Michele era sotto il getto pungente della doccia nel club che frequentava da due anni. Con la coda dell'occhio poteva vedere molti altri uomini che stavano insaponandosi il corpo e poi si risciacquavano. Il suo pene si è leggermente indurito quando ha adocchiato i grandi cazzi che penzolavano tra le cosce dei suoi compagni di doccia e, pur essendo un club gay, non era insolito vedere
Stava finendo la serata ed il mio compagno di stanza, Marco, stava per farsi una doccia. Non avevamo alcun problema a camminare nudi per la stanza perché non c'era in giro nessuno che si offendesse. Per me era un divertimento guardare Marco al naturale, aveva un bel corpo, un corpo che a ogni uomo piacerebbe avere. Era muscoloso nei punti giusti, con uno dei culi più deliziosi
Ho conosciuto Giorgio nel primo semestre del secondo anno di università alle lezioni di Comunicazioni Industriali. Uno dei corsi meno eccitanti richiesti per la laurea. Ho osservato Giorgio seduto nel sedile vicino a me sin dal primissimo giorno. Era difficile non notarlo: un metro e settantacinque per settanta chili, capelli castani, occhi marroni, un perfetto corpo da nuotatore ed
Abbiamo continuato a passare insieme quasi tutto il nostro tempo libero nelle settimane successive, sempre dormendo nel suo appartamento o nel mio, ma generalmente nel mio perché era più bello e con un letto abbastanza grande per tutt'e due. Abbiamo mangiato insieme, abbiamo studiato insieme, abbiamo lavorato insieme, e abbiamo dormito insieme, ma senza che accadesse nulla riguardo al
Bene, pensa Daniele, ci siamo. Un rapido sorriso di ricordo arriccia le sue labbra. Mentre le memorie allagano la sua testa, il sangue martella, congestionandolo ancora una volta. Sposta i piedi, lasciando cadere i pantaloni da ciclista, mettendosi in libertà. Affacciato alla finestra guarda la schiena di bronzo di Marco che se ne va di buon passo. Marco alza la testa e la gira, la
Carlo aprì il biglietto con mano tremante. Diceva "ti vedrò dopo la partita, non cambiarti." Il biglietto non era firmato, ma sapeva esattamente da chi proveniva perchè aveva domandato ripetutamente al suo amico Pietro di andare nel granaio dopo la partita di rugby. Oggi, finalmente, Pietro aveva accettato e Carlo sapeva che il momento che aveva desiderato era arrivato. La
Quella del 1988 era una estate decisamente calda ma vivendo in una piccola città vicino al fiume era facile battere la calura; l’acqua non era completamente pulita, ma a 13 anni chi se ne importa? Di solito mi trovavo al fiume con i miei due migliori amici, Marco e Lucio. Ero il più giovane dei tre, Marco era più vecchio di 2 settimane e Lucio di 3 mesi. Avevamo la nostra piccola
Sembrava così incredibilmente giovane che gli ho chiesto la patente di guida per poter vedere la sua data di nascita. Diciotto anni, sei mesi ed una manciata di giorni. Persino alla motorizzazione non sarebbero riusciti ad ottenere una brutta fotografia da quella faccia angelica. Aveva enormi occhi blu con lunghe ciglia scure. Capelli folti biondo chiaro. Una bocca piena,
Era fredda, scura e piovigginosa quella notte. Stavo guardando la televisione quando ho sentito bussare alla porta. Ho chiesto chi era ed ho scoperto che la "consegna a domicilio" funzionava veramente. Era completamente inzuppato ed era ovvio che era rimasto parecchio sotto la pioggia. Aveva in mano un contenitore termico per pizza. I miei occhi si sono spostati dal contenitore a
Frequentavo il college e giocavo nella squadra Junior dell'Università. Avevo un bell'aspetto con il mio metro e ottantatre per ottantadue chili di peso, capelli biondi e un corpo sodo che avevo allenato fin dal primo anno del liceo. Ero attraente ed uscivo con molto ragazze. Tuttavia avevo sempre saputo che mi piacevano gli uomini ma si trattava di un campo latente in cui non mi ero
Dopo l'università ho trovato lavoro in una piccola società nel mio paese natale. Dopo un anno di lavoro faticoso ed ingrato ho compreso che questo non mi avrebbe portato da nessuna parte, così mi sono licenziato e sono andato al nord a lavorare in una grande società di telecomunicazioni. Avendo vissuto con mia madre per un anno avevo risparmiato abbastanza soldi da permettermi di
Mia moglie ed io siamo arrivati in albergo per una ben meritata vacanza; volevo solo stare sdraiato al caldo del sole e rilassarmi per una settimana. Fortunatamente ho ottenuto più di quello che avevo progettato. Prima di iniziare la storia, mi voglio descrivere: ho trentasei anni, sono alto un metro e settantacinque, peso 70 chili e ho la conformazione fisica di un fondista, ho un
Raffaele ed io avevamo ventidue anni. Amici fin da quando avevamo sedici anni, eravamo il prodotto dei nostri tempi. Cresciuti durante i tumulti dei tardi anni sessanta, eravamo passati per gli anni di piombo e la crisi politica. Parlavamo con piacere di queste cose, sociali e politiche. Sembravamo così diversi dalla maggior parte degli altri ragazzi della nostra età che sembravano
Il mio migliore amico ed io avevamo deciso dormire a casa mia. Lui abitava nella mia stessa strada ma il fatto di passare una notte da me ci attirava. Davide ed io avevamo 18 anni, frequentavamo l'Accademia e la stessa palestra dietro l'angolo della casa dei miei. Avevo visto Davide nudo parecchie volte e non potevo fare a meno di fissare il suo cazzo circonciso. Io non lo ero e la
Mia madre era morta da alcuni anni e vivevo con mio padre in una casa grande alla periferia della città; stavamo bene insieme e la vita era abbastanza divertente. Da poco tempo però mio padre aveva ottenuto una promozione sul lavoro e questo voleva dire che avrebbe viaggiato parecchio e sarebbe stato via per parecchi giorni ogni volta. La prima volta che è successo, io sono andato a
Era un periodo di vacanza ed il collegio era praticamente vuoto. Stavo pensando se fosse stato il caso di andare casa per le due settimane in cui la scuola sarebbe rimasta chiusa. Era una giornata luminosa e calda, il genere di giornata raro che viene una sola volta in autunno e ti fa sembrare di essere ancora in luglio. C'erano forse 3 o 4 altre persone che non se ne erano andate
Fantasia Calcistica Ho diciotto anni e sono tifoso di calcio da molti anni, come ogni altra cosa lo stile delle uniformi cambia, ma gli eccitanti individui che sono in quelle uniformi mi fanno sempre invidia. Le loro gambe forti, le natiche sagomate e solo loro sanno quello che si trova sotto quei pantaloncini luccicanti. Sono abbonato a due canali che trasmettono calcio o parlano di
Daniele ed io frequentavamo la stessa università e ci eravamo piaciuti al primo incontro. C'è stato subito feeling tra di noi. Praticava la corsa campestre ed aveva un corpo sodo, magro, e muscoloso che mi ha fatto avere un’immediata erezione quando ho messo gli occhi su di lui per la prima volta. La nostra amicizia è andata sempre crescendo ed abbiamo passato insieme la maggior parte
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