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Trappola per Maschio, Parte 1

by Nylon


Mi ero appena separato e ero in un periodo di confusione. Un giorno alla sera suonano al campanello e alla porta c’era Sergio, un maschione gigante di due metri che essendo appena arrivato nel palazzo voleva presentarsi ai condomini. Mi colpisce subito per il fisico, muscoloso prestante, cosî diverso da me. Gli offro un caffê e vengo a sapere che possiede una palestra, ê ricco di famiglia ed ha deciso di andare a vivere da solo. Mi dice che gli sembro simpatico e mi chiede se mi va di uscire insieme una sera.

Gli dico che ê un periodo cosî, mia moglie mi ha appena lasciato per un nuovo maschio che la soddisfaceva di piû a letto e che magari un giorno un gelato potremmo mangiarlo insieme. Non insiste e se ne va. Tuttavia, la mattina dopo mi sveglio pensando a lui , al suo fisico bestiale, ai muscoli enormi che facevano capolino dalla maglietta. Dopo una settimana passata pensando molto spesso a Sergio, decido di inventarmi una scusa per vederlo dato che non mi sembrava bello farsi sentire cosî senza un apparente motivo dopo sette giorni in cui non l’avevo mai visto. Stacco un tubo del lavandino con conseguente perdita d’acqua e corro su da lui per chiedergli un aiuto.

Mi apre con un sorrisone e si precipita a riparare il guasto. Prima di inginocchiarsi sotto il lavandino si toglie la maglietta e li ho un sussulto: muscoli enormi, pettorali fantastici, bicipiti incredibilie una folta peluria a ricoprire il tutto. Gli chiedo scusa e vado in camera a cercare in un cassetto dove mia moglie era solita tenere collants. Ne prendo un paio color carne e li indosso immediatamente (mi ê sempre piaciuto indossare i collants). Lui ripara il guasto e se ne va invitandomi a cena per la sera dopo.

Usciamo diverse sere andando al ristorante, al cinema, ad aperitivi vari. Finchê una sera mi invita per una cenetta intima a casa sua. Immaginando, con intuito femminile, che sia la sera in cui Sergio si dichiarerà, avevo comprato in merceria tre paia di collants molto velati, supersexy. Decido di indossare quelli velatissimi color carne, con mutandina di pizzo incorporata, molto sexy. Mi guardo e riguardo nello specchio e decido che stasera dovrei riuscire ad intrappolare il mio Sergio. E i collants mi aiuteranno a prenderlo al lazo. La voglia di cazzo, di baciargli quel petto peloso, di farmi stringere da quei muscolacci, prende perô il sopravvento sui miei trucchetti da femminuccia ed esco per andare all’appuntamento piû con la voglia di farmi sverginare che con quella di incastrare il mio maschione.

Dopo aver pranzato ci sediamo sul divano e approfittando di una mia distrazione, Sergio mi bacia con la sua lingua maschia in bocca. Dopo esserci baciati a lungo ho iniziato a toccargli il cazzo: al primo contatto trasalii perchê, abituato alla lunghezza e grossezza del mio, mi sembrava di tenere per mano una sbarra d’acciaio e non un cazzo di un uomo. Decisi quindi di guardarlo bene e mi lasciai scappare un Dio mio di stupore, era enorme, almeno 30 cm di carne dura e pulsante, con delle lunghe vene sui lati. La cappella era enorme, violacea:insomma un ben di Dio.

A questo punto mi disse perchê non provavo a toccarglielo. Ingolosito e col cuore a mille iniziai a menarglielo, ma mi ci volevano due mani perchê la sua circonferenza era notevole. Dopo qualche menata con le mani ho iniziato ad umettarlo con la mia linguetta e provai ad ingollarlo ma piû della cappella non riuscivo ad ingoiare. Si eccitô ancora di piû e si ingrossô ancora.

A questo punto anche lui era eccitato come un mandrillo e mi slacciô la cintura dei pantaloni, che mi scivolarono ai piedi. Con le mani mi strinse fortissimo il culo e li entrô in contatto con i collant che indossavo. Ne fu molto stupito e mi chiese come mai indossavo i collant. Intanto che continuavo a menargli quella bega immense gli spiegai che la volta che era venuto a sistemarmi il rubinetto intasato e lui si era tolto la maglietta dal caldo, alla vista dei suoi muscolacci mi ero sentito femmina e allora avevo iniziato ad indossare collants ogni volta che uscivo con lui: mi facevano sentire femmina e protetta. Inoltre gli raccontai di mia moglie e del suo amante che fisicamente gli assomigliava molto Il contatto con i collants l’aveva eccitato moltissimo.

Come prevedevo il mio maschiaccio stava cadendo nella trappola di nylon che gli avevo teso. Mi fece inginocchiare e mi chiese di spompinarlo sforzandomi di inghiottire piû cazzo che potessi; intanto mi aveva posizionato di fronte ad uno specchio per cui mi vedeva inginocchiato ai suoi piedi, inguainato nei collants, che gli slappavo il cazzone. Ad un certo punto mi fa alzare e mi fa mettere a quattro zampe sul letto, non potevo oppormi se avessi voluto, era troppo forte e dovevo obbedirgli, anche se ero ben contento del farlo. Poi va in bagno e prende della vaselina con cui, dopo avermi abbassato il collant, mi unge il buco del culo. Quindi mi rimette il collant: poi con le due mani me lo rompe e inizia a spingere il suo affare nel mio culetto vergine. Inizio a gemere perchê ê grosso, ma lui continua imperterrito intanto che mi bacia furiosamaente il collo. Incredibilmente il suo cazzone entra tutto e io mi rendo conto dell’elasticità del mio culetto. Una volta tutto entrato si ferma dicendomi che vuole far abituare il mio culo al suo cazzone. Dopo 5 minuti buoni in cui mi bacia sul collo e sulla schiena inizia a spingere. Le prime bordate mi fanno traballere tutto ma alla quinta spinta ho già sborrato nei collant dall’eccitazione chiedendomi come abbia fatto a perdere cosî tanti anni con le donne e le loro tette molli invece che adorare i cazzoni duri come quello di Sergio. Lui continua e a me ritorna durissimo come mai mi era stato con mia moglie. Dopo un buon quarto d’ora sento che sto per sborrare ancora e incredulo vengo come una fontana nei miei collants senza toccarmi il cazzo.

Dopo qualche minuto sento che sta per venire anche lui e lo prego di sborrarmi in faccia. Allora mi toglie il supercazzone dal culo e mi inonda tutta la mia faccia con diversi fiotti di sborra bianca, saporosissima, ma cosî tanta che non vedo piû niente. Gli ultimi fiotti me li fa ingoiare premendomi con le sue braccia da maschiaccio muscoloso sulla mia nuca. Ingoio tutto da brava femmina sottomessa. Appena finito, mentre penso che sia esausto avendomi pompato il culo per mezz’ora, mi chiede se ho degli altri collant da indossare. Rispondo di si e estraggo dei collant supervelo color tabacco che lo mandano in estasi, cerco di essere il piû sensuale possible indossandoli e riesco a farglielo tirare di nuovo. A questo punto mi sbatte ancora sul letto e questa volta nella posizione del missionario mi incula tenendomi sollevato per le caviglie. Io, vedendo le mie gambe inguainate nel nylon trasparente dei collants e sotto le pompate di quel toro di Sergio, sborro ancora copiosamente nei collants.

Dopo un’inculata da sogno in cui godo come un mandrillo mi estrae il cazzo dal culo e mi fa ingoiare tutto il suo seme. Non riesco a farci stare tutto e dei rivoli di sborra mi escono dai bordi della bocca.

la storia continua.

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