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Mio Cugino Davide

by Nessuno


Mia madre era morta da alcuni anni e vivevo con mio padre in una casa grande alla periferia della città; stavamo bene insieme e la vita era abbastanza divertente. Da poco tempo però mio padre aveva ottenuto una promozione sul lavoro e questo voleva dire che avrebbe viaggiato parecchio e sarebbe stato via per parecchi giorni ogni volta. La prima volta che è successo, io sono andato a stare con mio cugino ed i suoi genitori che abitavano ad alcuni chilometri da noi, la cosa non mi ha dato molto fastidio perché mi trovavo bene con lui. Mio cugino Davide frequentava come me l'ultimo anno del liceo e poiché la loro casa era piccola dividevamo la stessa camera da letto. Dopo essere stato là per una settimana, una notte sono rimasto sorpreso di svegliarmi e trovare Davide nel mio letto che giocava col mio cazzo, io avevo un'erezione e lui cercava di masturbarmi! Dapprima ho pensato si trattasse di un sogno e così non ho detto niente, ho solo fissato, semi addormentato, la sua mano muoversi lentamente su e giù sulla mia asta. Naturalmente mi ero masturbato precedentemente e la cosa mi era piaciuta molto, ma ora era diverso. Quando ho realizzato che non era un sogno ed ero quasi completamente sveglio, ho domandato a Davide con voce assonnata cosa stesse facendo. Sentendo la mia voce, quasi è balzato fuori dalla pelle per la sorpresa, tutto quello che è riuscito a fare è stato borbottare "Mi dispiace" mentre frettolosamente saltava fuori dal letto e ritornava nel suo. Sono rimasto sdraiato a guardare il soffitto per un po’, pensando a quello che era appena successo, avevo deciso più o meno che l'esperienza era stata più piacevole che sbalorditiva ed ho guardato verso Davide. Stava facendo la stessa cosa, sdraiato sulla schiena con gli occhi aperti e le mani dietro la testa. E’ stato a questo punto che mi sono accorto di avere ancora un’erezione e che mi stavo masturbando lentamente. Senza darmi molto pensiero per questo, mi sono voltato verso Davide, "Non preoccuparti, vuoi ritornare indietro?" Ho bisbigliato. Si è girato verso di me e con mia sorpresa ho visto delle lacrime brillare sulle sue guance, non ha detto niente, solo mi guardava; avevo l’impressione che fosse molto più imbarazzato di me e probabilmente aveva paura che lo dicessi ai suoi genitori. "Onestamente, non mi importa, mi è piaciuto davvero." Ho detto cercando di tirarlo su di morale. Senza una parola, spinte indietro lenzuola e coperte, è venuto verso di me. Mentre tiravo indietro la coperta e lo guardavo arrivare, ho osservato che la sua verga molle aveva le stesse dimensioni della mia ma aveva alla base più peli della mia. Dopo esserci coperti, ci siamo girati uno di fronte all’altro, ambedue un po’ imbarazzati per la situazione che avevamo provocato ed incerti su quello che avremmo fatto. Vedendo che lui non avrebbe fatto la prima mossa, ho trovato la sua mano e delicatamente l'ho rimessa dove stava solo alcuni momenti prima; allo stesso tempo ho cercato la sua verga, l'ho trovata ed ho cominciato a giocherellarci. Non è passato molto tempo e quello che era stato un organo molle e flaccido ha cominciato a muoversi e diventare eretto come il mio. Ho guardato Davide ed ho visto che sorrideva, un segno sicuro che cominciava a rilassarsi e sentirsi meglio. Siamo rimasti sdraiati per un po’, esplorandoci l'un l'altro silenziosamente, né l'uno né l'altro di noi sapeva ancora cosa avremmo fatto dopo. Lo stare in due nello stesso letto mi faceva sentire così eccitato che ho spinto via lenzuolo e coperta e ho guardato la verga di Davide. "E’ bello" ho detto, "Pensi sia più grosso del mio?" "Non so" ha risposto, "Li mettiamo vicini per vedere?" Quando la verga di Davide ha toccato la mia, ho sentito come se mi avesse colpito un fulmine, la sensazione era assolutamente oltre qualsiasi descrizione. Avevo pensato che masturbarsi fosse una sensazione entusiasmante, ma questo era molto, molto meglio. Nella mia eccitazione ho afferrato mio cugino e l’ho stretto con forza. Questo ha avuto l’effetto di far diventare il mio uccello molto più duro nel suo pugno ed a momenti venivo. Diminuita la presa, ci siamo guardati ed abbiamo notato che eravamo della stessa taglia. "L’hai mai fatto prima con qualcun altro, Marco?" Ho sentito Davide domandare. "No, mai. E’ divertente, non è vero?" "Sì. Io ed un mio compagno l'abbiamo fatto alcune volte a scuola, ma non l’ho mai fatto con qualcuno in un letto prima d’ora. Vieni qualche volta?" ha domandato appoggiando la mano al mio inguine. "Qualche volta. Ma non sempre, qualche volta provo ma non esce niente. Penso dipenda da quanto tempo prima e con quale intensità ho eiaculato." Ci siamo appoggiati ai nostri fianchi, ancora una volta uno di fronte all’altro, accarezzandoci delicatamente mentre chiacchieravamo. Ho scoperto che un paio di volte nelle notti precedenti Davide era venuto al mio letto durante la notte e mi aveva toccato. Di solito si inginocchiava sul pavimento, ma quella sera si era sentito veramente eccitato e per la prima volta era venuto nel letto. "Penso di aver cominciato il primo giorno che sei arrivato," ha continuato, "Quando stavi facendo la doccia prima di andare a letto ed io mi stavo lavando i denti, ho visto che avevi un’erezione e mi sono eccitato tanto che non ne potevo più che tu finissi ed andassi a letto per potermi masturbare." Mi sono ricordato dell'occasione con un po’ d’imbarazzo, mi era diventato duro proprio pensando a Davide e me, entrambi nudi in bagno, non pensavo al sesso in particolare, ma la vista della sua verga mi aveva eccitato. La vista di ragazzi nudi naturalmente non era niente di nuovo per nessuno di noi due, accadeva quasi tutti i giorni a scuola, ma questo era diverso. Eravamo soli, ed avremmo diviso la stessa camera da letto. Non avevo pensato che avesse visto la mia erezione. La cosa più divertente è stata che, finita la doccia ed andato a letto mi sono fatto una rapida e gloriosa sega pensando a Davide, non sapendo che lui stava facendo proprio la stessa cosa in bagno! Non ero mai stato con qualcun altro prima di allora, ma ho imparato da Davide che col suo migliore amico, Michele, qualche volta avevano giocato l'uno con l'altro nei boschi dietro alla scuola. Conoscevo naturalmente Michele che viveva lì vicino, stava nella stessa classe di mio cugino ed era nella squadra di calcio della scuola. Non mi era mai passato per la testa che i ragazzi potessero darsi piacere l'un l'altro in quella maniera; fra compagni si scherzava di gay, verghe, masturbazione e così via, ma avevo mai fatto un collegamento tra le parole e l'azione. "Vuoi venire ancora?" alla fine ho sentito Davide domandare. Dicendogli di si mi sono sdraiato sulla schiena e lui ha cominciato a lavorare sulla mia verga durissima. La sua tecnica era meravigliosa, l'esperienza con Michele era stata evidentemente proficua. Variava i movimenti nella giusta maniera, talvolta muovendo la mano rapidamente su e giù lungo l’uccello, e sembrava sapere quando stavo per venire, rallentava e muoveva appena il pugno. Talvolta colpiva leggermente e delicatamente con il dito la testa del cazzo e mi faceva diventare quasi selvaggio per l’eccitazione. Alla fine naturalmente sono venuto e sono venuto in una maniera tale che pensavo che non avrei mai finito. Tutto il mio corpo era scosso dal piacere e quando ho guardato giù ho osservato che il mio stomaco era coperto della più grande quantità di sperma che avessi mai visto. Per alcuni minuti sono rimasto sdraiato sulla schiena per recuperare le forze. Tutto il mio corpo sembrava dolere e mi sentivo completamente prosciugato! Quando mi sono sentito meglio, mi sono voltato a fronteggiare il mio amico. "Vuoi venire?" Ho domandato, e non ero sicuro di avere l'energia per completare il lavoro. "Sì, ma mi fai un favore?" Dopo aver avuto l’assicurazione che avrei fatto qualsiasi cosa volesse, mi ha domandato di succhiargli il cazzo. Dapprima è stato uno shock, ma dopo un momento ho assentito dopo avergli fatto promettere che non mi sarebbe venuto in bocca. Ci siamo sistemati e lentamente ho abbassato la bocca sulla sua verga che ora era enorme e delicatamente l’ho fatta scivolare nella mia gola. Con sorpresa ho trovato che la sensazione era fantastica, ricordo di aver pensato che era meglio di succhiare un gelato, ad ogni modo, prendendo coraggio, ho cominciato a succhiargli seriamente il cazzo. Ho scoperto che se fossi sceso completamente, mi sarebbe arrivato in fondo alla gola; in un primo tempo questo fatto mi ha dato fastidio ma ben presto mi sono abituato e sono riuscito a muovermi su e giù sulla sua asta. Penso che lo stessi facendo bene perché sentivo Davide gemere per il piacere ma ero così compreso in quello che stavo facendo che mi sembrava che lui fosse distante cento chilometri. Ora avevo preso il ritmo giusto e succhiavo freneticamente e muovevo la testa su e giù. Il risultato era che sentivo la sua verga diventare sempre più dura ed anche cominciare a pulsare come potevo sentire con la lingua. "Gesù, che bello!" mi è sembrato di sentire debolmente che Davide dicesse. "Tienti forte, vengo" ha cominciato a rantolare e prima che potessi toglierlo ha inarcato la schiena, ha forzato la verga profondamente nella mia bocca e ha spruzzato la sua calda sborra giù nella mia gola. Prima ho tossito e ho sputato un po’, ma dopo averne ingoiata la maggior parte, mi sono sentito meglio e mi sono girato a guardare il viso di Davide. "Cristo, Marco, che fottuta meravigliosa!" ha detto. "Mi dispiace di esserti venuto in bocca" ha riso. "Non potevo resistere. Che sapore ha"? "Un po’ salato, ma non cattivo" ho risposto "Non così cattivo come pensavo." Siamo rimasti sdraiati insieme per alcuni minuti, senza parlare, entrambi esausti dopo la nostra esibizione. Ero quasi addormentato quando come in lontananza mi è sembrato di sentire che Davide lasciava il mio letto e tornava al suo, è stato l’ultimo pensiero mentre mi perdevo in un sogno. Due to international translation technology this story may contain spelling or grammatical errors. 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