Gay Erotic Stories

… quel bacio conteneva un’equilibrio magico di passione e dolcezza da far girare la testa a chiunque, la sua mano m’accarezzava i capelli, lui sopra di me sembrava volesse proteggermi dal sole e dal caldo. Quel bacio durò molto a lungo… un bacio di quelli immortali, che ti rimarranno per sempre nel cuore. I girasoli ci facevano ombra, appena smise di baciarmi disse che si sentiva leggero come una nuvola, ed anche io provai la stessa sensazione. Dai suoi pantaloni si percepiva che il suo cazzo era in piena durezza, e la cosa mi fece arrossire ed eccitare parecchio, eravamo veramente caldi come quell’estate afosa. Lo abbracciai, capovolsi la situazione e come due ragazzi in una rissa riusci a capovolgerlo, ora io ero sopra, sorrisi maliziosamente e cominciai a baciarlo sul collo, il profumo della sua pelle era tremendamente fruttato, sembrava quasi fosse appena uscito dalla doccia, evidentemente era la sua pelle che già di natura aveva un profumo così gradevole. Mentre lo baciavo sul collo la sua mano curiosa si introdusse nella mia maglietta, mi toccava la schiena, i fianchi, le sue mani erano morbide e molto grandi, un ragazzo da sogno, i suoi capelli neri sulla nuca avevano un’aroma piacevole, e una morbidezza e consistenza unici. I miei baci sul collo lo misero in preda d’eccitazione, sapevo ciò che stavo facendo, lo stavo aizzando in modo spudorato. All’improvviso smisi, e con altrettanta velocità gli tolsi la maglietta, gli rivolsi un’altro dei miei sorrisi fulminei, e lui con fare ingenuo mi guardò. Leccai il petto, la mia lingua tracciava su di lui delle linee, quasi come fossero disegni, i suoi capezzoli erano grandi e morbidi anch’essi, il suo petto era ben demarcato, più di quanto di poteva percepire dal vederlo in maglietta. Giocai con i suoi capezzoli ancora per molto, cominciai a sentire dei suoi leggeri mugugni di piacere, ed ero soddisfatto di questo, si muoveva nervosamente, come se sul terreno vi fossero dei carboni ardenti. Mi fermò all’improvviso, con fare molto duro, ma poi le sue parole sprigionarono dolcezza e sfida allo stesso tempo : « a me non lasci proprio fare nulla ??? non voglio starmene nudo… e tu ancora tutto imbaccuccato… poverino… soffriresti dal caldo ». Sgranai gli occhi e con tono ingenuo dissi : « hai ragione… le cose vanno fatte insieme ». Mi disse d’alzarmi in ginoccia sopra si lui, e piano piano mi tolsi la maglietta con il suo aiuto, prese la mia testa afferrandomi con dolcezza per i capelli e mi baciò ancora con tanta foga e grazia di dio allo stesso tempo, quanto quei baci fossero belli non saprei dirlo, una cosa eccezzionale. Mi fece l’occhiolino e mi tocco il pacco che con quei baci non poteva che esser gia duro… e disse : « m’ero accorto che anche tu… ». Mi sbottonò pian piano i pantaloni, scorse il colore dei miei slip (neri) e mi disse che era il suo colore preferito per la biancheria intima, ero al settimo cielo, e non percepivo bene le sue parole. Giocò con l’elastico degli slip, tirandolo e lasciandolo andare di colpo… a volte dava anche fastidio data la mia erezione in quel momento. Era idilliaco il tutto, con quel viso stupendo l’avrei seguito anche in capo al mondo, e con quel far gentile e malizioso, ma anche duro a momenti, era un mix di libidine. Mi toccò il cazzo attraverso le mutante, ci giocava, lo segava, poi lo prese con decisione e lo avvicinò al suo, ancora ricoperto da pantaloni e slip, ma con l’altra mano sbottono i suoi stessi pantaloni e li portò sopra le ginocchia, lui portava boxer, aderenti di colore nero con striscie bianche,il suo cazzo era molto grande, già lo si notava in erezione nei suoi boxer sicuramente bagnati per il caldo. Calcolerei che lui avesse all’incirca 3 centimentri in più dei miei 18, la cosa mi fece molto piacere. Avvicinò come detto i sue cazzi, e giocammo un pochettino a strofinarci, molto eccitante, soprattuto con lui, intanto mi stingeva forte a se, giocava con le dita sulla mia schiena, scese scese, ed anche dietro giocava con i miei slip, sentivo le sue mani pian piano introdursi nelle mutante, la sensazione portava alla perdizione più totale, quando arrivo allo spacco prese il mio gluteo destro e lo strinse con forza, con foga giocava sul mio buchino, senz’ancora lavorarmelo, ma giocando, per vedere le mie reazioni, io godevo, della situazione del contesto, ma soprattutto per il ragazzo che avevo di fronte. Era fantastico, i nostri cazzi duri l’uno contro l’altro, poi mi tolse gli slip finalmente, e con molta disinvoltura prese il mio cazzo in bocca, era pure un pompinaro nato, non sapevo nulla di lui, ma era tremendamente bravo, leccava dolcemente la mia cappella, io gemevo dal piacere, e poi con irruenza lo prendeva fino in fondo, nella sua gola, giocando con la lingua di fuoco che mi faceva impazzire, ci mise poco che stavo per venire, e così lo fermai, facendo intendere che non volevo fermarmi in quel modo, desideravo venire con lui. Fine Seconda Parte Due to international translation technology this story may contain spelling or grammatical errors. To the best of our knowledge it meets our guidelines. If there are any concerns please e-mail us at: CustomerService@MenontheNet