Gay Erotic Stories

MenOnTheNet.com

Biondo e Teocrito, Part 1

by Teleny


teleny2000@yahoo.com "Su Teo, è ora!" dissi tra me e me "ormai hai capito come funziona la rete; i siti li sai, la procedura per mettere un annuncio pure..." Ore 9.00 - ventiseienne, napoletano, ineffeminato, insospettabile cerca amici, possibilmente in zona ma se per caso siete lontani può cmq iniziare un'amicizia a distanza. Ore 21.00 - connetti - composizione - verifica nome utente e password - invia e ricevi Tre lettere! Caspita, più veloce di quello che ci si potesse aspettare... Allora partiamo! 1. ho 26 anni, 179 cm 83 kg, sono castano. Sono della provincia di Napoli. Teniamoci in contatto. 2. Sono Claudio di Pistoia, ho 29 anni, alto1,70 per 64, castano, occhi azzurro-verdi, fisico atletico. Nel tempo libero pratico pesistica olimpionica. Mi interessano ragazzi non effeminati e comunque fisicamente ok. Anche un minimo di carattere è necessario. Puoi scrivermi o teleforarmi per avere un contatto più diretto e non "virtuale". A presto Claudio 3. Ciao! Sono Biondo, di Milano, ho 27 anni, lavoro come programmatore ma la mia vocazione è fare il musicista: ho studiato pianoforte per molti anni e per divertimento compongo anche musica. In quanto musicista non posso che adorare Napoli e il golfo, posti stupendi che ho avuto modo di vedere purtroppo per poco tempo! Spero di riuscire a fare un giretto da quelle parti, appena ho un po' di "pecunia" e trovo il tempo! Spero di avere tue notizie presto! un abbraccio Biondo Il primo è troppo succinto, il secondo è troppo montato, il terzo mi sa che è quello buono: conciso, ma non stitico, l'uso di pecunia denota una certa vivacità... mi piace... vada per Biondo. La cosa iniziò a prendermi, il ritmo della nostra corrispondenza aumentava sensibilmente; sentir dire cose che avevano vagolato per anni nela mia testa senza poter essere condivise con nessuno mi entusiasmava a dismisura. Sentivo finalmente il mio bisogno di essere compreso soddisfatto senza riserve, la comprensione era totale. Più leggevo le sue lettere e più mi accorgevo di quanto fosse diverso per certi versi da me, aveva maturato una consapevolezza di se stesso dovuta alla vita travagliata che aveva fatto ma, in fin dei conti, sembrava aderire perfettamente al mio modo di pensare, alla mia maturità interiore, sebbene l'unico travaglio a cui avessi partecipato era stato quello di mia madrea quando mi dette alla luce. C'era forta una comunanza di spirito, la capacità e la voglia di sondare senza inibizioni il nostro animo. Eravamo curiosi di scrutare ogni piega dei nostri sentimenti e dei nostri pensieri senza la paura che la porta che andavamo ad aprire potesse rivelare il mostro più orribile di questo mondo; nulla ci spaventava di più se non il fatto che la porta restasse chiusa. Dopo qualche giorno mi dette il suo numero di casa; lo chiamai, giusto per sentirne la voce (Milano era così lontana che anche il benchè minimo sospetto che la telefonata fosse per un appuntamento si fugava da sè. Non terminò nemmeno il primo squillo che già rispose; mi colpì la sua pacatezza e la sua erre moscia, la cadenza dialettale pressochè inesistente. Me ne stavo già innamorando, ma, cazzo, era così lontano... Il periodo di licenza (ah... si... perchè non v'ho detto che stavo facendo il militare...), certo contribuì ad intensificare la nostra corrispondenza; scrivevamo tantissimo (le lettere le chiamavamo "papiri") e non passavano più d'un paio d'ore che arrivava la risposta. L'identità che ci legava era impressionante; a volte avevo l'impressione che in preda ad una crisi di megalomania fossi io stesso a scrivermi e rispondermi e che nella realtà Biondo non esistesse per davvero. I giorni trascorsero, la licenza finì; ripresi servizio ma, per fortuna, natale si avvicinò a grandi passì e la (mitica) ministeriale pure. La ebbi per capodanno e, come sempre, i miei andarono fuori lasciando casa libera. Io decisi di restare (la scusa era la stanchezza endemica che il militare porta) ma già covavo l'idea di invitare Biondo a passare l'ultimo dell'anno insieme. Glielo proposi, lui accettò senza batter ciglio. A dire il vero non so cosa pensassi veramente in quel momento, è strano ma è come se ora avessi rimosso tutto. Appena lo vidi scendere dal treno, alla stazione centrale, mi sembrò di sognare: Biondo s'era concretizzato davanti a me, non era più una mail, una .jpg sul terminale ma una persona in carne ed ossa (più carne che ossa, devo ammettere!). L'imbarazzo e l'entusiasmo era palpabile, tutta la confidenza e la complicità che avevamo raggiunto epistolarmente lasciava repentinamente il posto alla timidezza, che poi ci caratterizzava entrambi. Lo portai a fare una pizza e già sembravamo due fidanzatini, seduti uno di fronte all'altro al secondo piano di "pizza e contorni" a via medina, tra le frotte di turisti tedeschi scosciatissimi e le pizze fumanti che ci passavano sotto il naso... "Due margherite al filetto e due birre medie". Il suo unico commento fu: "ah, la pizza più buona l'ho mangiata a pinerolo... certo a napoli non la sanno fare!". Non una parola, non un gesto lasciava trasparire il nostro desiderio. Girammo la città senza meta, quasi cercando di tardare il momento in cui saremmo tornati a casaper ripiombare nell'imbarazzo, ma alla fine ci ritrovammo nel soggiorno tra le video cassette, i libri... lui al piano, io sul divano. Non sapevamo che dire... non sapevamo che fare eppure era chiaro ad entrambi che qualcosa doveva accadere altrimenti io non l'avrei invitato, lui non sarebbe venuto... Mi decisi e ruppi il ghiaccio: "E se io adesso ti bacissi, farei un a cosa tanto sbagliata?" Vidi il guizzo nei suoi occhi. Gli saltai praticamente addosso, il mio cazzo sembrava stesse per scoppiare tanto era duro. Nella testa un solo pensiero che si ripeteva ossessivamente:" sto stringendo Biondo tra le mie braccia!". Il suo odore mi saziava come mai nessuno aveva fatto prima, le sue labbra e la sua lingua avevano un sapore ed una consistenza che aumentavano ancora di più la mia eccitazione. Ad occhi chiusi mi godevo quel momento quasi riuscissi a farlo prolungare e non fargli avere termine; gli accarezzavo la nuca con la delicatezza ed il candore con cui una madre lo fa al figlio prediletto, frutto di tanta attesa e tribolazioni che poi lo ripagava di tutto nel modo più dolce e pieno: facendogli provare il calore dell'amore incondizionato, ma piano piano prese a scendere lungo il suo corpo, prima il torace, poi la pancia, lungo le cosce e più scendeva, più perdeva la sua innocenza e diventava inceve indagatrice, maliziosa, triviale; scrutava curiosa ogni parte. Entrò nei pantaloni incurante della resistenza dovuta alla cintura, oltrepasso i boxer, accarezzando il pube fino ad afferrare delicatamente il cazzo. Era piccolo di dimensioni, in semi-erezione ma poderoso, massiccio, come del resto era lui; è strano come il membro finisce spesso per essere quasi in miniatura com il suo proprietario, acquisendo anche pendenze strane, a destra o a sinistra quasi volesse indicare la preferenza politica o magari, burlescamente, farne il verso per l'andamento scoliotico. Biondo era tra le mie braccia. Ci spogliammo senza nemmeno accorgercene, quasi in preda ad un sogno; ci toccavamo con lo stesso entusiasmo e la stessa incredulità con cui Colombo toccò la sabbia di San Salvador. Fu bellissimo. Con lui passai il capodanno più bello della mia vita: avevo trovato la persona capace di comprendermi e di cui ero certo potevo arrivare a scrutare ogni pur piccolo pensiero, il cucciolo a cui dare protezione e la madre protettiva. Quando fu il momento di lasciarci piansi e fu la prima volta che lo facevo da uomo; fu un pianto che partì lento, soffocato e proruppe in singhiozzi inarrestabili, ma con la consapevolezza che l'abbandono fosse stato solo per poco tempo, ormai eravamo una coppia, due anime indissolubilmente legate.

###

2 Gay Erotic Stories from Teleny

Biondo e Teocrito, Part 1

teleny2000@yahoo.com "Su Teo, è ora!" dissi tra me e me "ormai hai capito come funziona la rete; i siti li sai, la procedura per mettere un annuncio pure..." Ore 9.00 - ventiseienne, napoletano, ineffeminato, insospettabile cerca amici, possibilmente in zona ma se per caso siete lontani può cmq iniziare un'amicizia a distanza. Ore 21.00 - connetti - composizione -

Giulio

Purtroppo la ricerca di un equilibrio interiore è una cosa estremamente complessa in tempi come questi dove la facilità della vita rende tutto più difficile. E' sempre più facile ritrovarsi a riflettere su se stessi perché le distrazioni dovute a problemi esterni sono molto minori e spesso insignificanti, riducendoci ad essere dei condannati all'introspezione. Questo fa si che la

###

Web-04: vampire_2.0.3.07
_stories_story