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Affari di Famiglia

by Merlino


COMUNICAZIONE PER LA REDAZIONE: Ho visto che la storia che vi ho mandato è stata già pubblicata cambiando le età dei protagonoisti. Credo di capire perché è stato fatto, ma non è possibile attribuire 18 anni a samuele, che è sempre descritto come un ragazzino (culetto liscio, fratellino, ecc.). Propongo, come soluzione, di spostare a 19 anni l'età del narratore (come avete fatto), senza dichiarare esplicitamente l'età di Sam. Ognuno si immagini quello che vuole e, se ci tiene, lo pensi di 18 anni. Ma non è per questo che scrivo. In realtà, nella trasposizione del raccontino, sono saltate tutte (eccetto la prima) frasi di dialogo. Quelle racchiuse tra per intendersi. Non ci sono più le battute di Sam quando si sveglia, nè quello che dice in seguito, non c'è la frase che dice Luigi entrando nella stanza, e così via. Chi legge non ci capisce nulla, garantito. Credo che dovreste ritirare il racconto e inserirlo di nuovo. Allego di nuovo il testo con le ultime correzioni. Ciao, Merlino Ho compiuto da poco 19 anni e, proprio il giorno del mio compleanno, Ho avuto modo di apprezzare i miei fratelli come non avevo mai fatto prima. Samuele, Sam per gli amici, è il mio fratellino più piccolo. Ha solo 18 anni ed è una vera pizza. E' sempre a frugare tra la mia roba, mi ruba il pallone ... insomma fa di tutto per mantenere vivo il disprezzo che noi fratelli più grandi, da sempre, nutriamo per i più piccoli. Luigi è l'altro fratello, lui ha 30 anni e fa di tutto per farcelo pesare. E' prepotente e stupido e, nonostante la sua stupidità, si crede un essere superiore. Guai a toccargli la sua roba o a entrare nella sua camera! Una volta mi ha sorpreso alla tastiera del suo computer e per poco non mi staccava la testa a suon di sberle, l'idiota. Ma vi dicevo del giorno del mio compleanno. Era sera e avevamo già cenato: sapete, la torta, le candeline, qualche regalino (pochi) e compagnia bella. Volevo andare a letto e quella pulce di Sam non si decideva a uscire dal bagno. Ho messo un occhio al buco della serratura e .... wohw! ho intravisto un culetto liscio e roseo e il fratellino che cercava di inserirsi nel buchetto il manico di una spazzola per capelli. Non ci riusciva e, allora, si ungeva un dito con la brillantina e cominciava a stantuffarsi con il suo ditino. Sono rimasto meravigliato e ho sentito dentro di me nascere un grande interesse per quello che vedevo. Respiravo piano e stavo con gli occhi sgranati attento a non perdermi una mossa del piccolo Sam. Il mio cazzo era diventato durissimo e premeva sulla stoffa dei pantaloni. Ho cercato di calmarlo dandogli una lisciatina, ma non potevo tirarlo fuori per una bella sega, come avrei voluto, lì nel corridoio, dove chiunque poteva sorprendermi. Va be' che anche se mi avessero visto così, mentre sbirciavo dal buco della serratura .... Intanto Sam era riuscito a mettersi in culo due dita, che stantuffava a più non posso mentre la sua faccina, che aveva assunto un'aria estatica, si colorava di un rosa intenso. Aveva un cazzetto niente male, che si smanettava con entusiasmo con la sinistra, mentre la destra era occupata nell'altro servizio. A un tratto ha ripreso la spazzola e, piano piano, ha iniziato a penetrarsi Con quella. Questa volta ce l'ha fatta e ha preso a mandarla sù e giù mentre la sinistra sfregava con energia un cazzo che pareva pronto ad esplodere. Infatti, dopo poco dalla sua cappella violacea ha eruttato un potente getto di sperma che è andato a spalmarsi sullo specchio. Sam si inarcava e gemeva, mentre fiotti di sborra gli uscivano dal cazzo che non avevo mai visto così turgido. Alla fine ha portato tutte e due le mani al cazzo, mentre la spazzola gli restava ficcata in culo. Io non ho resistito e, maledizione, sono venuto nelle mutande impiastricciandomi tutto. Allora, dispettoso, ho bussato forte alla porta gridando . Dopo un po' il fratellino, con la sua faccetta angelica, ha aperto la porta facendo l'offeso e, senza una parola, è uscito. Quella sera, nel mio lettino accanto a quello di Sam, non riuscivo A dormire. Lo sentivo respirare e, nella penombra, vedevo la sua Sagoma avvolta dal lenzuolo ed il biondo dei suoi capelli arruffati. Mi rigiravo senza posa, con davanti agli occhi un'immagine del mio fratellino Meno innocente e serena di quella che potevo vedere nell'altro letto. Non riuscivo dimenticare Sam che si masturbava a due mani, con una spazzola Ciondolante dal culo e l'espressione che aveva mentre schizzava getti di sborra Fin sullo specchio. Il mio cazzo era duro da morire e non potei far altro che alzarmi silenzioso, portarmi dal lato del letto di Sam a cui lui dava le spalle (dormiva su un fianco) ed infilarmi quatto quatto sotto il lenzuolo. Ora sentivo il calore del suo corpo e il suo odore. Ero sempre più eccitato e cercai di abbassargli i pantaloni del pigiama senza svegliarlo. Ora potevo carezzare il suo culetto e feci passare un dito nella fessura tra le chiappe, ritirandolo umido e profumato. Portai il dito al naso, odorandolo e poi lo misi ingordamente in bocca. Non ne potevo più e avvicinai il mio cazzo durissimo al buchetto del fratellino, ma ..... disse Sam rigirandosi all'improvviso. E ora? Ero fregato! Sarei stato la vittima di Sam per i secoli a venire. Mi avrebbe ricattato per tutta la vita, con la minaccia di raccontare tutto a nostro padre. Nostro Padre! Ma Sam aveva allungato una mano e mi aveva preso in mano il cazzo. Io continuavo a tacere, imbarazzatissimo. . Sentito l'angioletto? Non persi tempo a rispondergli, ma lo spinsi giù e cercai di infilarlo. si lamentò Sam. , replicai. . Ma cercai di essere meno impetuoso. L'esercizio fatto precedentemente da Sam con la spazzola deve avermi aiutato, perché ruscii ad entrare senza grosse difficoltà e presi a muovermi deliziato. "Si lascerà abbracciare?" pensavo. E gli passai le mani attorno, carezzandolo. "Si lascerà baciare?" pensavo. E lo baciavo sul collo, sulle spalle, sugli orecchi. Sam lasciava fare. Anzi, spingeva il corpo verso di me per sentirmi meglio e, a un certo punto, volse la testa ed io poggiai le labbra sulle sue. Feci scivolare una mano lungo il suo corpo e gli afferrai il cazzo cominciando a masturbarlo. Ben presto venni, non riuscendo più a trattenermi e gli riempii il retto con numerosi schizzi. Quasi contemporaneamente, venne anche lui, sbrodolandomi la mano con il suo sperma. Giacemmo per un po', rilassati, uno sull'altro, con i corpi nudi e sudati che continuavano a godere del reciproco contatto. disse Sam e ridacchiò soddisfatto. Io avrei anche ricominciato, sentivo il cazzo che stava di nuovo ridestandosi ma, d'un tratto, la porta si spalancò e si accese la luce in mezzo alla stanza. disse Luigi, il nostro odiato fratello più grande. Io balzai in piedi di scatto, ma mi resi conto che con la mia nudità, il cazzo mezzo in tiro e ancora sgocciolante, non facevo che aggravare la situazione. Sam, poi, ancora adagiato col culo all'aria era il corpo del reato , continuò, mentre io non riuscivo ancora a spiccicar verbo. Poi, Luigi si volse a chiudere la porta e prese a slacciarsi i pantaloni che caddero a terra. Non potevo credere ai miei occhi (né agli altri sensi, se è per questo). Anche lui voleva essere della partita. Aveva due belle gambe muscolose, che altre volte avevo sbirciato, ma i fatto sensazionale eranole sue palle. Aveva anche un bel cazzo, ancora a riposo se pure piuttosto consistente, ma i suoi testicoli erano davvero eccezionali. Pendevano elegantemente tra ciuffi sbarazzini di lunghi peli; belli, mollemente rotondi e molto, molto più grossi dei miei. Luigi mi fece cenno di avvicinarmi: . Non chiedevo di meglio. Mi inginocchiai volenteroso e presi a piluccare quelle palle così attraenti. Avevano un buon sapore e l'odore, poi! Era l'odore dell'antro tenebroso sepolto nella foresta pluviale, il luogo da cui ebbe origine la vita, la caverna dalle muffe risanatrici e dai muschi vitali! Mi sentivo lirico mentre leccavo le palle del mio fratello grande e ci davo dentro cercando di ingoiarne una. . Mi beccai uno scappellotto. Non lì, lecca questo. Volsi lo sguardo verso l'alto e mi accorsi che ero sovrastato da un bellissimo cazzo tutto venoso e già scappellato. Dovevo abbandonare la sfera che stavo tentando di ingoiare? Ma Sam mi tolse dal dubbio. Si era avvicinato e ora esigeva la sua parte. Anzi, senza farsi tanto pregare, già stava roteando la lingua attorno a quella cappella violacea. Lo ringraziai mentalmente e continuai nella mia opera. Ero anche occupato a carezzare le belle gambe di mio fratello e ne saggiavo i muscoli ammirato. Luigi se ne stava in silenzio, ora, a gambe leggermente divaricate, a occhi socchiusi, mentre io e Sam ci davamo da fare. Sembrava piacergli e teneva una mano su ciascuna delle nostre teste. Un Leggero gemito gli usciva dalla bocca . Io, finalmente, ero riuscito a ingoiargli un testicolo e ora, a bocca piena, feci scivolare una delle mie mani, da sotto, fino in mezzo alle chiappe di Luigi e cominciai a scavare con un dito. Sentii le gambe di Luigi irrigidirsi e decisi che non volevo rischiare. Tolsi la mano, lasciai perdere il testicolo e pretesi un po' di spazio sul cazzo. Io e Sam, ormai amiconi, ci dividevamo il magnifico pezzo di carne incrociando, di tanto in tanto, le nostre lingue guizzanti in un bacetto tra noi. Ce la mettevamo tutta e il cazzo di Luigi era sempre più teso e arrossato. Ormai doveva mancare poco all'esplosione finale. Sam abbandonò il suo posto e passò dietro a Luigi. Che stava facendo la piccola peste? Pensate un po', lo svergognato stava leccando il buco del culo del suo fratello grande! E non solo Luigi si guardò bene dal prenderlo a botte, ma lanciò un "Oooooh" ad alta voce, che ci fece rabbrividire e poi il suo cazzo cominciò a eruttare un fiume di sborra che mi cadeva sulla faccia e sul petto. Se volete sapere come continuò quella famosa serata, dovete chiedermelo E può darsi che vi accontenti. Per ora vi dirò solo che, da quella volta, Noi fratelli siamo sempre stati molto più uniti tra noi e più affettuosi e, a chi ci domandava che mai fosse successo per cambiarci così, rispondevamo in coro: "AFFARI DI FAMIGLIA". Se vuoi scrivermi: merlino88@hotmail.com

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Web-01: vampire_2.0.3.07
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