un estate calda
...ero molto giovane ed avevo voglia di "giocare" con un uomo piu' grande di me...in campagna non era raro vedere omaccioni sudati pelosi sporchi cosi' sognavo di poter provare ad essere stretto da qualcuno di loro magari di dargli un po di piacere...avevo sentito parlare di rapporti tra uomini ma non osavo nemmeno pensare che quel sogno un giorno potesse essere realizzato....la realta' allora non è come quella di oggi piu' aperta e permissiva...cosi' reprimevo i miei desideri davo sfogo in solitudine ai miei sogni masturbandomi carezzandomi dappertutto non trascurando il fiorellino voglioso.... avevo diciotto anni ma ne dimostravo di meno quasi fossi ancora nella pubertà a scuola non socializzavo molto ed avevo poche amicizie femminili che sfuggivo data la mia naturale timidezza il vivere in campagna e quei pensieri costanti mi facevano chiudere in un mio strano mondo...un giorno venne da noi a lavorare uno zio di lontana parentela del quale mi avevano raccontato un sacco di storie per le quali si ritrovava a cinqantanni suonati a non avere moglie e a trovare lavoro nelle campagne non ostante avesse una sua proprietà....non era troppo alto con baffi non curati aveva il corpaccione del contadino che suda al sole scotta ha le manone possenti si lega la camicia a mo di cintura si rade il sabato quando la sera va in paese.....e piscia quando ne ha bisogno senza preoccuparsi più di tanto di essere visto...ed è stato cosi' che è successo...ero tornato prima da scuola i miei erano già andati in paese a trovare altri parenti ed io dopo avere mangiato ero sceso al prato a scaldarmi era primavera e si sentiva scottare quel sole, ma si ad aprile scotta e mi levai il maglioncino....Pietro stava finendo di falciare l'erba per la cavalla a quei tempi si faceva a mano ricordo che si scanzo' per pisciare ma senza voltarsi per non essere visto lo tiro' fuori spinse il getto e si svuoto' poi se lo meno' un po e mentre faceva questo mi guardo'...mi fissava come a voler scoprire l'effetto.....sara' stato il caldo mi alzai sui gomiti e glielo guardai era grosso e invitante avevo il cuore in gola lui era la e non lo tiro dentro rimase con quello fuori....mi fece un cenno e mi disse di seguirlo nella stalla....mi tasto' subito infilandomi la mano nei pantaloni toccandomi il fiorellino e senza dire una parola cerco' di voltarmi e piegarmi me lo strofinava con tutto il vigore lo sentivo gonfio nonostante la stoffa...fu quasi meccanico mi calai pantaloni e mutande lui mi roteo' la lignua nell'orecchio si umetto' la punta ed inzio' ad entrare.....fu istantaeo mi inondo' quasi subito' si stacco' che gli colava volle che lo leccassi....la prossima volta andra meglio mi disse....torno' all'erba...il giorno dopo che era domenica ,...il pomeriggio volle che mi stendessi sul suo letto...non voleva che lo succhiassi prima perche' aveva paura di venire cosi lo avevo sopra che puzzava di sudore e questa volta riusci a dare qualche colpo in piu' ma dovetti pulirmi come se mi avesse pisciato addosso...divenni il suo rastullo fino all'autunno quando' ando' via.....io poi presi la patente e cominciai ad uscire con qualche compagno di scuola....
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