Gay Erotic Stories

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Non avrei mai pensato!

by Aramis


Ero seduto al mio posto a finire il compito, quando l'ho visto. Era entrato silenziosamente e si era seduto proprio vicino a me. Quando il professore ha fatto l'appello ho saputo il suo nome, Alessandro. Era alto un metro e settantacinque, forse ottanta; aveva capelli castani chiari a spazzola. Sembrava molto solo come stesse quasi in un mondo tutto suo. Quando si è chinato verso lo zaino ho avuto l'opportunità di osservare il resto di lui. Portava solo una camicia e pantaloncini che gli arrivavano al ginocchio, le gambe avevano una lanugine di pesca che risplendeva nella luce della stanza. I pantaloncini coprivano quello che io cominciavo ad immaginarmi. Mentre il professore parlava io gli lanciavo occhiate con la coda dell'occhio per vedere se guardava qualcuno o magari me. Per qualche ragione avevo la sensazione che non fosse gay o bisex, ma si può sempre sperare. Alla fine della lezione sono uscito e mi sono sentito seguito, per cui ho cominciato a correre, quando all'improvviso... non potevo crederlo! "Hei! Aspetta!!" ha detto una voce. Mi sono fermato e mi sono girato pensando che fosse una matricola che si era perduta; con mia sorpresa era Alessandro. "Marco, vero?" ha domandato "Sì, e tu Alessandro" "Come lo sai?" "L'appello. Dunque... che c'è?" "Oh... niente di particolare, volevo solo informazioni sulle lezioni, vorrei capire meglio come funziona la scuola." "Capisco, ora ho una lezione, ci possiamo sentire più tardi? " Mentre mi incamminavo verso l'aula non riuscivo a capacitarmi che avevamo conversato; poteva essere l'inizio di una bella relazione. Per una settimana abbiamo chiacchierato fra di noi ed abbiamo cominciato a conoscerci abbastanza bene. Venerdì, dopo la fine delle lezioni, mi ha domandato se volevo andare al cinema ed al centro commerciale coi suoi amici. Avevo raggiunto un tale punto di passione che ho accettato senza pensarci due volte. Quella sera ha fermato la macchina davanti a casa mia e mentre uscivo ho osservato che c'erano altre due persone nell'automobile e quando si è aperta la porta sono uscite due ragazze e poi Alessandro. Non ci potevo credere, cosa facevano lì quelle ragazze?! "Spero che non ti dispiaccia, ho portato un po' di compagnia. Questa è la mia ragazza Sara e quella è Gaia." "Ciao!" cos'altro poteva dire, andatevene e lasciatemi Alessandro? Non ci potevo credere che avesse una ragazza, l'unica speranza era che cambiasse spontaneamente orientamento sessuale. Ho sempre pensato di essere bisex e non completamente gay. Mentre ci dirigevamo verso il centro commerciale in macchina, Alessandro e Sara si sono seduti davanti e Gaia ed io di dietro. Alessandro aveva un braccio intorno a Sara ed io pensavo quanto mi sarebbe piaciuto essere al suo posto. Dopo il film ed un giretto nel centro, stavamo tornando a casa quando... "Non vi piacerebbe fare un bagno a mezzanotte?" ha domandato Alessandro "Perché no, sarebbe grande!" ha risposto Sara Oh... avrei voluto schiaffeggiare fino a farle male. Siamo andati ad una cava abbandonata. "Però." ha detto Gaia "Qualcuno ha portato il costume da bagno?" "Eh via, siamo tutti maggiorenni." ha risposto Sara. Vedere Alessandro nudo, oh i miei dei (e voglio dire dei). Non avrei potuto togliermi i vestiti a causa del mio piccolo membro che sembrava dotato di volontà propria. "Non entri Marco?" ha domandato Alessandro. "No, ho un po' freddo" "OK, ma non sai quello che perderai." Oh... credimi, qualcosa avrei perso! Sara aveva cominciato a svestirsi dietro un cespuglio per non spogliarsi di fronte a me che mi stavo gustando lo spettacolo più bello che avessi mai visto. Prima si è tolto la camicia rivelando un torace e degli addominali molto belli, non erano definiti come quelli di certe foto, ma erano abbastanza perfetti per me; quindi si è tolto le scarpe e le ha gettate lontano e poi è stata la volta dei jeans. Indossava un paio di boxer che rivelavano la miglior protuberanza che avessi mai visto, potevo vedere dov'era il suo pene e dove il suo sacco. Ma in quel momento è iniziato il clou dello spettacolo, ha cominciato a togliersi la biancheria intima. Quando ha cominciato a toglierselo ho notato una striscia di peli che andava dall'ombelico alle mutande e che, quando queste hanno iniziato a scendere, ha proseguito finché non ha incontrato ed è stato sommerso da un mare di peli pubici e quando si è girato per mettere i vestiti in macchina ho potuto avere una visione di sfuggita del suo bel culo. Ero splendido! Sembrava sodo e con due chiappe ben definite che sporgevano. Quando si è girato di nuovo c'è stato lo spettacolo del suo cazzo: era almeno di diciassette centimetri, con un sacco pendente ma non troppo. Era perfetto sotto ogni aspetto, quasi come quello del David di Michelangelo, ma più grosso. Io ero seduto su di una panca con Gaia che neppure lei aveva voglia di nuotare, ed abbiamo cominciato a parlare. Mi ha detto come aveva lasciato il suo ragazzo da qualche tempo e non era ancora pronta a riprendere e finalmente ho avuto abbastanza coraggio di dirle che ero bisex e gay e che non ero interessato a lei. Era felice e scioccata allo stesso tempo. Abbiamo cominciato a parlare di altro e mi ha detto alcune cose di Alessandro che non avrei mai pensato. Gaia ed Alessandro erano amici fin da bambini e mi ha raccontato che una volta quando avevano 13 anni era andata nella stanza di Alessandro ed aveva trovato una rivista porno sotto il suo materasso, aveva cominciato a sfogliarla ed aveva osservato che in alcune delle scene vi erano solo ragazzi con altri ragazzi. Era rimasta scioccata da quello che aveva visto e non ne aveva mai parlato con Alessandro. Questa era musica per le mie orecchie, o meglio per il mio inguine. Il giorno seguente durante una lezione ho domandato ad Alessandro se voleva studiare con me per l'esame successivo, lui si è detto d'accordo ed abbiamo convenuto di trovarci a casa sua. Quello pomeriggio siamo andati a casa insieme ed una volta arrivati abbiamo deciso di rilassarvi un po'. "Giochiamo un po' a palla?" ha domandato. "Perché no." Ho risposto Dopo la partita siamo ritornati in casa. "Vado a lavarmi un po', fai come se fossi a casa tua." ha detto e si è diretto verso il bagno; ho sentito la doccia aprirsi, così ho approfittato dell'opportunità per curiosare in camera sua. Ho guardato sotto il materasso e ho visto che c'era una rivista; mi sono seduto sul letto e ho cominciato a sfogliarla. "Così ti piace guardare quelle riviste?" La voce mi ha preso di sorpresa, ho cercato di nasconderlo, ma è stato inutile. "Vedere due uomini che lo fanno mi eccita un po'." Non potevo crederlo, i miei sogni erano divenuti realtà! "Così sei gay?" "Non completamente, mi piace chiavare Sara" ha detto" Penso di essere bisex, ma non ho mai avuto un incontro omosex." "Oh... lo vuoi?" Ho domandato entusiasta "Solo se tu lo vuoi." ha risposto "non so, i tuoi genitori potrebbero venire a casa." "Hai ragione." Alessandro si è girato ed è tornato alla doccia; rapidamente mi sono svestito e li ho ben sistemati nel caso i suoi genitori tornassero, mi sono diretto verso il bagno lentamente in modo che non potesse sentirmi. Il bagno era già pieno di vapore ed era difficile vederci. Ho pensato che stesse lavandosi i capelli perché non mi ha visto, sono entrato nella doccia con lui ed ho iniziato a massaggiargli le spalle. Si è sciacquato rapidamente i capelli e si è girato sorpreso. "Cos'è accaduto?" ha domandato "non hai detto che era rischioso?" "È più divertente quando c'è il rischio!" Così dicendo ci siamo baciati con un bacio che non dimenticherò mai. Ci siamo abbracciati appassionatamente mentre le nostre lingue si toccavano e si strofinavano. Le sue mani si sono abbassate finché non mi ha massaggiato il culo; anch'io ho abbassato le mani e gli ho toccato il culo, era liscio come il suo torace. Immediatamente i nostri peni si sono alzati e si sono strofinati l'uno contro l'altro. Ho interrotto il bacio e mi sono inginocchiato per assaggiarlo. Appena ho messo la bocca sui suoi venti centimetri di verga ha emesso un sospiro di piacere inferiore solo a quello del suo orgasmo. Lentamente dapprima l'ho leccato tutto, mi sono mosso lentamente alle palle ed al punto tra le palle ed il culo ed in quel punto ha emesso un rumoroso gemito. Sono ritornato al cazzo e ho comincio a fargli un fiero pompino. Mi sono fermato solo quando mi sono accorto che cominciava a scuotersi rapidamente avanti ed indietro ed a lamentarsi profondamente di piacere. Mi sono appoggiato alla parete e lui ha cominciato a chiavarmi il culo. Dapprima era lento, ma poi ha cominciato ad andare a tutta velocità; era una cosa meravigliosa. Il suo duro venti centimetri spingeva profondamente dentro di me. Mi sono accorto che iniziava ad eiaculare quando ha inarcato leggermente la schiena e ha cominciato a spingere rapidamente, ed alla fine con una spinta possente si è fermato e l'ha fermato dentro di me. Questo ha portato anche me ad eiaculare. Ci siamo rialzati, ci siamo baciati di nuovo, ci siamo puliti e siamo usciti dalla doccia. Quella notte che ho passato tutta la notte e le settimane seguenti a pensare a quel giorno!


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