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Prima Delle Vacanze

by Nessuno


Era un periodo di vacanza ed il collegio era praticamente vuoto. Stavo pensando se fosse stato il caso di andare casa per le due settimane in cui la scuola sarebbe rimasta chiusa. Era una giornata luminosa e calda, il genere di giornata raro che viene una sola volta in autunno e ti fa sembrare di essere ancora in luglio. C'erano forse 3 o 4 altre persone che non se ne erano andate e la maggior parte di loro non era del mio giro di amicizie. Ero rimasto seduto tutta la mattina a guardare fuori della finestra. Era veramente una magnifica giornata. Mi sono diretto alla porta e l’ho aperta, ho guardato nell’atrio, non c'era nessuno. Sentivo ticchettare una macchina da scrivere. Era quella di Riccardo. Era un individuo relativamente nuovo per la scuola. L'avevo visto qualche volta ma avevo parlato solo brevemente con lui. Era un bel tipo e mi aveva invitato un paio di volte nella sua stanza per guardare la televisione. Ho deciso di farmi una doccia e vestirmi, poi forse sarei uscito a prendere un po' di sole. Non appena sono stato svestito il mio cazzo si è innalzato, duro e imbarazzantemente ancora vergine. Mi sono avvolto un asciugamano intorno la vita, ho preso il sapone e gli accessori per rasarmi e sono andato in bagno. C'era un solo grande bagno comune su ogni piano, ma la cosa non mi preoccupava perché mi permetteva di dare un occhiata a tutti quei tipi notevoli. Quando sono entrato mi sono stupito di trovarci Riccardo. Si stava radendo. Stava nudo di fronte ad uno dei lavabi. Era probabilmente il più bell'uomo che avessi mai visto. Era alto, torace pieno, spalle larghe e braccia possenti che evidenziavano quanto si allenasse con i pesi. Aveva un culo perfettamente sagomato, il culo di un uomo, che veniva sottolineato dai peli cresciuti in tutti i luoghi giusti. Alla fine sono entrato nella doccia, non potevo continuare a rimanere là a fissarlo. Ho aggiustato la doccia in modo che gli aghi freddi finissero sul mio inguine. Il mio cazzo era duro e guardare Riccardo garantiva che rimanesse così. Dalla mia posizione nella doccia potevo vederlo ancora. Ho guardato i muscoli della sua schiena larga quando si è mosso. Ho dovuto fare in modo che la mia mente si distogliesse da lui, altrimenti sarebbe stato molto imbarazzante, se qualcuno fosse entrato, vedermi con quell’erezione. Quando sono tornato a guardarlo ho visto con disappunto che mi stava osservando nello specchio, ero stato beccato! Si è girato verso di me, il suo cazzo era bello, appeso tra le gambe, grosso e pieno, e ha ondeggiato mentre camminava verso di me. "Ciao, avevo sentito entrare qualcuno, ma pensavo che anche tu fossi andato a casa." "No." Mi sono schiarito la gola. Sentivo il sangue che cominciava ad arrossarmi le orecchie. E’ entrato nella doccia, ha regolato l'acqua e ha cominciato ad insaponarsi. "Come mai sei rimasto qui? Se non avessi dovuto attraversare tutto il paese, me ne sarei andato sicuramente." "Potrei anche andarmene, non ho ancora deciso." Ora si insaponava il cazzo coprendolo di schiuma. Il coso era cresceva enormemente diventando più lungo e più grosso mentre lo massaggiava. Il prepuzio è scivolato indietro rivelando l'enorme testa. Ero veramente in trance. L'ha tenuto in mano, scuotendolo e strofinandolo, ed ogni tanto gli dava una bella stretta forte. Era lì in piedi, con il pugno pieno di cazzo. Ed io stavo lì impalato a guardare, incredulo su quello che stava accadendo, il ragazzo che mi infiammava era qui, vicino a me e si masturbava. "Hai un corpo veramente bello, non è possibile apprezzarlo sotto i vestiti." Lui ha guardato il mio cazzo di media grandezza che era di nuovo duro. "Speravo di aver ragione sul tuo conto!" ha detto. Ha allungato la mano e l’ha avvolta intorno alla mia carne calda. Nessuno aveva mai toccato il mio cazzo, neppure quando lo desideravo, ed ora lo faceva l'individuo più splendido che avessi conosciuto, e lui mi voleva. Ha cominciato a far andare la mano su e giù lungo la mia asta. Si è avvicinato di più, il suo cazzo grosso e pesante spingeva contro la mia gamba. La sua bocca ha trovato la mia. Mi ha baciato, profondamente e con violenza. Stavo sperimentando delle sensazioni del tutto nuove. Ho sentito il suo torace pigiare contro il mio, eccitando i miei capezzoli già eretti, la sua lingua esplorava le profondità della mia bocca. L’ho circondato con entrambe le mani e ho afferrato il suo culo sodo, massaggiando la carne, scavando con le unghie nelle sue colline pelose. Gemeva e ha spinto la sua lingua più profondamente nella mia bocca. Mi ha stretto fortemente nelle sue braccia, tirandomi ancora più vicino, tanto che le dita dei miei piedi toccavano appena il pavimento bagnato. Quando ha allentato la presa, sono sceso e ho preso il suo cazzo con le due mani, massaggiando leggermente quella carne di uomo dura, la testa enorme che usciva dal mio pugno chiuso. Ho preso il prepuzio e l’ho forzato indietro sulla testa gonfia. Questo l’ha eccitato al massimo ma non volevo che questo paradiso finisse tanto presto, così mi sono fermato. Improvvisamente era in ginocchio di fronte a me, la sua lingua leccava le mie palle, le risucchiava in bocca, prima l’una e poi l’altra. Riccardo faceva correre la lingua lungo l’intera lunghezza della mia asta, dando dei piccoli morsi ogniqualvolta raggiungeva la testa. Mi è girato intorno e ha cominciato a muovere la lingua sulle mie chiappe. Ha aperto le natiche e vi ha fatto scivolare dentro la lingua. Era bello ma cominciavo a sentire un po’ di paura. Non ero mai stato fottuto e sapevo che Riccardo voleva fottermi, ma il suo cazzo enorme probabilmente mi avrebbe lacerato. Tremavo e sapevo che lui lo sentiva. "Per favore Riccardo, non tentare di chiavarmi." Non riuscivo a controllare il tremito nella mia voce. Avevo paura di essere fottuto, ma non volevo dispiacergli e perdere il mio nuovo amico. Ha tirato via la testa dal mio culo e si è alzato. "Non preoccuparti, non voglio fotterti, volevo solo che tu sentissi piacere." Mi sono sentito sollevato, lui ha cominciato ad abbracciarmi ed accarezzarmi il collo. Mi sono allontanato e ho chiuso la doccia. "Possiamo andare nella tua stanza," sono riuscito a bisbigliare. Ha sorriso e mi ha baciato di nuovo. "Sicuro, qualsiasi cosa tu voglia." Ha chiuso la sua doccia e siamo usciti per continuare nella sua stanza. Mentre lo seguivo ho guardato il suo culo in movimento, la parte superiore del suo corpo formava una V perfetta. "Sbrigati," l’ho supplicato mentre attendevo che aprisse la porta. "Perché tanta fretta, abbiamo due settimane intere!" Ha sorriso e ha fatto scivolare la chiave nella serratura. Non abbiamo fatto in tempo ad entrare che era già su di me, le sue mani, la sua lingua e le sue labbra erano dappertutto sul mio corpo. Mi ha spinto sul letto, si è messo a gambe divaricate su di me e ha abbassato le palle all’altezza del mio viso. Le ho leccate prendendole impazientemente nella mia bocca. I miei sensi erano completamente tesi a quell’uomo, ma penso che sia sempre così la prima volta. Lui era tutto nella mia mente in quel momento. Volevo il suo grande cazzo. Volevo assaggiare un cazzo per la prima volta. Ho alzato la testa e ho tirato il suo membro enorme nella mia bocca. Riccardo si è girato così da poter guardare giù verso di me e mi ha guardato mentre glielo succhiavo. Lo ha spinto ed io ho preso in bocca tutto quello che potevo, un po’ esitante per la mia mancanza di esperienza e per il mio desiderio di non deluderlo. Ha continuato a spingere cercando di non soffocare la mia gola inesperta. Mi piaceva, quello che facevo mi veniva naturalmente. Riccardo guidava ora il suo cazzo dentro e fuori la mia bocca, mostrandomi quello che la mia bocca avrebbe dovuto fare. Io confidavo in lui che era il mio maestro ed amico. Dopo un po' ha tirato fuori il cazzo duro dalla mia bocca, si è alzato e ha cominciato a rovistare in un cassetto per cercare qualche cosa. Quando è ritornato ha cominciato spalmare qualche cosa di bagnato e freddo sopra il mio cazzo. Poi si e rimesso a gambe divaricate sopra di me, ora il suo culo era proprio sopra il mio fallo rigido. "Hai qualche cosa in contrario a fottermi?" "Niente!" "Ti piace il mio culo, non è vero?" Ha afferrato la mia verga e l'ha guidato nel suo stretto buco del culo. "Siiiiiiiiiii!" Ho gridato quando ho sentito il suo calore intorno al mio membro. Ci ha fatti rotolare così mi sono trovato sopra di lui. Ha alzato le gambe… "Ora, mia piccola timida vergine, fottimi." Ho cominciato a muovere il cazzo dentro di lui. I suoi occhi vorticavano e ha cominciato a bisbigliare il mio nome ancora ed ancora. Lo fottevo con tnta eccitazione che ero molto vicino a venire. Non volevo eiaculare prima di lui, ma come potevo sapere quando era il momento giusto? Bene, stavo per scoprirlo. Ha afferrato le sue gambe e le ha tirate verso di lui. "Fottimi succhiacazzi, fotti questo culo, è tutto tuo. Fottimi forte, bastardo, Oohh, Siiiiii!" Mi sono bilanciato sopra di lui, da questa nuova posizione era in grado di masturbarsi. E ha incominciato a farlo immediatamente. Ho visto come un ruscello di sperma cremoso sparato dal suo cazzo sopra il suo torace peloso.Ora l'eiaculazione bruciava nelle mie palle. "Riccardo va bene se vengo ora, non posso resistere più a lungo." "Sì. Per favore, fottimi forte, sto per sborrare ancora. Sono venuto, ed è stato il massimo, sentivo il mio cazzo palpire dentro di lui mentre la mia eiaculazione lo riempiva. E allora è venuto di nuovo ed il suo sperma mi è stato sparata in faccia. Ho guardato il suo cazzo palpitare e rimbalzare da una parte all’altra nella piscina di sperma che si era formata sul suo stomaco. "Baby, sei terrificante." E mi ha tirato giù vicino a lui. Mi sono sdraiato accanto a lui, i peli del suo torace mi facevano il solletico al naso, ascoltavo il suo batticuore. Ha bisbigliato nel mio orecchio. "Pensi che ti piacerebbe avere un nuovo compagno di stanza l'anno prossimo? Era esattamente quello che volevo, mi piaceva e gli ero piaciuto. "Penso che potremo divertirci come compagni di stanza ma anche come innamorati..." ha ribadito. Ho sentito il mio cazzo tornare duro. "Se vuoi un compagno di stanza nuovo, smettila di parlare e succhia!" Indovina dove si trova ora. E’ cosi bello sentire la sua bocca tra le mie gambe. Non c’è bisogno di dire di più! Due to international translation technology this story may contain spelling or grammatical errors. To the best of our knowledge it meets our guidelines. 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