Presto servizio presso una piccola Stazione di Carabinieri di un paese di montagna. Nel paese ci conosciamo tutti, e tutti sanno tutto di tutti. Sinceramente le pratiche da eseguire giornalmente sono poche, per cui io ed il mio collega ci ingegniamo per passare il tempo nel migliore dei modi. La storia realmente accaduta che mi appresto a raccontare, all'insaputa del mio collega e de miei Superiori, si è verificata a seguito dell'avvicendarsi di situazioni derivanti dal nostro passatempo preferito "cornificare mariti e fidanzati" delle giovani spose e ragazze del nostro paese e dei paesi vicini. I fattori che ci aiutavano a costruire l'escamotage per compiere la cornificazione erano la nostra giovane età, io 19 anni, ed il mio collega 23, il nostro aspetto fisico, in quanto modestia a parte entrambi ci possiamo considerare veramente dei bei ragazzi, io alto 1,80, carnagione olivastra in quanto originario del sud, capelli biondi (assai rasati essendo Carabiniere), occhi scuri ed un fisico assai modellato frutto dei molteplici sport che frequento. Il mio collega è il tipico maschio nord-Europeo (connotati ereditati dal padre tedesco), alto 1,82, carnagione chiara, ma rigorosamente sempre abbronzato (in inverno dai campi di sci e solarium, in estate dalla piscina, è un ottimo tuffatore e fanatico ciclista), capelli biondi a spazzola, occhi verdi, ed un fisico impeccabile, in quanto cosce ben formate (quando cammina i pantaloni a bande rosse della divisa non riescono a coprire la movimentazione dei suoi muscoli). Il fascino della divisa, in particolare quella invernale da sci e quella da azione, con i pantaloni ampi che si stringono ai polpacci per entrare negli stivali, il tono di autorevolezza delle persone che indossano l'uniforme e la possibilità di eventuali "clemenze" se la persona con cui si interloquiva è accondiscendente alle nostre "attenzioni". Le prede preferite erano le ragazze subito dopo avvenuto il loro fidanzamento e le giovani spose al rientro della luna di miele. Inoltre si seguiva la regola ferrea di non instaurare mai un rapporto duraturo, ma al massimo troncare dopo tre incontri. Una volta individuata la preda si cercava di capire i suoi movimenti prima di agire, solitamente si fermavano in auto in zone più riservate, dopo averle autorevolmente salutate (anche se le conoscevamo bene) io perlustravo l'auto, il mio collega improvvisava la commessa di una loro infrazione (sempre non vera) in maniera che si sentissero nel giusto ma non probabile, e quindi non potevano fare niente contro la nostra autorevole affermazione. Successivamente riscontravo alcune cose all'auto, frecce non funzionanti, pneumatici consumati, ecc. elencandole al mio collega, poi mi assentavo facendo finta di parlare alla radio, il mio collega tirava la somma della multa, sempre salatissima. Puntualmente le femmine (quali gran troie che sono) cercavano di rimanere simpatiche cercando di mediare in maniera da abbassare il prezzo della multa, ed il passo da questo punto a portarle a letto era semplicissimo. Alcune volte le fottevamo subito prima uno e poi l'altro, facevamo una volta ciascuno a scoparle in seconda battuta, in quanto faceva impazzire ad entrambi penetrarle usate ed umidicce dalla sperma lasciata dall'altro carabiniere. Altre volte si facevano venire in caserma, od in altri luoghi, e qui sottoposte a concederci tutti i loro buchi (fica, culo e bocca) oltre ad un servizio finale che consiste nel penetrarle contemporaneamente con entrambi gli uccelli in un buco qualsiasi. Non prendevamo alcuna precauzione contraccettiva (cavoli loro e dei cornuti). Normalmente erano vergini di culo e bocca, e più di una volta si è posseduto "prede" che avevano sempre l'imene intatto (cosa avranno raccontato al suo fidanzato). La cosa che più ci colpiva che tutte le femmine dopo essere possedute ci ringraziavano assicurandoci che non avrebbero fatto parola con nessuno della nostra clemenza. Una sera di estate si era venuti a conoscenza che una squadra di giocatori di Football stranieri erano venuti in ritiro in uno splendido castello vicino al nostro paese, e al loro seguito c'erano anche alcune mogli e fidanzate. Dopo alcuni giorni di pattugliamento della zona ci capitò di incontrare un'auto con sopra tre femmine che percorreva la strada ad andatura sostenuta, dopo un breve inseguimento, facemmo in modo di fermarle in una piazzola riparata con alcuni alberi da sguardi indiscreti, era la prima volta che fermavamo più femmine su una sola auto, e cominciammo a comportarci come di consueto. Notammo subito che ci stavano, forze erano a digiuno da molto tempo di uccello da parte dei loro uomini, in quanto il ritiro sportivo implica anche "astinenza sessuale", o forze erano eccitate da essere possedute da due militari dell'arma dei carabinieri. Si fece entrare due femmine nella nostra auto, si ribaltò i sedili anteriori, e dopo aver rimosso i pantaloni delle nostre uniformi e le mutande, si scoparono guardandoci a vicenda, fecendo a gara a chi veniva prima. Dopo la prima sperma interna alla loro cavità genitale, ci alzammo, e l'altra si avvicinò e cominciò a ripulire i entrambi cazzi impiastricciati di sperma con la sua lingua. Poi mentre massaggiava ad entrambi le natiche e le cosce disse che eravamo dei veri stalloni militari, e che se quella notte si raggiungevano nelle loro camere ci avrebbero fatto passare una nottata inaspettata ed indimenticabile. Continua