Gay Erotic Stories

L'inspiegabile voglia di nuove esperienze, mi ha spinto negli ultimi tempi ad accostarmi ad un mondo a me sconosciuto, e devo sinceramente ammettere, anche indifferente! Questa voglia mi ha spinto a pensare, desiderare, cose che non avrei mai immaginato di fare. I sogni, sono stati loro ad aprire la strada! Ma se alla fine mi sono deciso, se alla fine ho esagerato e sono sprofondato in questo abisso di perdizione, di colpa e di piacere, lo devo anche agli "amici" della chat, alla quale avevo più volte chiesto soccorso, ma questi niente, sopraffatti dalla ricerca del loro esclusivo piacere, non mi hanno capito! Non si può pretendere, che uno che è sempre stato eterosessuale, si lanci così nella mischia, senza capire, senza essere capito, così brutalmente. Ed allora come accade talvolta, per esorcizzare la paura si va oltre essa, e la situazione che temevamo viene addirittura scavalcata, per andare oltre. Ed è così che, per paura dei corteggiatori troppo decisi e pronti a tutto della chat, ho deciso di andare in quel luogo! Non avrei mai creduto che fosse una emozione così spaventosa, già solo nell'avvicinarmi, nella luce del mattino, a quel cinema a luci rosse il mio cuore scoppiava, poi quella strana biglietteria. Ero però deciso, pensavo, che possono farmi? Ho scostato quella tenda sudicia, dentro si proiettava un porno etero, poche persone "guardavano" il film, a passi lenti mi sono avvicinato ad un posto nelle ultime file, non credevo a ciò che stavo facendo, una voce mi diceva, lascia perdere, non sono queste la emozioni che stai cercando, ma io no, mi sono seduto! Ora ero lì, in quel cinema sudicio, davanti a quel film piuttosto scadente, nel cinema c'erano solo uomini, la sala era buia, lì scorgevo a fatica, ma proprio mentre rincorrevo questi pensieri, un ombra si è accostata al mio fianco, leggera e silenziosa, non ho guardato, ero irrigidito. Un uomo di circa trent'anni si era seduto con aria indifferente vicino a me, si era seduto e guardava il film. Dopo lo sconcerto iniziale, mi sono calmato un po’, ho finto tranquillità! Ma questi, dopo poco ha cominciato a carezzarsi tra le gambe, io volevo andare via, ma una forza sconosciuta mi teneva fermo alla poltroncina, ad un tratto lui con grande naturalezza a aperto la cerniera dei calzoni, ed ha estratto il suo membro, non riuscivo a staccare gli occhi da quella scena, guardavo la sua mano mentre si accarezzava, ma l'altra sua mano ha afferrato la mia che era poggiata sul bracciolo, mi ha messo quel coso bollente tra le mani, non ancora duro, ma palpitante, non ho fatto però in tempo a rendermi conto di quanto stessi facendo, che di nuovo la sua mano, si è mossa, ma questa volta per afferrarmi dietro la nuca, con decisione, ma senza violenza, se avessi voluto avrei potuto sottrarmi, ed invece, come se non avessi fatto altro per tutta la vita, ho abbassato il capo, mi sono avvicinato a quell'organo, a quell'abisso! Un odore di pelle e un forte calore investivano il mio viso, mentre la mia bocca accoglieva quel membro bollente, che, ancora morbido, immediatamente diveniva una pietra. Mai avrei creduto di fare una cosa del genere, eppure la stavo facendo, avevo la bocca piena di quel piacere. Un membro caldo infilato nella bocca, il cuore che batteva all'impazzata, il senso di colpa, la perdizione, il piacere, ad un certo punto sento un fremito, la mano mi spinge forte, ma con un colpo mi sottraggo alla presa, se lasciavo fare a quello stronzo mi veniva in bocca, invece l' ho lasciato nel pieno dell'orgasmo, indifeso e solo, e sono uscito, senza troppe storie, senza troppo scompormi. Tra le gambe, ora era il mio membro che chiedeva giustizia! Grazie amici della chat, la vostra incomprensione, mi ha spinto verso l'abisso, grazie! Due to international translation technology this story may contain spelling or grammatical errors. To the best of our knowledge it meets our guidelines. If there are any concerns please e-mail us at: CustomerService@MenontheNet