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La Curiostia' Fa Male... Al Culo!

by Xxx-man


LA CURIOSITA' FA MALE….. AL CULO By XXX-MAN Mi chiamo Giorgio e sono un ragazzo di 20 anni. Vi voglio raccontare un'avventura che mi è capitata l'estate di 3 anni fa. Abito nella periferia di una grande città e d'estate mi piace andare in motorino a fare dei percorsi senza meta nelle colline immediatamente fuori dalla periferia. Quel giorno avevo preso una delle tante stradine che conoscevo. Era molto caldo quel giorno ma andando in motorino senza parabrezza stavo bene; dopo una mezz'ora di girovagare senza meta decisi di fermarmi ad una sorgente che si trovava poco lontano per sgranchirmi le gambe e per bere un po' d'acqua fresca. La sorgente si trova alla fine di una stradina sterrata lunga circa 100 metri che comincia in uno spiazzo sulla strada principale; siccome è un posto isolato è la meta preferita dalle coppiette o da chi, come me, cerca un po' di fresco d'estate. Quel giorno decisi di fare la stradina sterrata a piedi in modo da sgranchirmi subito le gambe. Parcheggiai il motorino nello spiazzo e mi addentrai nella stradina. Ero quasi arrivato alla sorgente quando sentii dei gemiti e dei sospiri. Incuriosito lasciai la stradina e mi addentrai nel sottobosco; nascosto da un albero, quello che vidi mi fece rimanere a bocca aperta. C'erano 4 ragazzi completamente nudi sulla ventina, i 3 in piedi erano alti e ben fatti, con un cazzo di almeno 20 cm ciascuno, due di loro avevano i capelli neri ed uno biondi; il quarto, che era appoggiato con le mani ad una roccia a novanta gradi aveva un fisico normale, come il mio. Lo stava prendendo in culo da uno dei tre, il biondino, mentre gli altri due guardavano mentre si massaggiavano i grossi cazzi in erezione. Ad un certo punto il biondino tolse il suo cazzo dal culo del passivo e glielo infilò in bocca. Quel ragazzo prese a leccarglielo per benino mentre il biondino mugolava sempre più dal piacere: era chiaro che stava per venire. Infatti subito dopo il biondino sborrò sulla faccia del ragazzo, che non si scompose, anzi, sembrava che gradisse la sborra in faccia. Fatto questo il biondino andò dai suoi due amici, mentre il ragazzo passivo rimase al suo posto. Fu la volta del secondo ragazzo: si avvicinò al passivo e in un colpo solo gli infilò senza difficoltà tutta la sua mazza nel culo. Mentre osservavo la scena mi accorsi che avevo un'erezione ben visibile nei miei pantaloncini e cominciai a massaggiarmelo sempre più eccitato. Una volta che tutti e tre i ragazzi ebbero finito, il passivo si rialzò, si ripulì la faccia dalla sborra con l'acqua della sorgente e si rivestì lentamente, poi salì su uno dei 4 motorini parcheggiati lì vicino e se ne andò. Appena se ne fu andato gli altri tre iniziarono a commentare l'accaduto: "Quel frocione aveva un culo veramente spanato!" disse il ragazzo con i capelli corti "già, una vera troia, si vede che era abituato a prendere cazzi!" disse l'altro, quello con i capelli lunghi. "non ditelo a me, io che sono stato il primo a montarlo ho trovato pochissima resistenza!" concluse il biondino "adesso direi che ce ne possiamo anche andare, non vedo l'ora di fare un paio di tuffi in piscina". Detto ciò andarono a rivestirsi: prima si misero il costumi da bagno slip, poi le magliette e infine i pantaloncini corti. Io ero sempre eccitato, ma anche un po' inquieto, infatti avevo paura di essere scoperto. Pensai di nascondermi del tutto dietro l'albero dal quale avevo visto tutta la scena. Nello spostarmi però inciampai in un ramo basso e caddi al suolo facendo un gran rumore. Prima di darmela a gambe levate diedi una sbirciata ai tre ragazzi: mi avevano visto, maledizione!!!! Riuscii solo a fare una ventina di metri, poi uno di loro mi prese per un braccio e mi fece cadere. Nella caduta non mi feci male, ma non riuscii a rialzarmi perché mi arrivò un pugno nello stomaco che mi fece rimanere senza fiato, fui tirato su a forza e portato alla sorgente. Non provai nemmeno a oppormi perché lo stomaco mi faceva troppo male per reagire. I due ragazzi che mi avevano preso adesso mi sorreggevano: uno per braccio. Il biondino, che aveva assistito alla mia cattura mi si avvicinò e mi disse "bene bene! Abbiamo un guardone.." notò la mia erezione "un guardone FROCIO, a quanto pare" "che cosa volete farmi?" riuscii a dire con un filo di voce "semplice mio caro finocchietto. Ci divertiremo un po' con te e scommetto che anche te ti divertirai da bravo frocio che sei. E pensare che stavamo per andare via senza prima provare questa puttanella!" gli altri due risero. "a proposito, io mi chiamo Luigi, gli altri 2 sono Davide e Marco. Bene, adesso cominciamo: lasciatelo" Davide e Marco mi lasciarono andare e per poco non caddi in terra, ma riuscii a stare i piedi. "Adesso spogliati, devi rimanere completamente nudo. Non tentare di scappare di chiedere aiuto, sarebbe inutile; e non provare a reagire se non vuoi altri pugni " mi disse Marco, che già cominciava ad eccitarsi. Mi sentivo in trappola, ma non avevo troppa paura. Sarebbe stata la mia prima esperienza sessuale: avrei perso la mia verginità per merito di questi tre bei ragazzi, e la cosa non mi dispiaceva troppo. Iniziai a spogliarmi mentre i tre ragazzi mi guardavano eccitati; notai subito le loro erezioni che premevano sui pantaloncini. Mi tolsi la maglietta (lentamente per via del pugno, ma anche per farli eccitare di più), poi mi levai le scarpe, infine i pantaloncini e le mutande. Istintivamente appena mi tolsi le mutande mi misi le mani a coppa davanti al mio cazzo, poi me ne accorsi e le levai. Il mio cazzo non era più in erezione, era tornato alla lunghezza normale: neanche paragonabile alla grandezza dei cazzi dei miei sverginatori. Nonostante fossi completamente nudo davanti a loro e il mio cazzo fosse molto più piccolo dei loro non mi sentivo per niente a disagio, anzi, non vedevo l'ora di perdere al mia verginità. Per circa mezzo minuto nessuno fece niente, poi Luigi mi disse "vai davanti alla roccia e non tentare di andartene, tanto non potrai andare in giro nudo, he he!!" Andai alla roccia e guardai i tre ragazzi che si spogliavano. Loro si accorsero che li fissavo e Luigi disse "Non vedi l'ora, vero?? Brutto finocchio!!" Per tutta risposta mi voltai e mi misi a pecora, appoggiando le mani sulla roccia, con il mio culo bene in vista. Sentivo ancora l'odore del ragazzo che era stato inculato, un odore di maschio sudato e sulla roccia vidi anche una macchia di sborra. L'attesa fu breve: si avvicinarono e Luigi mi disse "ti inculo io per primo, vedrai che ti piacerà" "ti chiedo solo una cosa" dissi "fai piano perché è la mia prima volta" "senti senti" rispose lui "sarò il primo a sverginare questo bel culetto " e mi diede un paio di schiaffetti sulle natiche. Si inumidì il dito medio e me il infilò con un colpo secco nel culo e ce lo lasciò; io gemetti dal dolore che sentii, ma non urlai. Mi disse "la prima volta farà un po' male, ma poi verrai a leccarci il culo pur di farti inculare" e cominciò a stantuffare con il dito, ruotandolo per meglio aprirmi il culo. Poi lo tolse e subito dopo sentii il suo cazzo che mi premeva sulle natiche. "Dai spaccagli il culo a questo ficcanaso " disse Davide "Siii, faglielo uscire dalla bocca" gli fece eco Marco. "Forza, inizia e falla meno lunga" dissi io. Per tutta risposta Luigi mi infilò i suoi 20 e passa centimetri di cazzo in un colpo solo, lanciai un breve urlo di dolore mentre gli altri due esultavano. Luigi dava delle grandi spinte, ogni volta che me lo metteva sentivo le sue palle che mi sbattevano sul culo. All'inizio provavo dolore, poi incominciai a provare una sensazione piacevole e i miei urli divennero presto mugolii di piacere. Luigi se ne accorse e commentò "questo finocchio comincia già a prenderci gusto: è una vera troia da monta". Aumentò la velocità e subito dopo mi venne in culo con un grugnito animalesco, mi sentii immediatamente il culo bagnato di sborra, tanta sborra, mentre Luigi levò il cazzo dal mio culo e disse "avanti al prossimo". Davide non se lo fece ripetere, si avvicinò dicendomi "eccomi troia". Questa volta non sentii dolore in quanto il mio culo si era allargato sotto le possenti spinte di Luigi, mentre Davide mi penetrava (più lentamente di Luigi ma sempre con spinte forti) cominciai a dire dei "sii" e a mugolare dal piacere. Non riuscivo a trattenermi, ero davvero una troia in calore; gli altri mi prendevano in giro per questo, ma io non ci facevo caso. Davide disse "non la reggo più, adesso sborro!!", tolse il suo cazzo dal mio culo e subito dopo sentii che la schiena in alcuni punti diventava più calda, capii subito che mi aveva sborrato sulla schiena con uno, due, tre, quattro, addirittura cinque schizzi che mi rimasero addosso in quanto la mia schiena era orizzontale. "Ecco, ti ho lavato la schiena con la mia sborra, troia!" disse Davide e io dissi istintivamente "grazie stallone!" "ma questo è un vero maiale, non è ancora soddisfatto!" disse Davide. "Non preoccuparti Dave, adesso questa troia me la lavoro io e le faccio il culo a pezzi!" disse Marco, che si avvicinava per incularmi "ho accumulato un carico enorme mentre ve lo montavate! ". Detto questo si posizionò e infilò il suo cazzo nel mio culo ormai completamente spanato. Nel fottermi aveva messo le mie mani sopra le mie e io preso dalla foga cominciai a baciargliele dicendogli "Dai Marco, non essere da meno degli altri" "ti faccio vedere io" rispose togliendo le mani dalle mie e mettendole sulla mia testa, tirandomi i capelli. Le sue spinte furono tante, più di quelle degli altri due messi insieme; sembrava non dovesse finire più. Alla fine disse "ecco il mio carico!" e mi sborrò in culo: fu incredibile, mi sentii il culo pieno di sborra fino all'orlo, sicuramente quando Marco avrebbe tolto il suo cazzo tutta quella sborra mi sarebbe colata lungo le gambe. Infatti andò così, Marco tolse il cazzo dal mio culo, se lo pulì sulle mie natiche e la sborra uscì fuori colandomi dalle gambe. Io mi sentii a pezzi e mi sdraiai pancia in giù su quella roccia, con le gambe ancora appoggiate in terra. Dopo un minuto mi sentii dire "allora finocchietto ti è piaciuto? Non abbiamo ancora finito con te, adesso ci devi lavare il cazzo, alzati in piedi e voltati". Obbedii e lentamente mi tirai su in piedi e mi voltai: erano ancore tutti e tre completamente nudi con i cazzi ormai mosci, appena mi videro Marco disse "quel finocchio è venuto mentre ce lo fottevamo!", guardai il mio uccello e scoprii che aveva ragione: era ricoperto di sborra, sicuramente mia. "adesso mettiti in ginocchio e leccami il cazzo" ordinò Luigi. Mi inginocchiai e incominciai a leccarglielo tutto: benché fosse la prima volta che leccavo un uccello sembrava che lo avessi sempre fatto, mi riusciva naturale. Prima gli leccai la cappella succhiando via lo sperma rimasto, poi con la punta della lingua gli stimolai il prepuzio e infine gli leccai tutta l'asta e le palle sudaticce. Avevo un buon odore e gliele leccai volentieri, sapevano di maschio. Fu la volta di Davide; credevo che bastasse leccargli i genitali come avevo fatto con Luigi, invece si fece fare un pompino. Venne abbastanza velocemente nella mia bocca, assaporai il suo sperma e poi lo ingoiai. Marco si limitò come Luigi a farsi ripulire i genitali, però pretese che gli rimettessi il costume da bagno; andai a prenderlo a colpo sicuro (era lo slip rosso, il mio preferito) e glielo misi. Prima glielo infilai nella gamba sinistra, poi nella destra, glielo sistemai per bene nei genitali (il suo uccello non era più in erezione e non ci furono problemi) e infine gli feci il nodino a fiocco che gli infilai dentro il costume. Gli altri intanto cominciarono a rivestirsi mentre Marco rimase fermo a fissarmi mentre ero ancora in ginocchio davanti a lui. "Grazie, tirati su adesso" mi disse; io obbedii un po' sorpreso dal tono gentile che aveva usato con me. Rimanemmo a fissarci, poi si avvicinò e mi baciò in bocca; sulle prime fui molto sorpreso, poi ricambiai il bacio dandogli anche la lingua che leccò avidamente con la sua. Luigi commentò "Ehi Marco, non dirmi che ti sei innamorato di quel finocchietto!" , per tutta risposta Marco continuò a baciarmi mentre io gli accarezzavo i fianchi. Poi si staccò e senza una parola si diresse verso i suoi abiti e finì di vestirsi. Davide mi disse "Non rivestirti finché non ce ne saremo andati, e se ne farai parola con qualcuno finirai male, molto male; e m raccomando, non tornare più in questo posto. Capito? " Feci cenno di si con la testa mentre loro salivano sui motorini mettendoli in moto. Ebbi solo il tempo di guardare brevemente Marco negli occhi prima che si allontanassero in una nuvola blu di gas do scarico, lasciandomi nudo, sporco, sverginato, pieno di sborra e col culo in fiamme. Rimasi in piedi nudo per un po' mentre ripensavo all'accaduto e soprattutto a Marco… Per commenti, critiche o suggerimenti scrivetemi a : little16_99@yahoo.it Se la storia vi è piaciuta e desiderate che io scriva un eventuale seguito o altre storie mi raccomando: fatemelo sapere!! 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La Curiostia' Fa Male... Al Culo!

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Web-01: vampire_2.0.3.07
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