Gay Erotic Stories

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A Qualche Isolato da Qua.

by MOX


Fà troppo caldo oggi e questo condizionatore del cavolo non funziona nemmeno, e dire che è solo giugno. Ho la schiena completamente appiccicata al sedile dell'auto non ho voglia di fare nulla, sono fermo al semaforo dell’hotel Mercury, qui sulla tangenziale che circonda la città che oggi, non sò come, mi sembra terribilmente deserta. E' lunedì mi dico, ci dovrebbe essere gente in giro o forse sono tutti morti per il troppo caldo, cavolo saranno più di trentacinque gradi. Squilla il cellulare, prima di rispondere controllo l'abbronzatura sullo specchietto retrovisore, non male, magari dopo farò un altro solarium. Pronto -Dove sei? Mi chiede Luca con la voce decisamente assonnata. -In giro. Gli dico, non gli ricordo che sono le quattro del pomeriggio, e lui probabilmente si è appena alzato. -In giro dove? -Stò andando in palestra. Tu che fai? gli chiedo. -Non sò mi sono appena svegliato. -Notte brava? -Già, e stamattina avevo lezione all'università. -Bhè una bella scopata vale di più di una lezione all'università -Immagino di si. mi dice in modo poco convinto. -Perché non vieni da me?-insiste- Ci beviamo un caffè ascoltiamo un po’ di musica, non sò qualcosa… -Scusami ma ho un sacco di cose da fare, magari un’altra volta. -Già magari. e riattacca. Mi guardo di nuovo allo specchietto retrovisore, sorrido, sono soddisfatto del bianco dei miei denti; penso a Luca ,alla sera che l'ho conosciuto, al sorriso che mi ha regalato quanto si è accorto che lo avevo notato vicino alla pista della discoteca. Carino si ma non so non mi ha mai preso più di tanto, troppo ordinario forse, è da allora che mi fa il filo ma puntualmente fingo di non accorgermene. Parcheggio davanti alla palestra, vicino all'ingresso sento già quell' odore dolciastro ed un po’ metalicco che proviene sempre dagli spogliatoi; mi viene da ridere se penso a quanto lo trovavo eccitante le prime volte che venivo qui, da non credere. Mi accorgo da subito che anche la palestra è quasi deserta, già allenarsi con questo caldo è proprio da pazzi; bhè mi dico speriamo che ci sia almeno quel ragazzo che ho notato un paio di volte, Marco credo si chiami. E’ perfetto, biondo, occhi azzurri, abbronzato, un fisico scolpito e proporzionato, insomma il ragazzo che ho sempre sognato. Mi cambio velocemente per quanto cerchi di negarlo sono impaziente di vedere se c'è; sono veramente stupido sicuramente sarà etero, probabilmente avrà la ragazza, tra poco si sposerà eccetera eccetera la solita storia insomma. Appena entro in sala lo noto subito alla pectoral machine ha la maglietta sudata e i lineamenti del volto deformati dallo sforzo, non posso evitare di guardarlo. Termina la serie e si volta verso di me, per un attimo ho come l'impressione che mi stia sorridendo, abbasso lo sguardo, oggi devo allenare le gambe, non ne ho molta voglia, mi siedo sulla panca per gli esercizi di leg estension e cerco di concentrarmi. Faccio un paio di serie ma non riesco proprio a lavorare, cerco di guardarlo senza farmi notare ma vedere i suoi muscoli tesi ed il suo corpo sudato mi procura un’erezione che non riesco a nascondere con questi short aderenti. Torno negli spogliatoi deciso ad andarmene in fretta, mi tolgo tutto e vado nelle docce, non lo so mi sento troppo nervoso oggi, apro l’acqua fredda e vado sotto , devo trattenere il respiro è veramente gelida. Quando il mio corpo si abitua alla temperatura riesco finalmente a riaprire gli occhi e per un attimo mi sento mancare lui è lì davanti me completamente nudo, mi guarda negli occhi , ho come l’impressione che questo momento stia durando ore, poi finalmente mi sorride e si avvicina. Mi abbraccia e i nostri corpi tesi e bagnati si sfiorano si sfregano con un succedersi di brividi, mi bacia il collo poi lo sento salire sento che la sua bocca cerca la mia, mi apre le labbra con la lingua e ci baciamo ansimando. Siamo entrambe molto eccitati i nostri cazzi duri si sfregano, mi appoggia le mani sulle spalle e mi spinge verso il basso, mi inginocchio gli lecco la cappella, voglio sentire il suo sapore, mi prende la testa e mi spinge il viso contro qul suo grosso uccello , apro la bocca e me lo spinge fino in gola regolando la velocità dei miei movimenti sulla sua canna turgida. Lo faccio voltare e con le mani gli apro le natiche sode e bianche rispetto al resto del corpo abbronzato, e sprofondo con la lingua in quel torbido antro di piacere, cerco di spingere la lingua in profondità lo lecco con avidità, lo sento gemere. Riprendo a succhiargli l’uccello e sento i fremiti di piacere che lo attraversano , mi fa alzare e si inginocchia lui davanti a me, con la sua lingua ruvida gioca con le mie palle ,mi afferra il cazzo e lo vedo bere le gocce che mi bagnano la cappella, finalmente me lo prende in bocca ed io cerco di spingerlo più a fondo che posso, mi spompina per almeno un quarto d’ora mentre gemo dal piacere continuo a gustare il sapore del suo uccello e del suo sfintere che mi si mescolano nella bocca. Si rialza e cerchiamo di venire contemporaneamente masturbandoci a vicenda avvinghiati fino a quando i fiotti caldi di sperma si mescolano sui nostri corpi tesi dal piacere. Il suono stridulo di un clacson mi fa trasalire, riapro gli occhi, guardo un attimo nello specchietto retrovisore e poi il semaforo, è verde. Ho un’erezione violenta che mi spinge contro la patta dei jeans. Arrivo davanti alla palestra, mi chiedo se lui è dentro, poi vedo la sua macchina parcheggiata poco più avanti, rimango un attimo immobile e rimetto in moto, infondo Luca stà solo a qualche isolato da qui. Keep in touch! Tube@lycosmail.com

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A Qualche Isolato da Qua.

Fà troppo caldo oggi e questo condizionatore del cavolo non funziona nemmeno, e dire che è solo giugno. Ho la schiena completamente appiccicata al sedile dell'auto non ho voglia di fare nulla, sono fermo al semaforo dell’hotel Mercury, qui sulla tangenziale che circonda la città che oggi, non sò come, mi sembra terribilmente deserta. E' lunedì mi dico, ci dovrebbe essere gente

Compagni Di Corso

Mi chiedo cosa ho da perdere, probabilmente nulla o forse tutto, ma in fondo non è che faccia molta differenza, se gli dicessi che sono gay sicuramente non ne non ne sarebbe poi così sconvolto, ma il problema è che mi piace , mi piace da impazzire. Amo quei suoi occhi scuri e profondi, quei suoi capelli castani sempre cortissimi, il suo sorriso virile ma dolce, le sue mani ,come

La Piscina

Premessa Ho letto molte storie a sfondo sessuale, provando anche molta eccitazione.Ma non mi piacciono molto quelle volgari che vanno subito al sodo con parolacce gratuite e cose del genere.Perciò se cercate una storia del genere selezionatene un'altra. A me piace eccitarmi piano piano,per poi arrivare ad eccitarmi anche io come tutti ma immaginando più che scoprendo.Se anche voi

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Web-01: vampire_2.0.3.07
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