Gay Erotic Stories

MenOnTheNet.com

Vendetta, Part 3

by Massimo


Queste pagine ormai sono diventate il mio diario; state assistendo in diretta a quello che succede in questa casa da qualche mese. Purtroppo quando un bel ragazzo di 25 anni a Milano per studio deve dividere l'appartamento con due uomini di 39 e 42 anni (il primo divorziato e l'altro scapolo) la voglia di sesso supera il rispetto. Oggi che Fernando è fuori tutto il giorno per girare una parte in un film hard, Marco ha un giorno libero ed è rimasto in casa "perché piove", ha detto, ma so che ha voglia e bisogno di svuotarsi le palle. Mentre era sulla sua poltrona a sorseggiare il suo whisky preferito in camicia e calzini con una gamba sul bracciolo ed il pene bello venoso e pulito completamente chiuso riversato sul cuscino (il suo solito rituale), ho trovato il coraggio di raccontargli quello che era successo con Fernando. Siccome Marco è un uomo intelligente ha considerato che, essendo iniziata la cosa in un certo modo, era chiaro che sarebbero successe certe cose durante il cammino. Mi ha detto: "Vieni qua...". Mi sono seduto su di lui e quel bacio lungo e saporito mi ha fatto sentire tra braccia protettive. Pur avendo questa "storia passeggera" (perché non siamo froci), siamo comunque molto discreti e distaccati in pubblico: lui ha una reputazione e una posizione da mantenere, ed io frequento un'università di tutto rispetto, per cui ci teniamo a non mettere sospetti in giro. Inoltre Fernando non farà alcuna parola, perché è molto riservato di natura e non ci tiene a far sapere certe cose di noi tre. Proprio come succede in certi film, Fernando è rientrato un po' in anticipo oggi pomeriggio, ma non ci ha trovati a letto come forse pensava. Effettivamente è rimasto un po' male quando ha visto che io stavo studiando mentre Marco era alla TV. E' andato zitto a mettersi la sua maglietta bianca e i pantaloncini da pallavolo e si è messo senza fare parola a guardare la TV con Marco, seduto al contrario su una sedia, con le gambe larghe e i bracci appoggiati sullo schienale. Immediatamente una delle sue poderose palle è scesa lungo una coscia (non porta mai le mutande in casa). Aveva delle borse sotto gli occhi che gli scavavano ancor di più il viso. Poco prima che si sedesse ho notato anche una macchia in mezzo alle natiche sui pantaloncini, proprio all'altezza del buco del culo, e ho pensato che doveva aver girato una scena gay e averlo preso di dietro. Mentre mi facevo la doccia mi sono eccitato e quando sono uscito ho sentito dei rumori provenire dal soggiorno. Senza neanche infilarmi i boxer sono andato a vedere. Ho scoperto la scena che immaginerete: Fernando giaceva nudo sul divano a gambe larghe con l'uccello moscio e con due mani si allargava il buco del culo. Marco, con aria quasi impaurita, gli ungeva frettolosamente l'ano dentro e fuori con dell'olio di semi, mentre Fernando gli spiegava nervoso esattamente cosa e come fare. Non era come pensavo: Marco non mi stava tradendo con Fernando, ma semplicemente stava facendo un favore ad un amico. Fernando, infatti, proprio oggi pomeriggio, ha avuto un'altra di quelle crisi, di quei momenti in cui deve avere qualcosa dentro l'ano altrimenti non ragiona più. Dopo averglielo unto abbiamo provato con la sua mazza da base-ball, ma è come se non gli bastasse più, neanche la sente. Allora avevo nel congelatore uno di quei contenitori per il ghiaccio da mettere nelle cassette-frigorifero, ed abbiamo piano piano iniziato a penetrarlo con quello: l'ha risucchiato dentro come un vortice, ma non siamo riusciti a placare quella voglia. Allora ho pensato che il bisogno fosse più psicologico che fisico, ed il mio sguardo si è incrociato con quello di Marco: eravamo tutti e due praticamente nudi e davanti a quella scena e a quello spasimare di Fernando ci eravamo eccitati come due tori; vista anche l'emergenza ci siamo prestati volentieri a questo servizio. Ci siamo messi in ginocchio l'uno di fronte all'altro davanti al culo spalancato di Fernando e ci siamo baciati per un secondo mentre Fernando urlava: "Fate presto, fate presto, che cazzo fate i preliminari adesso? Scopatemi stronzi che sto morendo! Spaccatemi in quattro, maiali!". Con l'uccello neanche un po' barzotto tremava e sudava proprio come se gli mancasse la sua dose giornaliera di sesso, e sentire quelle parole da un maschio in quel modo ci ha eccitati ancora così tanto che Marco ha agguantato con una delle sue grandi mani in nostri due uccelli e li ha scaraventati a forza dentro quella voragine vogliosa. Fernando ha iniziato a urlare e a piangere come un bambino senza calmarsi minimamente, così abbiamo provato a farci sentire di più tirando ognuno dalla sua parte e cercando di allargare ancora quel cratere incandescente. Niente. Marco ha così infilato anche uno dei suoi muscolosi bracci, almeno fino all'avambraccio: ora dal buco ci sarebbe potuta passare quasi una noce di cocco. A quel punto ci siamo lasciati andare ed abbiamo riempito quella caverna già umida con il nostro fiume in piena, contemporaneamente, calmandolo finalmente. I nostri cazzi avevano passato dei brutti momenti ed avevano lavorato freneticamente: ora cercavano un po' di riposo. Fernando ha iniziato a piangere a singhiozzi sulla spalla di Marco, mentre ho cercato di consolarlo accarezzandogli l'inguine e gli addominali pelosi. Ho notato che durante questa crisi il suo pene non ha avuto la minima erezione, stava lì, talvolta schiacciato dalla violenza dei nostri colpi, ma era come un'appendice inutile. E proprio mentre piangeva diceva: "Il mio cazzo non mi serve più, non posso più scopare nessuno... l'unica voglia che mi viene è di prenderlo e basta...". "Passerà", gli dicevamo, "hai solo 42 anni e la cosa è sicuramente passeggera, non ti preoccupare". Intanto un rivolo di sperma gli usciva dal buco, macchiando prima il divano e poi buona parte del tappeto, mentre il suo uccello riposava ancora inoffensivo. Ho pensato che questa è come una vendetta nei suoi confronti per quello che mi ha fatto a suo tempo. Ma mi dispiace aver perso quel maschio prepotente di un tempo. L'abbiamo portato in braccio sul suo letto e quando si è addormentato siamo andati a farci una doccia insieme. Marco oggi aveva preso la giornata libera, ma non siamo stati insieme neanche un po'. Vedremo stasera se dormendo insieme...

###

Popular Blogs From MenOnTheNet.com

Please support our sponsors to keep MenOnTheNet.com free.

2 Gay Erotic Stories from Massimo

Vendetta, Part 2

Da quel giorno tutto è cambiato in casa nostra. Sappiamo ormai le nostre inclinazioni, ma Marco ha chiaramente un debole per me e spesso e volentieri prende le mie difese quando Marcello mi fa delle strane proposte... Da quando è arrivato in casa anche Marco, io e lui abbiamo sempre dormito nella stessa stanza, ma da quel giorno abbiamo avvicinato i letti, pur rimanendo la nostra

Vendetta, Part 3

Queste pagine ormai sono diventate il mio diario; state assistendo in diretta a quello che succede in questa casa da qualche mese. Purtroppo quando un bel ragazzo di 25 anni a Milano per studio deve dividere l'appartamento con due uomini di 39 e 42 anni (il primo divorziato e l'altro scapolo) la voglia di sesso supera il rispetto. Oggi che Fernando è fuori tutto il giorno per

###

Web-01: vampire_2.0.3.07
_stories_story