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Angelo

by Aramis


Al liceo io non ero come tutti gli altri, sapete quelli che se la spassano con feste giorno e notte. Non era per me, avevo pochi amici ma tanto desiderio, un desiderio di cui nella scuola era a conoscenza. Ho un corpo ben fatto, lunghi capelli scuri, occhi marroni, una voce profonda ed interesse nello sport. Chi avrebbe potuto pensare che ero gay? Quando stavo a casa le mie quotidiane fantasie sessuali riguardavano Angelo; Angelo era un sogno. Fino ad oggi non ho mai visto qualcuno, sia modello o stella porno o roba del genere, che possa avvicinarsi alla sua bellezza. Per essere un diplomando era relativamente piccolo, ma bastava un'occhiata di quello stallone per far dimenticare qualsiasi difetto. Era sempre abbronzato, anche d'inverno, grazie a vacanze tropicali e saloni d'abbronzatura. Aveva penetranti occhi blu, un naso cesellato e belle labbra rosa, spalle larghe, grande torace ben disegnato dalla palestra ed il suo pacco evidentemente celava una grossa arma da fuoco, se capite quello che voglio dire. Forse la sua migliore caratteristica era il culo rotondo e stretto. Quante volte avrei voluto afferrarlo per quelle natiche quando lo vedevo camminare. Angelo si muoveva spesso vicino a me ma mai verso di me; correva con gli atleti mentre io lo guardavo un giorno dopo l'altro. L'ultimo anno era finito ed ero terribilmente depresso per la mia incapacità di avvicinarlo, negli anni di scuola insieme non ero mai riuscito a vederlo senza la camicia ed ora probabilmente non l'avrei visto mai più. I miei genitori erano via per il fine settimana ed era una bella giornata, ma ho deciso di restare in casa e fantasticare ancora su di lui. Stavo per iniziare a masturbarmi quando è suonato il campanello del telefono. "Bello"" ho pensato "i miei genitori hanno un tempismo terrificante." Mi sono alzato demoralizzato dal letto e sono andato a rispondere. "Pronto" "Bob?" La voce dall'altra parte della linea mi suonava piuttosto familiare. Noo, non poteva essere. "Hem, chi sei?" "Oh, ehi Bob. Sono Angelo." Fortunatamente c'era una sedia disponibile a ricevermi. Ho deglutito, ho respirato profondamente, poi mi sono reso conto che quel silenzio goffo doveva finire. "Angelo, quello della scuola?" Avrei potuto fare una domanda più stupida? "Sì. Ho interrotto quello che stavi facendo?" Ho riso fra di me. "No, non preoccuparti. Congratulazioni per la promozione!" "Congratulazioni anche a te, amico!" "Amico" ho pensato. "Da quando?" Mi ha chiesto a quale università mi sarei iscritto, gliel'ho detto e quando ho chiesto la stessa cosa a lui mi ha detto che non sarebbe andato all'università. Angelo non era un secchione, ma neanche una schiappa, perché non andava all'università? "Oh? Come mai?" "Beh" ha cominciato esitante, "È per quello che ti ho chiamato." Huh?!? "Non ti seguo," ho detto confuso. Dopo un lungo silenzio Angelo ha continuato. "Dunque, tu hai un parente nell'industria del porno, giusto?" Ora, mi sembrava che si trattasse di una domanda "birichina". "Oh, cazzo, perché me lo chiedi di nuovo?" Ho detto "di nuovo" perché Angelo lo sapeva di già, un paio di anni prima gli avevo detto che mio zio era un agente di porno dive, ma stava a migliaia di chilometri da noi, perché ad Angelo interessava? "Te lo chiedo perché suppongo che tu sia ben informato del mondo porno." Mi sono messo sulla difensiva. "Aspetta un minuto, non direi di essere un esperto nel campo." Angelo mi ha interrotto di nuovo. "Dai, Roberto, voglio solo alcuni consigli." Qualsiasi discussione coinvolgesse Angelo ed il sesso era meritevole di essere fatta, così ho abboccato. "Sì, OK, cosa vuoi sapere?" "Dunque," ha detto nervosamente "vorrei sapere cosa fare per diventare un attore porno." Come mai avevo ancora il telefono in mano? Come mai non l'ho lasciato cadere sul pavimento mentre milioni di immagini di Angelo in versione hard core mi attraversavano la mente? Non so, ma volevo assaporare l'assoluta gioia di quel momento. "Wow!" Mi sono contenuto dal fare commenti più coloriti. "È veramente un'idea, quando l'hai deciso?" "Oh" ha detto ridendo della mia sorpresa. "Lo desidero d tanto. La cosa mi eccita veramente." "Eccita te ma anche me" ho pensato. "Allora Robertino, pensi che ci possa riuscire?" "Dunque..." Ho lottato con me stesso per essere imparziale. "potresti esserci tagliato." "Mi fa piacere sentirlo" ha risposto felice. "ho del talento naturale, sai?" Stavo fondendo al pensiero delle sue abilità. "Il talento si può solo ottenere con l'esperienza" ho detto chiedendomi se era il caso di prendere la palla al balzo. "È necessario che tu sappia come agire." "Come ti ho già detto ti ho chiamato per questo" ha detto "Sei una buona fonte di informazioni." A dire il vero questo non era completamente vero; sicuro, conoscevo alcune cose ma le avevo imparate più da Internet che dalle discussioni occasionali con mio zio sul suo lavoro. Ma se Angelo pensava che ero un'autorità, allora glielo avrei lasciato credere. "OK" ho detto con calma. "Cosa vuoi sapere esattamente?" "Tutto!" L'entusiasmo di Angelo mi faceva eccitare ancora di più. "Voglio sapere dove andare, come sostenere un'audizione, chi è necessario che incontri!" Un sogghigno astuto si è disegnato sul mio viso. "Va bene, ma non posso dirti tutto in una conversazione telefonica." Ho lasciato che Angelo si immaginasse dove volevo parare con questo, non ci ha messo molto. "Hai ragione" ha convenuto. "Ascolta, vado in palestra per un paio d'ore, posso venire da te verso le 2? La palestra è giusto ad alcuni isolati da casa tua." Oh, mamma, gli dei dovevano amarmi quel giorno! "Sì" ha continuato. "Così potrò perfezionarmi con le tue informazioni dopo aver perfezionato il mio corpo. Ha, ha!" Angelo trovava la battuta divertente, io la trovavo meravigliosa. "Sicuro, puoi scommetterci!" Alla fine mi sono permesso un'espressione di felicità. "Qualsiasi cosa per aiutare un amico." "Grazie, Bob, ci vediamo alle 2, pornoman!" Ha riso di nuovo, ha riattaccato e, per quella che è sembrata la prima volta da secoli, ho respirato. Era difficile crederci, ma stava accadendo ed ora avevo un pio d'ore per studiare come usare quell'incontro a mio vantaggio. Quelle ore sono sembrate come un'eternità, ho passato il tempo a ripassare tutte le cose che sapevo necessarie per diventare una porno star e facendo pensieri "birichini" su di lui. Ho riordinato casa meglio che potevo e mi sono cambiato indossando una T-shirt e pantaloncini più comodi; poi mi sono seduto e ho aspettato Angelo. Non ci potevo credere! In quel momento probabilmente stava sollevando pesi con quel corpo eccitante e, dopo pochi minuti, quel corpo eccitante avrebbe cercato la mia guida. L'attesa quasi mi uccideva. Esattamente alle due ho sentito una macchina fermarsi davanti a casa mia. Non mi sono mosso dalla sedia, ho solo respirato profondamente e ho aspettato che bussasse alla porta. Un secondo e quel bussare è arrivato, seguito da quella voce familiare. "Robertino? Sei in casa?" Mi sono diretto nervosamente verso la porta e l'ho aperta. Quasi sono stato accecato dalla visione splendida: c'era Angelo, con un sorriso da orecchio a orecchio. Indossava una camiciola nera, stretti pantaloncini sportivi neri e scarpe nere senza calze; nella mano sudata aveva la sacca, anche tutto il resto del corpo era brillante di sudore. Non avevo mai visto tanta carne scoperta in lui, e mi piaceva. Angelo mi ha fatto uscire dalla trance tendendo la mano. L'ho fatto anch'io e ho stretto la mano al mio nuovo bell'"allievo". "Grazie per l'aiuto" ha detto. "Ti dispiace se entro?" "Assolutamente" ho detto impaziente. "Siedi dove vuoi." Angelo ha lasciato cadere la borsa in un angolo e si è seduto sul divano. Io mi sono seduto sul sofà adiacente, così da poter guardare il suo fisico perfetto. "Allora, Angelo" ho cominciato, "da dove deve cominciare?" "Dall'inizio, ragazzo" ha riso. Mentre ridevo alla sua uscita divertente, ho osservato che le sue gambe erano senza peli. "Ti radi di già il corpo?" Volevo dare ad Angelo l'impressione della maggiore correttezza. "Sì!" E si è strofinato le gambe umide. "Penso che metta meglio in risalto i miei muscoli, non è vero?" Essere rasati non è certo un requisito ma dovevo ammettere che lo rendeva ancora più sexy. "Sì, effettivamente li definisce meglio" ho acconsentito. "Dunque per entrare nel mondo del porno" ho spiegato, "ci sono due metodi principali." "Hu hu" Angelo ascoltava attento. "Puoi iniziare con i video amatoriali, la maggior parte delle riviste del settore propagandano regolarmente nuovi talenti." Ho visto un'espressione irritata disegnarsi sul suo viso, non si può diventare grandi nel circuito dilettantistico, e lui lo sapeva. "Oppure" ho continuato, "bisognerebbe conoscere qualcuno del campo che possa introdurti." Il sorriso è ritornato sul suo viso, proprio come sospettavo, Angelo voleva usarmi come testa di ponte. Ero fortunato. "Va bene" ho concluso. "Ti darò il numero di telefono di mio zio. Chiamalo e digli che mi conosci ma non dirgli che ti ho dato io il numero. Potrebbe prenderti fra i suoi." "Oh, grazie Bobby!" Angelo era felicissimo. "so che gli piacerà quello che vedrà." Questa affermazione mi ha spinto a guardarlo ancora; ho sentito il mio cazzo contorcersi. "Ora" ha detto Angelo prendendo la sua bottiglia d'acqua "Cosa accadrà poi?" "Penso che se gli andrai bene potrebbe ottenerti delle audizioni con produttori cinematografici." "Uh huh." Angelo ha preso una sorsata di acqua, dopo di che si è leccato le labbra. Dio, avevo caldo. "In che cosa consisterà l'audizione?" "L'audizione?" Ho cominciato ad innervosirmi, stavamo andando verso qualcosa di particolarmente sensuale. Mi sono schiarito la gola e sono uscito allo scoperto. "In quel campo è molto importante il selfcontrol. Di solito incontrerai qualcuno che ti farà domande e ti osserverà attentamente." Ho fatto una pausa per prendere coraggio. "Dunque, di solito ti diranno... uh... togliti i vestiti e... sai... dimostrami la tua tecnica sessuale." "Vuoi dirmi masturbarmi?" Per spiegarci chiaramente. Questo discorso mi stava eccitando incredibilmente. "Sì, loro staranno là seduti e tu ti sparerai una sega; vorranno vedere quanto duri, vorranno vedere come godi. La cosa più importante è che tu possa avere un orgasmo senza alcuna stimolazione sessuale esterna. Vorranno essere sicuri che tu sia affidabile. Comportati bene ed avrai la possibilità di fare qualche film." Rapidamente ho preso la mia bibita per riuscire a rinfrescarmi dopo che questi pensieri caldi hanno viaggiato nel mio cervello. "Uh, hu." Angelo era sdraiato sulla schiena ed assorbiva le informazioni. Ha inarcato la schiena per stirarsi e ho cercato di vedere nei suoi pantaloncini chiaramente gonfi. "So di avere quello che serve" ha detto "ma vorrei essere sicuro di essere pronto a sostenere un'audizione." Si è alzato a sedere e ha sbirciato verso di me con quegli occhi azzurri da bambino. "Posso fare pratica davanti a te?" Non è necessario che descriva la mia euforia, potete immaginare da soli come la cosa suonasse bene per me. "Come hai detto?" Non potevo credere a quello che sentivo. "Potresti fare la parte del grande produttore cattivo. Guardi come mi comporto, forse mi potrai offrire qualche spunto. Che ne dici?" E di nuovo è comparso il sorriso affettuoso di Angelo. Avrei dovuto essere pazzo per rifiutare un tale invito. "Va bene" ho detto, forse un po' troppo esitante. "Dopo tutto la pratica fa la perfezione, giusto?" "No" ha risposto Angelo. "La pratica fa la porno star." Ha riso di nuovo ed io mi sono preparato frettolosamente al grande spettacolo di Angelo. "Potremmo fare così" ho detto alzandomi dal divano "potrei andare nella mia camera e restarci per tutto il tempo che tu avrai bisogno per prepararti e pensare come... procedere." Angelo deve aver trovato divertenti le mie reazioni nervose; ha detto di essere d'accordo e, mentre mi avviavo verso la mia stanza, ho guardato la bella immagine di lui, sudato, seduto sul divano. Sono entrato in camera mia, ho chiuso la porta, ho aggirato la scrivania che c'era davanti al letto, mi sono seduto e ho aspettato senza fiato l'ingresso dell'aspirante stella. Ho approfittato di quel momento di quiete per pensare alla mia fortuna incredibile. Prima lo stallone che desideravo da tanto tempo è comparso alla mia porta ed ora si sarebbe masturbato davanti a me! Inoltre avrei potuto avere anni di film porno con Angelo come interprete. Naturalmente sarebbero state cassette eterosessuali, ma il solo fatto che ci sarebbe stato lui sarebbero state terribilmente eccitanti! Penso che non sarei stato più felice se avessi vinto la lotteria! Mi agitavo sulla sedia e continuavo ad attendere. Non potevo credere che pensasse veramente che ero un esperto di porno. Come avrei dovuto comportarmi durante questa "audizione"? Sarebbe stato necessario tutta la mia volontà, ma mi sono detto che in qualche maniera sarei riuscito a non impazzire di lussuria. Proprio in quel momento il pomello ha girato e la stella dello spettacolo è entrata. Ha chiuso la porta dietro di se e ha scacciato un sogghigno dal viso. Non aveva fatto niente per cambiare aspetto, bene!. Più a lungo ciò durava, meglio era. "Ciao" ho detto col miglior tono possibile da produttore. "Tu devi essere Angelo." "Proprio così" ha detto strofinando le mani sui fianchi. "E lei deve essere il produttore suppongo!" Tutto all'improvviso ha messo le mani dietro la testa e ha cominciato a ruotare le anche, si è portato la destra alla bocca e lentamente l'ha leccata, dopo di che l'ha strofinata contro la sua protuberanza crescente. I miei occhi debbono essermi balzati fuori dalla testa. Mentre continuava a roteare le anche, lentamente ha alzato la camicia sfilandosela dalla testa, poi ha fatto correre le mani sul torace stupefacente. Era brillante, con piccoli capezzoli rotondi, scuri che stavano ritti implorando che qualcuno vi prestasse attenzione. Ha alzato la catena d'oro con la croce che aveva appesa intorno al collo e l'ha portata tra i denti, era il modo per permettermi di vedere il torace completamente nudo o un'altra perfetta tattica di spogliarello. Era come se stesse ballando al ritmo di una musica che lui solo poteva sentire, la sua espressione è rimasta seria. Ha cominciato a muovere su e giù le mani portandole poi alla cintura dei pantaloncini. Lentamente, ritmicamente, mentre i suoi occhi mi fissavano, ha abbassato i pantaloncini. Non potevo incontrare il suo sguardo in quel momento perché ero occupato ad osservare i pantaloncini che si abbassavano rivelando una cintura rosa. Più rosa appariva più Angelo continuava ad abbassare finché ha raggiunto la grande protuberanza. A quel punto rapidamente ha sfilato i pantaloncini scoprendo quello che prometteva di essere un grosso cazzo trattenuto solo da un paio di mutandine rosa. Ha alzato le gambe per uscire dai pantaloncini e si è curvato in avanti per recuperarli, abbastanza a lungo da permettermi di esaminare la sua schiena senza difetti. Si è alzato e ha gettato i pantaloncini sul pavimento sull'altro lato del letto. Ho lasciato che sul mio viso apparisse un leggero sorriso di approvazione. Angelo era sicuramente un esibizionista nato. Si è girato facendo in modo che la sua schiena fosse di fronte a me e ha fatto correre di nuovo le mani lungo i fianchi, era un nuovo punto di vista che mi piaceva veramente. Solo una piccola striscia di stoffa formava il retro delle mutande e mi permetteva di avere una visione quasi completa del suo bel culo. Aveva un culo che sembrava di bronzo! "Cazzo" ho pensato "tutte quelle sedute al salone di abbronzatura sono servite a qualche cosa!" Angelo ha continuato a ballare con la schiena girata verso di me, ne ho approfittato per sistemarmi i pantaloncini. Diventava sempre più difficile celare il mio cazzo duro. "Oh" ha detto improvvisamente. "a momenti mi dimenticavo delle scarpe." Lentamente si è piegato di nuovo e ha afferrato la scarpa sinistra. Sì, era stata una dimenticanza ben pensata, sapevo che faceva di tutto per essere sicuro che avessi le migliori viste possibili, ed a questo era duro resistere. Lentamente ha slacciato le stringhe mentre il suo dolce piccolo dietro sporgeva verso di me. La parte posteriore delle mutande alla fine è scivolata profondamente nella fessura dandomi una vista di sogno del suo culo; potevo vedere la sua protuberanza crescere sempre più. Angelo ha guardato attraverso le gambe e ha sorriso di nuovo, sapeva di avere tutto quel bendidio, ma non poteva sapere quanto mi faceva godere. Ha tolto le scarpe e le ha gettate sopra i pantaloncini alzandosi di nuovo. Anche i suoi piedi erano da quadro. Teneva la schiena girata e seducentemente stringeva il culo. Ha fatto correre le mani sul corpo e poi ha applaudito una volta, questo indicava che stava per ricominciare a danzare, e questa volta si trattava di un ritmo più rapido. Il mio cazzo ed io sapevamo di essere vicini alla grande rivelazione. Ha portato le mani all'elastico delle mutande e l'ha agganciato con i pollici. Al ritmo sella musica inesistente l'ha abbassato sempre di più, ben presto metà e poi tutto il suo culo splendido è stato nudo. Angelo ha smesso di ballare, ha stretto le gambe e ha lasciato che le mutande scivolassero ai suoi piedi. Con delicatezza le ha calciate verso la porta col destro, curando di non mostrarmi ancora il cazzo. Nessun problema, il suo culo poteva accontentarmi per almeno dieci giorni. Ha dimenato le chiappe un paio di volte, poi si è bloccato e si è messo le braccia dietro la schiena. Rapidamente si è schiaffeggiato il culo e ha lasciato che ogni mano afferrasse una natica. Ragazzi, evidentemente Angelo amava il suo corpo, ed altrettanto si poteva dire di me nei suoi confronti. Ha riportato le mani davanti, mi sembrava che si stesse accarezzando leggermente il cazzo. "Sì," l'ho sentito bisbigliare mentre stringeva alcune volte l'uccello poi si è messo la destra tra le gambe e mi ha mostrato il dito, al che non ho potuto fare a meno di ridere. Si è portato le due mani all'inguine e ha cominciato a girarsi. Mi si è messo di fronte coprendosi con le mani il cazzo, le gambe serrate. Ha volto lo sguardo al pavimento di fianco a se con espressione vergognosa e, per un momento, ho pensato che si fermasse e smettesse lo spettacolo. Ma rapidamente in maniera melodrammatica ha aperto le gambe e ha scagliato le braccia in fuori; si è fermato e ha osservato la mia reazione. I miei occhi erano ancorati al suo cazzo. Era un pezzo di carne notevolmente impressionante, anche se semirigido doveva essere lungo più di quindici centimetri; la sua grossezza era meravigliosa. Ho pensato che sarebbe stato estremamente difficile avvolgergli intorno una mano quando fosse stato completamente duro. La cappella era proporzionata al resto, piuttosto scura, ma non uniformemente, le noci erano della misura delle palle da golf, ma sembravano essere contratte. Erano rase ed i peli erano raccolti solo in un'area del pube sopra il cazzo. Roba da rimanere senza fiato. Angelo è rimasto così fino a che non ho alzato lo sguardo ad incontrare il suo interrogativo. Questo era il segnale per lui. Ha battuto di nuovo le mani e ha cominciato a ballare di nuovo. Il piccolo rumore delle sue palle che battevano contro il suo corpo, dettava il ritmo e lui ha cominciato a muoversi verso di me. Ha ballato avanzando finché non si è trovato a mezzo metro da me. Ha sorriso, ha messo di nuovo le mani dietro la testa e ha cominciato a spingere l'inguine verso il mio viso. Era così vicino che una perlina di sudore è gocciolata dalla sua fronte alla mia gamba, ma si è tenuto ad una distanza sufficiente da farmi capire che questo faceva parte dello spettacolo. Angelo era veramente al top, quel genere di spettacolo sarebbe stato adatto per uno strip club ma non per un'audizione. Tuttavia ero troppo eccitato e ho deciso prima di guardare e criticare più tardi. Angelo è stato fermo e si è massaggiato ancora una volta il cazzo. "Ti dispiace se mi siedo?" ha domandato. Sono rimasto zitto e ho emesso un riso soffocato. Si è seduto sull'angolo del letto ad un metro da me. Il pensare al suo culo nudo sul mio letto mi ha spedito un brivido caldo al cazzo. Angelo ha allargato le gambe, praticamente era a cavalcioni sull'angolo del letto. Era l'ora del giudizio. I suoi occhi erano incollati ai miei ed il sudore che si era formato sulle sue sopracciglia lo faceva sembrare ancora più un fusto. Con la coda dell'occhio l'ho visto appoggiare la destra sul letto davanti al suo inguine, poi lentamente l'ha avvicinata fino a toccare il pene piuttosto eccitato. "Oooh," ha detto in un tono come sorpreso "Il piccolo Angelo vuole un po' d'attenzione." Ha fatto correre la mano sopra la lunghezza del suo cazzo crescente, stuzzicando leggermente la cappella e la fessura, dopo di che è sceso a solleticare le palle per poi tornare alla base della leva di comando. La mia era dura come una roccia ed Angelo ha cominciato lentamente a muovere il pugno. "Ahh, che bello" ha bisbigliato facendo passare il pollice sopra la testa. Dopo alcune carezze il suo cazzo ha raggiunto la dimensione massima. Non ero un esperto in misurazioni, ma il suo pene paradisiaco doveva essere lungo almeno ventidue o venticinque centimetri, per non parlare dell'impressionante grossezza. Ha continuato a tenerlo alla base per un momento e si è appoggiato indietro con un sorriso fisso nel mio. "È una bel pezzo di carne d'uomo, non è vero signor produttore?" ha chiesto orgogliosamente. "Sì, Angelo," ho acconsentito immediatamente. "Certamente lo è." "Aspetta un po' Angelo può fare molto più che stare ritto." Così dicendo delicatamente ha schiacciato la cappella. Come se fosse stato tutto concordato alcune grosse gocce di liquido pre seminale sono fluite fuori della fessura. Ha fatto correre la mano sopra la testa bagnata, lamentandosi sottovoce per le sensazioni che sentiva. Angelo ha usato la pre eiaculazione come lubrificante e ha ripreso il moto del pugno. Avrei dato qualunque cosa per potere far uscire il mio cazzo e masturbarmi con lui, ma ero determinato a non spaventarlo con i miei veri sentimenti. Mi sono contorto di nuovo mentre Angelo cominciava ad accarezzarsi le palle con la sinistra. "Le mie noci oggi stanno per scoppiare" ha detto. La mia attenzione era tornata al cazzo, non aveva perso niente della sua durezza mentre lo mungeva tanto lentamente, infatti la sua vena era evidentissima e questo mi faceva impazzire. Ho deciso che dovevo prendere il controllo nel mio ruolo di produttore. "Ora fammi vedere a pompare più velocemente" ho detto nella maniera più uniforme possibile. Nel giro di dieci secondi la sua destra è passata da un movimento lento sulla lunga asta, ad essere una macchina velocissima. "Oooh, ssssiii" Angelo ha emesso il suo primo lamento di puro piacere. Mi sono immaginato precipitarmi su di lui e succhiare quel grande attrezzo, ma sono riuscito a controllarmi. "Il mio cazzo potrebbe riempire qualsiasi buco, non lo pensa signor produttore?" Ho compreso che quella sua vera reazione avrebbe potuto eccitarlo ulteriormente, così sono stato calmo e ho guardato quel fusto, l'ho visto tendersi leggermente. Ha cominciato a massaggiarsi le palle molto rapidamente, ho capito che stava per sborrare. "Oh, sto venendo" si è lamentato. "No" ho detto. "Resisti." Angelo mi ha lanciato uno sguardo sorpreso ma poi ha compreso perché doveva controllare l'orgasmo. "Whoa," ha gridato mentre dava un ultimo colpo al cazzo prima di fermarsi improvvisamente. Ha gettato la testa indietro e ha aggrottato le labbra, cercando disperatamente di non superare il limite. Il suo cazzo ha pulsato con forza molte volte mentre lui lo tratteneva e non ne è uscito niente. Aveva efficacemente fermato un orgasmo incredibile, mi ha lanciato un sorriso, si è baciato la mano sinistra e l'ha portata in basso a toccare il suo fidato attrezzo. Non so perché, ma ho sempre trovato che il sudore è molto eccitante e guardando Angelo con il suo bel sorriso, il suo viso coperto di sudore per la grande masturbazione, la catena d'oro scintillante sul suo collo di bronzo umido, la mia mente è stata catturata in quella che sarà un'immagine che durerà per sempre. Fortunatamente per me l'audizione era lontana dall'essere finita. "Posso rifarlo ora, signor produttore?" ha domandato. "Sì, per favore" l'ho incoraggiato. Angelo ha ripreso la sua lenta, calda carezza ed i miei occhi non hanno mai lasciato il suo pene enorme. "Piccolo Angelo" manteneva il mio cazzo duro, ma lui non ha mai ha perso una battuta dei colpi del suo pugno , Grande Angelo teneva i suoi occhi su me. Deve aver visto il desiderio nei miei occhi; deve aver capito che ero qualcosa di più di un amico disinteressato;. Deve aver visto la protuberanza che il mio cazzo aveva fatto. Angelo ha continuato ad accarezzarsi l'asta lentamente per i seguenti cinque minuti: io gli ho sorriso e lui mi ha sorriso. Ho deciso che era ora di gettare la palla finale all'attore. "Ora sborra per me" ho detto ansiosamente. "Sborrare? Ora?" "Sì" ho premuto. "Nei prossimi trenta secondi. Senti il ticchettio dell'orologio." "Benissimo" si è vantato, ha appoggiato la schiena sul letto e ha aperto di più le gambe. La sua carezza è divenuta di nuovo rapida. "Ohh cazzo sì!" Il piacere di Angelo mi rendeva felice, dieci secondi più tardi si è lamentato ancora una volta. "Sono pronto, ragazzo" ha gridato. "Mandami quella dannata fattura." "Cosa vuoi dire?" "Vedrai." Ha tenuto la base con la sinistra, ha pompato con la destra e ha puntato il cazzo verso il cielo." Oh cazzo!! Prenda questa sborrata signor produttore!!" Ha emesso un forte grugnito e rapidamente ha sparato fuori e verso l'alto lo sperma. Il primo colpo ha colpito il soffitto! Il secondo anche! Angelo si è agitato e contorto in estasi. Tre, quattro, cinque spruzzi di sborra sono stati vomitati dal suo cazzo magico! Una grande pozzanghera della sua crema si è formata sul suo torace, la sua mano ne era coperta. "Uhh! Oh dio, sì! Ohhh, mi sento fottutamente bene!" Angelo continuato ad agitarsi per un po', poi si è quietato godendo del formicolio derivante dalla sborrata mostruosa. Ho guardato stupito la prima coppia di fili di sborra che gocciolavano dal soffitto sul suo stomaco. Non avevo mai visto una sborrata così potente in vita mia! Ho preso nota mentalmente di ricordarmi di leccare, più tardi, lo sperma che era rimasto sul soffitto. Dopo la sega del secolo, Angelo ha chiuso gli occhi e ha teso il corpo esausto. Era una massa di muscoli, sudore e sperma. Io stavo seduto e ne approfittavo per strofinarmi il cazzo attraverso i pantaloncini, mi sarebbe piaciuto avere una telecamera. Angelo si è messo a sedere e mi ha fatto l'occhiolino. Io ho riguadagnato la calma e ho riso. "Sono niente male, huh?" "Non so che dire," gli ho spiattellato. "Mi è sembrata un'audizione discreta. Possiamo concordare cinquecento a foto?" Abbiamo riso per un pi', fino a che Angelo non ha smesso per alzarsi dal letto. "Aspetta un minuto," ha detto. "Torno subito." Ha sorriso, ha aperto la porta ed è uscito. Mentre guardavo il suo piccolo culo eccitante scomparire, mi sono domandato cosa ci fosse ancora sulla terra che potesse avere ancora da mostrarmi. Ho sentito aprire e chiudere la cerniera della sua borsa. Cosa diavolo? È tornato col cazzo che si dimenava nell'aria e nascondendo qualche cosa dietro la schiena. Ha spinto la porta, l'ha chiusa col culo e mi ha fatto ancora l'occhiolino. Si è avvicinato e si è seduto di nuovo sull'angolo del letto. A quel punto a portato le mani davanti a se mostrandomi un gigantesco dildo rosa!! Cosa stava succedendo? "Questo può essere buono come divertimento" ha detto. Angelo ha aperto la bocca e ha cominciato a fare un pompino al dildo facendo un gran rumore di risucchio. L'ha succhiato alcune volte poi ha leccato la cappella del dildo come un lecca lecca. Ha portato le gambe sul letto e si è girato. Si è messo sulle ginocchia e si è chinato, il culo praticamente spinto verso il mio viso. Questa volta avevo una buona visuale del buco. Come mi ero aspettato era una piccola bellezza stretta. "Mmm, così" si è lamentato. Ha preso il dildo e lentamente ha inserito la testa nel suo culo. Ha mosso il dildo di fianco, gemendo mentre il bastone rosa faceva il suo ingresso. Ho guardato scioccato e timoroso il dildo entrare per metà nella sua posteriore. Ha cominciato a spingerlo dentro e fuori, lamentandosi e grugnendo per il tutto tempo. "Sì" ha gridato "Che bello!" "Angelo" ho detto, "dubito che ci fosse bisogno di questo per un'audizione." Si è girato verso di me con un sogghigno. "Lo sarebbe se si trattasse di un'audizione per porno gay." Mi ha fissato mentre io mi imprimevo in mente la scena. Non poteva essere vero! Quello stallone non poteva essere gay! Ma lo era! Ora avevo compreso quale poteva essere il suo piano. L'ho guardato col dildo ancora fermamente piantato nel culo. Ha riso astutamente, ha accennato col capo e mi ha fatto un cenno con un dito. Non ero in me in quel momento. Tutti i miei impulsi animale mi sono piombati addosso ed Angelo ha accolto tutto con piacere. Mi sono alzato e praticamente mi sono strappato i vestiti. Ho una bella stretta al mio cazzo da diciassette centimetri ora libero, al che Angelo a emesso ooh e ahh di piacere; con attenzione ho tirato fuori il dildo dal suo culo e ho guardato la mia fantasia che diveniva realtà. Angelo ha mantenuto là il culo ed io ho cominciato a carezzare amorevolmente quelle belle natiche che da tanto tempo avrei voluto afferrare. Ne ho prese a grandi manciate, apprezzando ogni centimetro. "Vuole concedermi una prova, signor produttore?" Angelo ha dimenato il culo in attesa. "Oh" ho risposto, "ti cavalcherò a lungo. Ma prima." Ho fatto correre la mano giù per la sua schiena e poi un dito sulla fessura. "Prima voglio ispezionare completamente la macchina." "Oooh," ha detto. "Mi suoni bene." Mi sono seduto sulla sedia e questo mi ha messo il viso proprio a livello del suo culo. Gli ho afferrato la parte posteriore e ho cominciato a leccare intorno al buco. Non avevo mai fatto niente di lontanamente simile a questo prima di allora, ma mi piaceva veramente il sapore muschiato. Ho cominciato colpire leggermente la sua grinza con la lingua bagnata. Questo l'ha fatto impazzire. "Sì, Bobby! Usa quella lingua, ragazzo!" "Mmmm" è stata la mia risposta. Ho mosso la mano ad accarezzare le sue palle lisce. Ho toccato più rapidamente con la lingua il suo culo mentre facevo rotolare le sue palle nella mia mano. A quel punto mi sono alzato e sono andato all'altra estremità del letto dove Angelo aspettava il mio cazzo. "Ora vediamo come sei bravo a fare un pompino ad un cazzo vero" ho detto impazientemente cercando di provocarlo a succhiarmi. Era più che felice che obbligato. Angelo ha allargato la bocca e ha cominciato a succhiarmi la cappella. Usava la lingua turbinandola come aveva fatto col dildo e poi cercava di avvolgere le labbra afferrando la maggior parte di carne possibile, voleva aver in bocca più cazzo possibile. "Il tuo cazzo è troppo gustoso, Roberto" ha tubato. È ritornato a scendere su di me ed io mi sono lamentato per la delizia. Si muoveva su e giù guardandomi con i suoi occhi da cucciolo. Che bella visione, ho messo la mano sulla sua testa e ho cominciato a spingere leggermente dentro e fuori della sua bocca. Gli è piaciuto così sono diventato più aggressivo, in pochi secondi gli fottevo il viso con vigore. Il mio attrezzo sbatteva tra le sue labbra e ho cominciato a sentire sensazioni veramente calde dalla lingua esperta di Angelo. Ero vicino all'orgasmo, così l'ho tolto. Angelo ha capito il perché ed io sono ritornato sopra il suo culo. Cercavo di essere estremamente attento nel muovere il cazzo verso il culo di Angelo, ma l'aveva rotto col dildo e non c'erano pericoli. "Andiamo Bobby, fottimi!" Ha dimenato di nuovo il culo scherzosamente "Ti voglio!" "Ed io voglio te" ho detto. Ero nervoso per il fatto di assestare la mia prima chiavata, ma la cosa non sembrava molto complessa. Lentamente ho spinto il glande contro il buco di Angelo e ho spinto. La testa è entrata così rapidamente e facilmente che abbiamo dovuto fermarci ambedue per un secondo a godere la sensazione. Ho spinto in un po' più a fondo ed Angelo ha emesso il suo lamento più sexy di tutta la giornata. Le pareti del culo si sono chiuse comodamente intorno al mio cazzo, e prima che me ne rendessi conto avevo messo tutti e diciotto i centimetri dentro Angelo. "Buon lavoro" ha detto. "Ora prosegui bene." Ho grugnito d'approvazione e ho cominciato a spingere di nuovo, questa volta nel suo bel culo. Quando indietreggiavo ed avanzavo la mia asta appariva e scompariva nel buco. Ho avvolto le mani intorno alle sue anche e ho cominciato a spingere con più forza. Il letto dondolava violentemente quando spingevo e sentivo il cazzo di Angelo diventare di nuovo solido come roccia. Il sudore scendeva dalle nostre sopracciglia. Che gran chiavata! Ho capito che non sarei durato molto più a lungo, così ho fottuto Angelo con ogni grammo di energia che mi rimaneva, ho spinto a fondo sbattendo ripetutamente contro la sua schiena. Angelo guaiva per il piacere che gli dava la prostata. Aveva le labbra aperte "Fottimi. Fotti, sì." Ero così felice che avrei potuto dare ad Angelo il genere di chiavata che si meritava. "Oh, Angelo!" Ho gridato di felicità. "Sto per sborrare!" L'ho tolto dal culo e ho dato una scossa al mio cazzo per il miglio orgasmo che avessi mai avuto. "Uggggh!!!!" ho gemuto ancora e poi ancora mentre lo sperma ha cominciato a volare. Il mio primo colpo è finito sui suoi capelli, i seguenti sulla schiena, formando una palude gigantesca sul suo corpo splendido. Mi sono alzato sul letto e ho strofinato la mia sborra sulla pelle di Angelo. Il suo culo ha spinto ancora in avanti e il suo grande piacere proseguiva. "Oooh Bobby. Ooooh. Ooooh." Continuava a lamentarsi e ha cominciato a masturbarsi. Ero completamente esaurito da quel pomeriggio incredibile, ma non volevo che Angelo spargesse la sua sborra sulle mie lenzuola. Sono sceso dal letto, l'ho tirato sul pavimento e rapidamente ho riempito la mia bocca col suo cazzo. Pensavo fosse mio diritto succhiare un tal bel cazzo. Ho fatto correre la lingua su e giù lungo l'asta, gustando le dolci gocce di liquido pre seminale che uscivano dalla sua fessura. Angelo era in una posizione che gli permetteva di fottere alla grande fottere il mio viso e così ha cominciato a spingere. Avrei voluto che spingesse nella mia gola per sempre. Comunque Angelo era terribilmente vicino a venire e mi sono preparato per il suo carico. "Sì!!! Sì!!! Ingoia la mia sborra, Bobby! Prendi il mio carico, amore!!" Non ne potevo più di assaggiare il suo seme. Quando il primo enorme spruzzo di sperma ha allagato la mia bocca, era come se stessi galleggiando sull'aria. Ho tenuto stretto Angelo mentre eruttava nella mia gola. Il suo corpo era torturato dal piacere, il suo corpo stretto sopra il mio viso. Pazientemente ho aspettato finché non sono stato sicuro di aver ingoiato ogni goccia di sperma prima di alzarmi dal pavimento. Sono crollato sul il letto e l'ho tenuto stretto. Ci siamo guardati l'un l'altro ed abbiamo condiviso un lungo, appassionato bacio. Dopo aver bevuto l'estasi per momenti indimenticabili, Angelo ha parlato. "Così signor produttore, pensa che abbia ottenuto il contratto?" Ho riso e l'ho baciato di nuovo. "Angelo" ho detto, "ti vedrò nei film."


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19 Gay Erotic Stories from Aramis

Amore Finalmente

Non appena sono entrato nell'aula ho capito che avrei odiato quella lezione. I ragazzi si gettavano carta, matite e tutto ciò che era immaginabile. E l'argomento poi! A chi poteva piacere diritto commerciale? Non mi piaceva essere un leguleio ma mi ero iscritto lo stesso a quelle lezioni. Seduto sulla mia sedia ho guardato la classe e ho visto la vera ragione per cui ero ancora lì.

Andy, Io e il Mare

Scontrarsi con Andy era come scontrarsi con un muro in autostrada. Avevo iniziato il mio ultimo anno di liceo e, come la maggior parte mattine, avevo dormito troppo. Dovevo muovere decisamente il culo per evitare il ritardo. Stavo salendo la scala per andare allo spogliatoio quando, crash! Avevamo girato l'angolo allo stesso momento, mentre ci stavamo alzando dal pavimento mi

Angelo

Al liceo io non ero come tutti gli altri, sapete quelli che se la spassano con feste giorno e notte. Non era per me, avevo pochi amici ma tanto desiderio, un desiderio di cui nella scuola era a conoscenza. Ho un corpo ben fatto, lunghi capelli scuri, occhi marroni, una voce profonda ed interesse nello sport. Chi avrebbe potuto pensare che ero gay? Quando stavo a casa le mie

Compleanno sul lago

Mio cugino mi ha chiamato al telefono, voleva andare al lago col suo amico Sandro per festeggiare il loro diciottesimo compleanno, ma suo papà li avrebbe lasciati andare solo se fossi andato anch'io. Mi chiamo Stefano e ho 22 anni. Sembro più giovane della mia età, ho una faccia da bambino, ma non mi comporto come un bambino; sono alto un metro e ottantadue, corpo da nuotatore,

Evoluzione di un'amicizia

Chris era il mio migliore amico ed in quella primavera del 1992 passavamo insieme quasi tutto il nostro tempo libero, a casa sua o mia, o gironzolavamo per la città. Ero nuovo della scuola e per qualche ragione avevamo subito simpatizzato; eravamo all'ultimo anno del liceo e facevamo i compiti a casa insieme, frequentavamo insieme gli stessi amici, giocavamo ai videogiochi insieme.

Grupo de Amigos

La historia que les voy a contar es real y me ocurrió hace unos 7 años, en Santiago, mi ciudad. Por esa época, tenía 20 años, yo recién estaba descubriendo mi verdadera sexualidad, a pesar de que era muy conocido por la cantidad de pololas que había tenido. Mis padres habían hecho un buen trabajo conmigo y a las chicas les gustaba. Desgraciadamente, a mi las chicas me gustan pero no

Il Doposcuola

L'insegnante era il Sig. Brandi, un ventiquattrenne con un corpo che tutti gli uomini vorrebbero avere. Allora io avevo diciotto anni e mi sembrava impossibile quello che era accaduto cinque minuti prima, ma chi avrebbe potuto dire che un'ossessione segreta sarebbe diventata realtà? Erano appena finite le lezioni ed essendo un'adolescente normale mi sentivo un po' eccitato perché non

Il Nuovo Vicino

La casa al di là della la strada era stata venduta finalmente, dopo essere stata sei mesi sul mercato. Ero contento perché forse ora, almeno, il giardino sarebbe stato curato più regolarmente. Avevo spiato il mio nuovo vicino brevemente un paio di volte la mattina quando uscivo di casa per andare al lavoro e lui faceva lo stesso. Un metro ed ottantacinque, capelli castani, occhi scuri

L'amico di Enrico

Capitolo 1: Enrico Quando ho visto che avrei dovuto essere con Piero sono quasi morto. Piero non è esattamente il miglior individuo che conosca, ha questo problema chiamato retenzione anale, ma poi guardando più sotto nell'elenco ho visto anche il nome di Alessandro. Un sorriso mi è comparso sulle labbra come se sapessi che ci saremmo divertiti. Alex era un individuo grandioso con

L'Autostoppista

Era una piacevole notte di aprile e stavo guidando la mia macchina senza una meta precisa...mi guardavo intorno...è uno dei miei passatempi preferiti. La stagione turistica non era ancora cominciato i le giornate erano monotone così ho pensato di prendere la strada che portava in città. È più veloce prendere l'autostrada ma di solito la statale è più interessante. Non lo sapevo

Mattinata

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Ero seduto al mio posto a finire il compito, quando l'ho visto. Era entrato silenziosamente e si era seduto proprio vicino a me. Quando il professore ha fatto l'appello ho saputo il suo nome, Alessandro. Era alto un metro e settantacinque, forse ottanta; aveva capelli castani chiari a spazzola. Sembrava molto solo come stesse quasi in un mondo tutto suo. Quando si è chinato verso lo

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Non ho mai pensato che ci fosse qualcosa di meglio del ritorno a casa. All'arrivo in stazione c'erano a salutarmi amici e parenti, tutti contenti di vedermi. Siamo saliti in macchina e siamo partiti, avevo un sacco di cose da raccontare, il viaggio era un po' più lungo di quanto mi ricordassi e quando finalmente siamo arrivati a casa mi sono reso conto di quanto desiderassi quel

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Sorpresa di Carnevale

Carnevale era ritornato! Non sarebbe stato un problema per la maggioranza delle persone ma sapevo che per me sarebbe stata una dura prova. Avevo 19 anni e frequentavo l'ultimo anno di liceo; il preside mi aveva domandato ancora una volta di provvedere alla sicurezza della scuola per quella notte, avrei dovuto stare là dalle 18, ora di chiusura, fino alle 2, quando avrebbe dovuto

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Questa storia dovrebbe essere intitolata spogliato per o da Gian! Stavo facendo l'autostop sulla superstrada che va verso la costa, è più facile essere raccolti che non sulle strade secondarie di campagna. Erano le vacanze estive (frequentavo l'ultimo anno di liceo) e l'estate era calda ed asciutta, così ero vestito leggermente, giusto un paio di jeans corti ed una T-shirt e,

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Vivevo in una casa grande di due piani con sopra un grande solaio ed un piccolo giardino. Era la fine di novembre quando ho scoperto la migliore caratteristica della casa. Avevo deciso andare nel solaio a cercare le decorazioni di Natale degli anni precedenti; sapevo che erano lassù con le scatole di vecchi vestiti ed altre memorie. Sono salito brancolando per i gradini cigolanti e

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