nominare in quel contesto mi mandava in estasi più di quanto già non lo fossi... a quel punto mia madre fece cenno di volersi scansare, e si portò dietro alla telecamera, la prese in mano e disse "su ragazzi, adesso fate quei giochetti che mi piacciono tanto !" Sentire la voce che mi cantava la ninna nanna proferire certe oscenità mi procurava un eccitazione assurda, indescrivibile : temevo di svenire da un momento all'altro. E il mio cazzo, che cominciava a riprendere fiato dopo l'orgasmo più bello della mia vita, tornò più duro di prima alla vista di mio padre che si faceva spompinare dal suo migliore amico ! Ad ogni inquadratura sbalordivo sempre più : a quel punto mio padre prese in mano il bellissimo cazzo di Renzo (che era un tipo niente male, pizzetto, rasato, anche lui sulla quarantina, qualche chilo di troppo...) e cominciò a masturbarlo in maniera frenetica, e fui dinnuovo sul punto di venire una seconda volta quando... se lo prese in bocca ! I due si spompinavano come se non ci fosse niente al mondo di più bello, e mia madre li insultava scherzosamente "guarda che finocchi ! guarda che frocetti !", e se da un lato mio padre accennò un sorriso sotto i baffi, non sembrava avere la minima intenzione di smettere di succhiare l'amico. Fu Renzo che, esausto, si staccò da quella cosa enorme che mio padre aveva fra le gambe dicendo "Basta Sandro, adesso fammi il culo !", e mio padre, con uno scatto velocissimo, si mise in posizione adeguata per inculare Renzo. Mia madre, da dietro alla telecamera, prese a mugolare di piacere, dicendo "Dai, faglielo sentire anche a lui... dai", e papà : "adesso gli spacco il culo, a questa troietta... ti piace il mio uccellone, vero Renzo ? adesso ti scopo come una puttana"... a queste parole, e in un certo senso immedesimandomi in Renzo, ebbi il secondo, violentissimo orgasmo, anche questo incontrollato. Davanti a me il pavimento era ormai un lago di sborra, e mi dovetti sedere in poltrona per vedere il finale, tanto mi mancavano le forze. "Dai Sandro, spaccami per bene" ripeteva in maniera ossessiva Renzo, a gambe all'aria sotto mio padre, e mentre mia madre faceva fantastiche panoramiche e zoommate sui due maschi, disse "fottimi adesso che tua moglie ci guarda... visto Luisa ? adesso sono io la sua troia... è me che scopa...mmmmh...". "Senti com'è eccitato, il frociolone qui sotto", ansimò mio padre, tra un gemito di piacere e l'altro, "adesso gli sborro anche in culo, così lo facciamo contento... la vuoi la sborra nel culetto, vero puttanella ?" "No, sborrami addosso, ti prego" rispose Renzo "Voglio vederti mentre mi vieni addosso !" "Si, dai, fagliela sulla pancia pelosa a questo frocione", intervenne mia madre. Senza dire più niente, e gettando un urlo animalesco mio padre usci dal culo di Renzo col suo cazzo immenso che - mi sembrava impossibile - era ancora più turgido e grosso di prima, e allagò con spruzzi lunghissimi e densi tutto il petto di Renzo, che lo seguì a ruota schizzando anche lui così lontano da colpirsi in faccia. A questo punto la registrazione si interrompeva bruscamente e lasciava spazio a un ordinario filmetto porno etero (che altro effetto poteva mai farmi, dopo quello che avevo visto !), quindi decisi di riavvolgere il nastro e di andare in cucina a bere un'aranciata e a mangiare qualcosa per riprendermi dalla spossatezza e dalle forti emozioni. Quando tornai, mi ricordai della seconda videocassetta e ne lessi l'etichetta : ebbi un tuffo al cuore. C'era scritto "Guidino", il nome di mio fratello ! vuoi vedere che... (2-continua)